~58 Michael~

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Due giorni prima...

<<Un Martini, grazie.>>
Sbaglio o conosco questa voce fastidiosa?
Butto giù un sorso di vodka e con la coda dell'occhio guardo la ragazza che si è appena seduta sullo sgabello accanto a me.

<<Ma che spiacevole sorpresa, Benedict>> Squittisce Eva.
<<Il dispiacere è tutto mio.>>
Alzo il bicchiere in alto a mo' di saluto.

<<Cosa ci fai in un posto così? Ti facevo più un tipo da "Fight club".
<<Ah ah ah>> mormoro sarcastico, buttando giù il terzo bicchiere di vodka.

<<Chi ti ha distrutto il cuore, Benedict?>>
<<Tua sorella.>> Alzo la mano in aria e faccio roteare il dito per l'ennesimo giro, e lei mi imita.

<<A te invece?>>
<<Uno stronzo, come tutti quelli che incontro.>>
Perde l'equilibrio e scivola dallo sgabello, per evitare che caschi, mi sporgo e la prendo per i fianchi.
Mi soffermo sulla sua scollatura per un attimo. Forse per più di un attimo, lo ammetto.
Sarà l'effetto dell'alcol.
<<Credevo di esserti antipatica, Benedict>>

<<Infatti è così, ma...>>
Lei sorride reclinando la chioma bionda all'indietro.
<<Ma sono una gran figa, puoi anche dirlo.>>

<<Non essere così umile, dai>>

<<Dico solo la verità...>> Fa spallucce e mi guarda da capo a piedi.

<<Anche tu non sei niente male.>>
Scendo dallo sgabello e mi infilo tra la sue gambe.
<<A sì?>>
<<Non scoperò con te, scordatelo.>>
Squittisce guardandomi le labbra, io ne approfitto e faccio risalire le mani sulle sue cosce.
<<Ne sei proprio sicura?>>
<<Okay, ti concedo solo una volta. Poi sparirai dalla mia vista, intesi?>>
Scivola giù dallo sgabello e allunga una banconota al barman, ma appoggio la mano sulla sua per fermarla.

<<Non voglio che tu mi offra nulla, spostala immediatamente. >>Guarda la mia mano con supponenza, costringendomi a sollevarla in aria.

<<Peccato tu abbia questo caratteraccio che si pone in contrasto con tutto il resto...>> Le dico all'orecchio, mentre il barman le dà il resto.

<<Non mi piace fingere di essere qualcun altro, io sono così. Se piaccio bene, altrimenti sti gran cazzi.>>

<<Ma come siamo sboccate stasera, credevo non ti scomponessi mai...>>
Senza rendercene conto ci ritroviamo davanti ai bagni.

<<E non hai ancora visto nulla.>>Mi sposta dandomi una sculettata ed entra dentro.
Non ci credo, sto per scopare con Eva.
Ma soprattutto, non vedo l'ora di farlo.

Senza alcun preavviso, Eva mi spinge contro le mattonelle del bagno e mi infila la lingua in bocca, senza farmi neanche parlare.
<<Porca. Puttana. Eva.>> Ansimo sulle sue labbra tinte di rosa pallido, un colore nettamente un contrasto con la porca che si nasconde dietro l'elegante vestito che indossa.
<<Mi piace, suona bene.>>
Mi sbottona i pantaloni con una mano e li butta giù infilando un tacco al centro.

<<Potevi dirmelo prima...>>
<<Cosa?>>Mi domanda tra un bacio e l'altro.
<<Che fossi così dannatamente porca.>> Lei mi sorride soddisfatta e mi infila una mano tra le gambe.
<<Non si giudicano mai le persone dall'apparenza, non te l'hanno mai detto?>>
La faccio ruotare con la guancia contro le mattonelle e inizio a succhiarle il collo.

<<Per una volta, sono contento di essermi sbagliato.>>
Dopo questa affondo dentro di lei, e godo da impazzire quando inizia a spingere la sua taglia 38 contro di me. Entrambi raggiungiamo il limite troppo presto, ma nessuno dei i due sembra soddisfatto. Quindi dopo essermi lavato e infilato un altro preservativo, iniziamo tutto da capo, incuranti di essere in un bagno pubblico con qualcuno che bussa per farci uscire.

<<Niente male, Benedict.>> Si sistema il vestito sulle spalle e la aiuto a chiudere la zip.
<<La principessa è rimasta soddisfatta?>>

<<Te la sei cavata.>>Mi stringe la pacca dei pantaloni con una mano e me lo fa venire duro da paura.

<<Sei insaziabile, Benedict.>>
Mi dice con voce roca, mentre inaspettatamente si inginocchia davanti a me e inizia a succhiarmelo.
Così, vengo per la terza volta.
Ma la cosa strana è che non ho pensato a Sofia, neanche una volta, come invece mi è capitato con  tutte le altre.

◇Blue Summer Dreams Parte  II & III◇Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora