~16 Michael~

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Se non avessi bevuto così tanto, non sarei stato costretto a seguire questo schizzato di Martinez, ma non ho avuto scelta. Quando c'è di mezzo Sofia, non riesco a tenermi in disparte.
Sopratutto adesso, dopo aver scoperto che quel pazzo di suo fratello non è suo fratello.
<<Se mi vomiti suo sedili, te li faccio ricomprare>> mi ammonisce David spalancando la portiera dal lato dei guidatore.
<<Ho già dato, sono lucido.>>
Ho vomitato tre volte stasera, quando ho vista Sofia mi è preso male e ho iniziato a bere di tutto.

<<Ti ricordo che di queste, te ne potresti comprare una al giorno se accettassi il patto che ti hanno proposto mio padre e tuo zio.>> Richiudo la portiera e scivolo sui sedili in pelle.

<<Forse non ti è chiara una cosa...>> Preme fino in fondo il piede sull'acceleratore.
<<Io.Non. Sono. In. Vendita.>> Scandisce lentamente parola per parola.

<<David, non sei fatto per quel mondo. Neanche io che ci sono cresciuto, sono in grado di tenergli testa.>> È un mondo di squali,  dove quelli che hanno degli ideali, sono costretti a ficcarseli su per il culo e a scendere a compromessi.

<<La tua famiglia vende armi di distruzione di massa, non mi fermerò fino a quando non troverò un modo per fermarli.>> Non posso dargli torto, è una cosa che non accetto neanche io. Da anni, io e mio fratello discutiamo con mio padre su questo argomento, ma a lui non frega un cazzo del nostro parere.
A lui interessano solo i soldi, punto.

<<Non fa piacere neanche a me.>> Mormoro guardando l'asfalto illuminato dai fari della sua auto.

<<Come cazzo fai a subire le sue scelte in questo modo?>> Stringe le nocche sul volante.

<<Litigo con mio padre da che ho memoria. Sono andato via di casa, ho cercato di crearmi qualcosa di mio, ma lui me l’ha portato via!>> Quel bastardo mi ha fatto terra bruciata quando ho aperto il mio ristorante.

<<E non credi che possa essere responsabile di tutto quanto?>>
Sono mesi che mi insinua questo dubbio in testa.
<<Non ci metteresti la mano sul fuoco, non è così?>> Aggiunge voltandosi a guardarmi.

<<Ho scoperto che faceva seguire Sofia...>> Più di una volta mi ha informato su dove fosse Sofia. Credevo fosse un caso, lui spesso è in giro per affari, quindi non ho dato peso alla cosa. Mi sono insospettito quando mi ha detto di averla averla vista insieme a David in giro di primo mattino. Mio padre non esce mai di casa prima delle nove del mattino. Ho aperto il suo libro nero su cui annota i pagamenti come si faceva negli anni ottanta, e ho scoperto che pagava una persona per farla seguire.

<<E ancora non mi credi?>> David batte il palmo sul volante.

<<Da questo ad accusarlo di omicidio ne passa>> sbuffo e mi passo nervosamente una mano tra i capelli.

<<Ma tu sei davvero cresciuto tra i Pokemon...>> Scuote la testa con disapprovazione.

<<Tu a dodici anni andavi già a puttane?>> Gli domando sarcastico, lui gira il volante e cambia marcia.

<<Mentre tu barattavi le carte dei pokemon, io a dodici anni imparavo il russo e seguivo gli allenamenti dei marines>> mi confida tenendo gli occhi sulla strada.

<<Posso chiederti per quale oscuro motivo hai imparato il russo?>>
Chi cazzo impara il russo?
Io conosco l'inglese e il francese, solo perché sono stato obbligato da mio padre.
<<Perché quei bastardi che hanno ucciso la mia famiglia parlavano russo>> Tuona facendomi rabbrividire, non deve essere stato facile sopportare tutto ciò.

◇Blue Summer Dreams Parte  II & III◇Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora