Avevo giurato di non metterci mai più piede in questa città, invece mi sono ritrovato a guidare fin qui per cinque ore solo per vederla. Appena ho chiuso la telefonata con Diego, ho annullato la gara e mi sono messo alla guida della mia macchina.
Pensavo di tranquillizzarmi dopo averla vista, ma in realtà ho solo peggiorato la situazione, perché mi sono accorto che non per niente bene, non è la Sofia che conosco.
E non so cosa cazzo fare.
<<Ragazzo, come va a Barcellona?>> Mi chiede mio zio al cellulare.
<<Bene, anche se adesso sono a Madrid.>> Dico distrattamente infilandomi in macchina.
<<David, cosa cazzo ci fai a Madrid? Devi andartene da lì, non è sicuro per te.>> Mi ordina agitato più che mai.
<<Vado via sabato, ma perché ti agiti così?>> Gli domando insospettito.
<<Adesso devo staccare, c'è una sparatoria in corso. Tu però vai via da lì, mi hai capito?>> Chiude la telefonata e io resto a fissare il cellulare. Mio zio prende troppo sul serio il suo lavoro di ispettore.
Metto in moto la macchina e raggiungo la confraternita di quei due matti. Come da manuale, quando arrivo c'è una festa in corso, con tanto di musica ad alto volume e alcol a fiumi.
Parcheggio poco distanza dall'ingresso principale, esco dalla macchina e apro il bagagliaio per prende il borsone.
<<Ciao, sei nuovo?>> Cinguetta alle mie spalle una ragazza in minigonna e top.
<<Sono solo di passaggio...>>
<<Quindi dobbiamo approfittarne...>> La ragazza non perde tempo, si avvicina e mi infila una mano sotto alla maglietta.
Quando sento di parlare di molestie come se a subirle fossero solo le donne, mi viene quasi da ridere.
<<Martinez, vedo che non perdi tempo...>> E figurati chi doveva capitare a fagiolo.
Il culo di Sofia è fasciato da un paio di pantaloni neri aderenti e il suo seno è raccolto da un top argento con una scollatura piuttosto generosa.
Fortuna che non sono io il suo cazzo di ragazzo, altrimenti avrei già spaccato la faccia agli idioti della confraternita che ammiccano tra di loro e la guardano.
<<Rodriguez, vuoi farmi compagnia tu per caso?>> Le domando, ignorando la ragazza in minigonna.
<<Non ci tengo, grazie. Continua pure il tuo tour.>> Mi fa l'occhiolino e si allontana sculettando.
Quante volte ho sognato quel culo sodo negli ultimi mesi e soprattutto quante volte la mia immaginazione è ricaduta su di lei mentre scopavo con la sfortunata di turno.
<<Ci vediamo dentro.>> Liquido belle gambe e sparisco.
Quando entro nel giardino sul retro dove non hanno accesso gli estranei, noto subito che c'è un bel po' di agitazione, tutti i ragazzi della squadra sono riuniti intorno ad un ragazzo con la gamba fasciata.
<<Come cazzo ti è venuto in testa di metterti a giocare a calcio, razza di rincoglionito!>> Gli sbraita contro quello che credo sia il loro coach.
<<Che succede?>> Domando a Diego e Victor che hanno le facce piuttosto desolate.
<<Succede che siamo nella merda, si è fatto male la nostra punta.>> Victor si porta una mano sulla faccia preoccupata. Perdere una punta a inizio campionato non è una gran bella cosa.
Nel frattempo noto tre ragazzi che giocano sul campo da basket e li raggiungo, perché posso fare a meno di tutto ma non del basket.
<< Sai giocare?>> Mi domanda uno di loro con le treccine.
<<Un po'>>
Lui guarda l'amico e gli fa l'occhiolino prima di lanciargli la palla, credendo di potersi prendere gioco del sorroscritto. In una frazione di secondo gliela frego, inizio a palleggiare velocemente come al mio solito e faccio canestro, sotto lo sguardo confuso dei tre stronzi che si guardano e spalancano la bocca.
<<Chi cazzo è quello lì?>> Sbraita l'allenatore agitando una mano in aria.
<<È un mio amico...>> Diego scatta subito in piedi.
<<Sei un cazzo di playmaker per caso?>> Mi domanda con una voce robusta e rauca allo stesso tempo.
<<Sì, perché?>> Mi avvicino a lui palleggiando.
<<Perché mi servi, ragazzo.>>
<<Ma io non frequento questo campus...>>
<<Non me ne frega un cazzo che non lo frequenti, tu fai le tue cazzo di valigie e ti trasferisci qui da noi. Ti offro un contratto da professionista, se sei dei nostri.>>
Tutti i ragazzi della squadra lo guardano spalancando la bocca.
<<Io gioco già come professionista a Barcellona...>>
Mi infilo una sigaretta in bocca, ma lui me la strappa dalle labbra e la lancia a terra.
<<Ti offro il doppio di quanto ti pagano loro.>> ki
<<Lei non mollerà facilmente vero?>> Conosco i tipi come lui, sono degli ossi duri.
<<Ci vediamo domani mattina alle otto. Tu pensa solo a restare pulito, hai l'aria di essere una testa di cazzo. Al resto ci penso io, mi occuperò del tuo trasferimento e di tutto il resto. Ragazzi, trovate una sistemazione per...>> Mi indica con il mento.
<<David Martinez.>>
Mi allunga una mano, e io lo guardo un po' frastornato prima di stringerla.
<<Benvenuto in squadra, ragazzo.>
Victor e Diego corrono ad abbracciarmi, Diego mi scompiglia i capelli e Victor mi assesta una pacca sulla spalla.
<<Brutto bastardo, non ci credooo>>
<<Cazzo, Martinez!>> Esulta Victor, più di quanto immaginassi.
Dopo l'esperienza al resort, abbiamo legato parecchio, devo ammettere che non mi sta più sul cazzo come prima.
<<Benvenuto, io sono Logan. Nella mia stanza c'è un posto libero, è tuo.>> Si presenta uno dei ragazzi della squadra, a cui si accodano tutti gli altri.
Non mi aspettavo una simile accoglienza, per un attimo ho temuto che mi prendessero a sassate.
<<Andiamo a festeggiare, ragazziii>> urla uno di loro, trascinandoci nel pieno della festa.
<<Martinez, finalmente ci incontriamo...>> Dal nulla spunta Soleil che mi offre il suo drink che guardo alzando un sopracciglio.
<<È avvelenato o posso fidarmi?>>
Le domando prima di portarmelo alle labbra.
<<Giuro che non l'ha preparato Sofia...>> Mi dice scoppiando a ridere.
<Allora posso berlo...>>
<<Se tu sei qui, scommetto che quello stronzo del mio ragazzo ti abbia raccontato tutto...>> Mormora assottigliando gli occhi.
<<Non so di cosa parli.>>Mi fingono indifferente.
Come era quella cosa?
Nega fino allo sfinimento.
<<Sono contenta che tu sia passato a salutarla prima di andartene.>>
Sputo il drink nel bicchiere per evitare di soffocare con l'alcol.
<<In realtà, resto qui...>>
<<Che cooosa?>> Urla spalancando la bocca.
<<Saputo della bella notizia?>> Diego che al momento è piuttosto su di giri, mi avvolge in un abbraccio dei suoi.
<<Lo stronzo sarà il nostro fottuto playmaker>> urla Victor saltellando.
Un rumore di un bicchiere che si schianta sul pavimento ci fa voltare tutti con la testa all'indietro.
<<Tu r-esti qui?>> Sofia sembra di aver visto un fantasma.
<<Sì, resto qui. Mi hanno offerto un bel po' di soldi per entrare in squadra.>> Le dico guardandola negli occhi, mentre i nostri amici ci guardano in silenzio.
<<Sono... contenta per te.>> Si limita a dire, poi sparisce tra la folla.
<<Cazzo quanto è contenta di averti qui...>> Victor e il suo sarcasmo puntuale come sempre.
<<A proposito, com'è andata la visita a Michael?>> Mi domanda Diego, attirando l'attenzione di Sol.
<<Sei andato da lui? Dio, iniziamo con le telenovelas...>> Soleil agita una mano in aria proprio come se fosse in una di quelle serie tv spagnole.
<<L'ho solo avvertito di stare vicino a Sofia, giuro di non averlo sfiorato con un dito...>> Fingo di baciarmi l'indice.
<<Tu sei andato fin lì solo per dirgli questo?>>
Solei a quanto pare sottovaluta il soggetto che ha davanti.
<<Ma che cosa romanticaaa>> aggiunge sbattendo le ciglia.
<<Ti vedo peggiorata, Sol.>>
Scoppiano tutti a ridere, a parte lei che mi mostra il dito medio.
Resto a Madrid, non ci credo.
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◇Blue Summer Dreams Parte II & III◇
RomantikLE STRADE DI DAVID E SOFIA SI SONO DIVISE, LUI SI TROVA A BARCELLONA, MENTRE LEI A MADRID. RIUSCIRANNO A RIAVVICINARSI DOPO CIO CHE È SUCCESSO TRA DI LORO? 《Sembriamo l'esatta raffigurazione della dannazione.》 《Dici che finiremo all'inferno per ques...
