Quando mi sveglio, indosso ancora la divisa da cheerleader, più che divisa, indosso solo la gonna.
Ieri ho davvero esagerato con l'alcol, come diavolo mi è venuto in mente di bere così tanto. Mi guardo allo specchio e noto un livido viola sul seno.
Michael non lascia mai segni, dice che è una cosa che non gli piace. Questa è una cosa che farebbe...
David.
David?
Cazzo, David.
Non può essere, io l'ho sognato. Io non ho davvero costretto David a scoparmi. Non ero io quella che l'ha provocato fino allo sfinimento.
È un sogno, sì l'ho sognato.
Mi sposto i capelli di lato per non farli bagnare mentre mi lavo i denti e noto un segno violaceo sul collo.
Porca miseria!
No, no, no.
Che cazzo ho combinato.
Cammino avanti e indietro nel bagno con le mani in faccia.
Dio, come ho potuto fare questo a Michael.
Deve essere un sogno, perché non è possibile che David mi abbia baciata mentre lo facevamo, lui non bacia mai nessuna.
Devo saperlo.
Indosso velocemente un paio di jeans e una maglietta rossa con lo scollo a v, prendo la borsa e corro fuori.
<<Sof, dove vai così di fretta?>> Mi urla da lontano Soleil.
<<Ho un appuntamento, ci vediamo dopo>> le rispondo senza voltarmi.
Inizio a correre come se mi andasse a fuoco la cucina, beccandomi un bel po' di insulti nei corridoi.
Entro in palestra, ma di David nessuna ombra.
Dove sarà quello stronzo biondo?
Gli spogliatoi, forse sarà lì.
<<Sapete dirmi dove posso trovare il vostro capitano?>> Domando a due ragazzi della squadra che si guardano in faccia come due cretini.
<<Parlate la mia lingua voi due o no?>> Alzo la voce, attirando l'attenzione di altri tre ragazzi.
<<David è sotto la doccia>> mi dice uno di loro, mettendosi il borsone sulla spalla.
<<Gli altri sono vestiti?>>
Gli domando, mentre cerco di fare il conto di quanti ragazzi possano essere ancora dentro.
<<Ehm, sì...>> Mi risponde l'altro, guardando l'amico come se stesse avendo a che fare con una pazza.
<<Okay>> gli faccio segno di spostarsi ed entro negli spogliatoi.
I ragazzi appena mi vedono entrare sollevano la testa nella mia direzione, fortunatamente sono tutti vestiti come mi aveva detto il ragazzo qui fuori.
David esce dalla doccia con l'asciugamano avvolto intorno ai fianchi, ha i capelli ancora umidi e il petto bagnato, gli addominali sono un fascio perfetto di muscoli.
Non distrarti.
<<Sof, che cazzo ci fai qui dentro?>>
<<Capitano, per noi può restare...>> Ammicca nella mia direzione uno dei ragazzi.
<<Fuori dal cazzo tutti e tre!>> Li ammonisce senza neanche rifletterci.
<<Ma capitano, volevamo sentire cosa ha da dirti la brunetta...>> Il ragazzo si becca un'occhiataccia terribile da David.
<<Fuori dal cazzo, non farmelo ripetere.>> Gli ringhia in faccia David, il simpatico si alza e scappa fuori alla velocità della luce, seguito dagli altri due.
<<Ma sei impazzita?>> David alza la voce e mi si piazza davanti con le braccia incrociate al petto.
<<Cosa è successo stanotte?>>
Glielo chiedo con il cuore in gola.
Lui solleva appena lo sguardo su di me.
<<Restringi il campo, sono successe tante cose stanotte...>>
<<Abbiamo scopato?>> Meglio andare subito al dunque.
<<Secondo te?>> Appoggia la spalla contro lo stipite della porta.
<<Io non... non ne sono sicura>>
Lui mi penetra, io gli infilo la lingua in bocca, poi vengo urlando il suo nome.
<<Sei venuta per sentirti dire di no, così potrai rassicurare la tua coscienza?>>
<<Non fare lo stronzo, l'abbiamo fatto sì o no?>>
Mi guarda negli occhi, pare rifletterci un po' su cosa dirmi prima di rispondere.
<<No, non l'abbiamo fatto.>>
Sta mentendo.
<<E questo chi me l'ha fatto?>> Mi abbasso la maglietta e gli mostro il livido sul seno, lui scatta in avanti e me la riporta di nuovo su.
<<Sei in un cazzo di spogliatoio maschile, non dimenticarlo!>>
<<Perché mi stai mentendo?>> Sollevo il mento all'insù mentre glielo chiedo e lui mi rivolge uno sguardo gelido.
<<Perché tu non vuoi sentire la verità. Tu sei venuta qui con i sensi di colpa e la speranza che io ti rassicuri. Be', ti sto accontentando.>>
Mi faccio coraggio e gli faccio la domanda che mi sta torturando la mente.
<<Mi hai baciata mentre lo facevamo?>>
<<Eri davvero ubriaca se pensi che io abbia fatto una cosa del genere...>> Questa è davvero brutta da ascoltare.
<<Bene...>>
<<... nessuno deve saperlo, è stato un errore.>> Aggiungo guardandolo negli occhi.
Lui si avvicina al mio orecchio e mi avvolge il collo con la mano.
<<Farò come se non fossi mai esistita.>> Mi dice con un tono minaccioso che mi fa rabbrividire, prima di lasciarmi andare.
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◇Blue Summer Dreams Parte II & III◇
Lãng mạnLE STRADE DI DAVID E SOFIA SI SONO DIVISE, LUI SI TROVA A BARCELLONA, MENTRE LEI A MADRID. RIUSCIRANNO A RIAVVICINARSI DOPO CIO CHE È SUCCESSO TRA DI LORO? 《Sembriamo l'esatta raffigurazione della dannazione.》 《Dici che finiremo all'inferno per ques...
