Domani partiremo per la Russia, sperando che Sofia sia davvero lì. Stiamo per fare un viaggio dall'altra parte del mondo basandoci su una dritta di un sconosciuto su Tiktok. Ovviamente, la causa di questa follia è quella pazza di Soleil.
A proposito di Soleil...
Dopo la nostra notte folle, non siamo mai più rimasti da soli. Proprio come ci siamo ripromessi. In realtà, ci siamo anche allontanati. Ma ogni volta che ci troviamo nella stessa stanza, non riesco a fare a mano di guardarla. E non mi spiego il motivo. So solo che se c'è lei, la mia stracazzo di attenzione si sposta sulla sua sagoma. In questi mesi, io e Michelle ci siamo lasciati diverse volte, quasi sempre per colpa dei miei dubbi su noi due, ma poi, siamo sempre ritornati insieme.
«Ehi, come stai?» Chiedo a David che si porta un bicchiere di birra alle labbra e mi guarda dall'alto con un'espressione indecifrabile.
«Ho un casino nella testa che neanche immagini, Vic». Sospira, incollando lo sguardo sulle travi in legno del pub in cui ci troviamo. Io e Micheal abbiamo pensato di venire a bere qualcosa qui perchè David era visibilmente nervoso stasera. Non che di solito non lo sia, ma stasera la sua ansia è palpabile. Ma in fondo, lo siamo tutti. Non vediamo Sofia da circa quattordici mesi. Cazzo.
«Sai di cosa ho paura?» La sua voce mi riscuote dai miei pensieri.
«Di cosa?»
«Del suo sguardo.»
«Del suo sguardo?» Ripeto come un cretino.
«Sì, io ho paura di non rivedere nei suoi occhi il modo in cui mi guardava. In tutti questi mesi, mi sono aggrappata solo a quello. Nessuno mi ha mai guardato come lei. Io mi sentivo completo, non mi mancava nulla. Avevo lei, e mi sembrava di avere tutto». Le sue parole mi fanno stringere lo stomaco, lui non si apre mai molto, il fatto che lo stia facendo, mi sorprende non poco.
«Lei ti ama ancora, io non ho alcun dubbio».Gli metto una mano sulla spalla, ma il suo sguardo si sposta alle mie spalle, inducendomi a voltarmi.
«Sbaglio o Soleil è piuttosto ubriaca stasera?» Su uno sgabello c'è Soleil che dimena i fianchi con un bicchiere in aria.
Quanto è bella, cristo.
«Puoi andare tu da lei?» Gli chiedo, continuando a guardarla.
«Vic, sono l'ultima persona che può dare consigli, e il fatto che stia cercando di farti questo discorso fa piuttosto ridere. Ma io penso che lei ti piaccia sul serio. E non intendo che vorresti scopartela ogni volta che la vedi...»
«Io non voglio scop...» Lui alza un sopracciglio.
«Okay, forse qualche volta penso a lei in un modo che...»
Lui scuote la testa divertito.
«Perché continui a stare con Michelle? Scusa se te lo chiedo, ma io vedo come guardi la tua ragazza e come guardi quella pazza di Sol...»
«Ma come la guardo, scusa?»
«Come io guardavo Sofia...» La sua voce si affievolisce sul finale e si morde il labbro inferiore dopo averlo detto.
«Holaaaa» sobbalziamo entrambi dinanzi alla voce di Soleil.
«Sol, vuoi che ti accompagni ai dormitori?» Gli chiede David, dinanzi al mio silenzio.
«Adesso fai anche parlare gli altri al posto tuo?» Biascica con una mano sul fianco, guardando me dall'alto, mentre David alza un sopracciglio.
«Sei ubriaca, vai a casa». Le dico tornando a guardare il bicchiere che stringo in mano. Bicchiere che un attimo dopo, mi strappa di mano per riversarmi la birra addosso.
«Sol, ma sei impazzita!» Mi alzo di scatto dalla sedia con la maglietta zuppa.
«Coglione», sputa all'improvviso.
«Mi dici che cosa ti prende o no?» Mi avvicino a lei, ma non troppo. Come sempre.
«Mi sto solo divertendo, Vic». Muove la lingua lentamente quando pronuncia il mio nome, e la mia maledetta mente inizia a lanciarmi in faccia i ricordi di quando quella notte sussurrava il mio nome mentre veniva.
«Ehi, ti ho cercata ovunque...» Il coglione che le gira dietro da qualche settimana, le mette le mani sui fianchi e le bacia la guancia, stringendola a sé.
«Oh, lo vedi che è ubriaca o no?» Sbotto senza rendermene conto.
«Cristo». David al mio fianco, si strofina una mano sulla faccia.
«Torna a farti i cazzi tuoi». Fa voltare Sol verso di lui e la stringe ancora, prima di infilarle la lingua in bocca.
Non so cosa cazzo mi prende, ma non ci vedo più.
Infilo il braccio tra di loro e gli stringo il mento. Un attimo dopo, lo scaravento sul tavolo alle sue spalle e lo colpisco sullo zigomo.
«Vic, cazzo!» David mi stringe le braccia per impedirmi di continuare a prenderlo a pugni.
«Togliti dal cazzo!» Gli intimo, puntandogli un dito contro.
Con la coda dell'occhio vedo Soleil che mi osserva sbattendo le ciglia.
«Perché l'hai fatto?» Sussurra con un filo di voce, guardandomi negli occhi.
«Perché non capisci un cazzo al momento e se ne stava apporfittando». Mi sistemo la maglietta.
«Vic, perché?» Mi domanda di nuovo, e io sollevo lo sguardo senza alzare il capo.
«Te l'ho detto...» mormoro.
«Lascia perdere». Risponde stizzita.
«Cosa vuoi che ti dica, Sol?» Allargo le braccia.
«Cosa cazzo vuoi che ti dica? Che mi dà fottutamente fastidio che qualcuno ti baci davanti a me? Che odio quando ti toccano? Che non sopporto quando ti guardando il culo?Vuoi che ti dica questo?» Le urlo contro queste parole senza ragionarci, restando senza fiato.
«Se lo pensi davvero, sì!» Urla lei stringendo i pugni, avvicinandosi a me al punto da sollevare la testa per guardarmi.
Il cuore inizia a martellarmi forte nel petto, martella in un modo del tutto anomalo.
È un'emozione forte, più forte di qualsiasi altra emozione che abbia provato fino a questo momento.
E mi prende il panico.
«No, non lo penso».Giro il mento di lato, ma lei lo stringe per obbligarmi a guardarla.
Deglutisco più volte.
«Devi dirmelo guardandomi negli occhi».
I suoi occhi verde smeraldo contornato da un filo di ombretto nero, sono tremendamente belli questa sera.
«Michelle ha un ritardo» sputo tutto d'un fiato, facendo calare il gelo.
«Co-sa...» mormora con la delusione nella voce, ma soprattutto negli occhi.
«Ho sentito bene?» Si intromette David, sbattendo gli occhi.
«Ha fatto due test, uno era positivo e l'altro negativo. Quindi ha fatto gli esami per capire quale dei due avesse ragione, stiamo aspettando l'esito». Quando me l'ha detto mi stavo sentendo male, per tutto ciò che le ho nascosto, ma mi sono ripromesso di starle accanto, sempre.
Pur a costo di negare a me stesso quello che sento.
Soleil si morde il labbro inferiore mentre le lacrime le rigano le guance.
«Sol...» allungo una mano per accarezzarle la guancia, ma la sposta lentamente.
«Che cretina...» continua a piangere, alzando il mento all'insù.
«Tu non hai colpe, sono io che ho sbagliato. Se c'è un cretino, quello sono io».
«No, Vic. Sono io la cretina che si è innamorata di un ragazzo fidanzato che probabilmente aspetta anche un figlio» tira su con il naso.
Mi manca l'aria nei polmoni quando me lo dice tra le lacrime.
«Cosa hai detto...» sussurro con il petto che inizia a salire e scendere ripetutamente.
«Mi sono innamorata di te...» sussurra con entrambe le mani davanti alla faccia e scoppia in lacrime.
«Quando ho perso Diego, volevo farla finita. Tu sei stato la ragione per cui non l'ho fatto. Io sono tornata a vivere solo da quella notte insieme a te. Credevo fosse solo sesso, ma quando mi sono guardata allo specchio e ho rivisto i miei occhi illuminarsi come un tempo, ho rivisto la vecchia Soleil. Vic, tu mi hai fatta sentire di nuovo viva. Scusami se ti sto dicendo questo, so non dovrei perché sei il ragazzo di una delle mie migliori amiche, ma sono otto mesi che mi porto tutto dentro. Ma questa è l'ultima volta, giuro che mi faccio da parte e ti lascio andare per sempre.» Tira su con il naso, mentre si avvicina e mi bacia la guancia.
«Sol, aspetta...» le prendo la mano per fermarla.
«Lasciami andare, Vic». Sussurra, accarezzandomi la mano con il pollice, ma io non voglio lasciarla andare.
Io voglio che resti qui con me.
Ma non posso.
«Scusami, Sol...» riesco a dire solo questo, prima di lasciarla andare.
La guardo mentre si volta di spalle ed esce dalla porta principale.
«Se dico che sei nella merda, sono indelicato?»
«Direi, Martinez». Mi strofino una mano sulla faccia. «Io non me lo aspettavo...»
«Si vedeva lontano un miglio, coglione».
«Che cazzo di casino».
«Eh già...»
«Potresti dirmi qualcosa per rassicurarmi, anziché parlare a monosillabi?»
«Facciamo il punto della situazione.
Forse la tua ragazza è incinta. La migliore amica di lei ti ha appena confessato di essersi innamorata di te. Tu non sai cosa cazzo vuoi al momento...» conta con le dita. «Sei nella merda». Aggiunge, giusto per farmi sentire meglio.
«Ti preferisco quando parli a monosillabi, Martinez». Scoppia a ridere con le mani sulla pancia il coglione.
«Ciao, belli. Scusate il ritardo...» Michael si sfila la giacca e si siede allungando le gambe in avanti. «Che cazzo avete?» Ci chiede guardando le nostre facce.
«A parte il fatto che forse Michelle è incinta, che Soleil gli ha appena detto che si è innamorata di lui, va tutto alla meraviglia...»
«Sei nella merda, Vic».
«Ma io perché esco ancora con gente come voi due?» Sospiro affranto sedendomi accanto a lui.
Dio che situazione del cazzo.
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◇Blue Summer Dreams Parte II & III◇
RomanceLE STRADE DI DAVID E SOFIA SI SONO DIVISE, LUI SI TROVA A BARCELLONA, MENTRE LEI A MADRID. RIUSCIRANNO A RIAVVICINARSI DOPO CIO CHE È SUCCESSO TRA DI LORO? 《Sembriamo l'esatta raffigurazione della dannazione.》 《Dici che finiremo all'inferno per ques...
