~35 Diego~

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Ho preferito che guidasse Victor per stare vicino a David, è spaventosamente distrutto.
Penso di non averlo mai visto in questo stato, senza contare che prima di stasera non gli avevo mai visto versare una lacrima. Neanche quando si ruppe il braccio in terza superiore ne versò mezza.
Vedere Sofia in quelle condizioni ci ha scosso tutti, ma nel suo caso è tutto più amplificato.
<<Victor, fermati qui.>> Gli ordina David facendogli segno con la mano, Victor  frena di botto e accosta subito.
David spalanca la portiera e corre a vomitare fuori, noi restiamo in macchina a guardarlo.

<<Sta male...>> Mormora Victor guardandomi dallo specchietto retrovisore, io sospiro girando il capo in direzione di David.

<<Voglio i nomi di quel bastardo che doveva uscire con lei!>> Ringhia Michael dando un pugno sul cruscotto.

<<Si chiama Kris.>> Risponde apatico Victor guardando in avanti la strada provinciale poco illuminata.

Quando riporto lo sguardo su David mi accorgo che continua a vomitare, mi slaccio la cintura e corro fuori.
<<Ehi, prendi questa.>> Gli passo una bottiglia d'acqua e gli appoggio una mano sulla spalla, lui solleva gli occhi arrossati su di me.

<<È tutta colpa mia...>>
Mi dice guardandomi negli occhi, io gli metto un braccio dietro alla schiena e lo tiro contro di me.

<<Non è colpa tua se il mondo è un posto di merda, mi hai capito?>>  Gli dico all'orecchio, continuando a tenerlo stretto a me.
Non l'ho mai visto così vulnerabile come in questo momento.

<<Come farò a guardarla negli occhi? Con quale coraggio mi avvicinerò di nuovo a lei?>> Lo sento mormorare contro la mia spalla.
<<Io l'ho allontanata proprio per evitare le accadesse qualcosa di brutto, lo capisci? Cazzo, io ci volevo stare con lei, ma ho preferito perderla piuttosto che le capitasse qualcosa di brutto per colpa mia, ma è successo lo stesso.>> David sta letteralmente tremando, non so come calmarlo.
<<Lo so, lo vedo come la guardi, non c'è bisogno che tu aggiunga altro.>> L'ho capito da un bel po' che ha perso la testa per lei, ancora prima che se ne accorgesse lui e mi sono accorto anche di un'altra cosa di cui lui ancora non ha preso coscienza.
Ci vorrà un bel po' prima che lo comprenda.

Dalla macchina scende anche Victor, si avvicina a noi e si unisce al nostro abbraccio.
<<Ehi, niente di ciò che è successo è colpa tua.>> Gli dice scompigliandogli i capelli.
<<Ora però dobbiamo andare, Sofia ha bisogno di noi.>> Aggiunge ricordando a tutti l'obiettivo principale.

Michael è appoggiato con la schiena contro la portiera della macchina e guarda con odio David.
<<Non è il momento adatto, ti avverto.>> Lo ammonisco subito appena gli passo davanti.

<<E quando sarebbe il momento per prenderlo a calci nel culo?>> Sbotta subito lui guardando David.

<<Michael, smettila.>> Si intromette anche Victor mettendosi davanti a David.

<<Ha ragione, è colpa mia. È tutta fottutamente colpa mia!>> Ringhia David dandosi con rabbia un pugno nel palmo.

<<Chi vi dice con certezza che siano stati loro?>> Victor si tocca le punte dei capelli, da qualche giorno è passato dal biondo ossigenato al bianco.

<<Che cosa vuoi dire?>> Gli chiede Michael sollevando verso l'alto il colletto del giubbino di jeans.

David solleva uno sguardo carico di odio e lo punta tutto contro Michael.
<<Che può essere stata la tua famiglia di merda! L'hanno fatto una volta, perché non farlo una seconda?>> Ringhia strattonando Michael per il colletto.

<<Ma di che cazzo parli?>> Michel sbraita a sua volta spingendo via David che fatica a reggersi in piedi con tutto l'alcol che ha in corpo.

<<Il figlio di papà è all'oscuro di tutto?>> Gli fa il verso David mettendo un finto broncio.

<<David, mi stai facendo girare il cazzo stasera!>> Certo che come carattere, si assomigliano un bel po' questi due.

<<La tua famiglia di merda, ha distrutto la mia. Fine della storia!>> Sbraita David strofinandosi nervosamente una mano in faccia.

<<Vuoi dirmi di che cazzo parli?>> Gli ringhia in faccia Michael, costringendomi ad intervenire ancora una volta.
Che vita stressante essere amico di David Martinez.

<<Hai presente lo stato in cui abbiamo trovato Sofia poco fa?>> Gli domanda e Michael annuisce incupendo lo sguardo.
<<All'età di dieci anni, tre uomini armati mi sono entrati in casa, hanno ucciso mia sorella, mio padre e mia madre, dopo averla violentata!>> Sul viso di Michael compare un'espressione sconcertata mentre lo ascolta.

<<Tu come ti sei salvato?>> Gli domanda abbassando la voce di due toni.

<<Ero dentro il cassettone del divano.>> Gli spiega David, strofinandosi la mano in faccia.

<<E posso sapere cosa c'entra la mia famiglia?>> Michael si infila entrambe le mani nei jeans e alza il mento verso di lui.

<<A questo ci devi arrivare tu...>> David gli assesta una spallata e apre la portiera della macchina.
<<Andiamo in ospedale, abbiamo perso fin troppo tempo.>> Ci guarda fino a quando non entriamo tutti in macchina.

◇Blue Summer Dreams Parte  II & III◇Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora