Dopo l'ultimo messaggio di David, mi sono chiusa in bagno, mi sono seduta sul pavimento tirando le ginocchia al petto e sono scoppiata a piangere. Non può venirsene adesso e dirmi queste cose, lui non può fare così, non può farmi sentire in questo modo, non ne ha il diritto.
Non adesso.
Mi sono accorta che Michael facesse uso di cocaina circa tre settimane fa, quando ho visto un cambiamento repentino del suo comportamento.
Non poteva essere solo stress, c'era altro sotto.
Un sabato pomeriggio è venuto a prendermi e mi ha portata fuori a cena. Ho notato che andava troppo spesso in bagno, quindi l'ho seguito nei bagni degli uomini e l'ho visto sniffare quel maledetto veleno bianco dal lavandino.
Quando mi ha vista, ci siamo guardati negli occhi senza riuscire a parlare per qualche minuto.
Poi siamo usciti dal bagno e ci siamo seduti a tavola, lì mi ha spiegato che non riusciva più a sopportare lo stress del ristorante e una sera ha provato la cocaina insieme ad un collega, da quel momento ha iniziato a farne abuso un paio di volte al giorno. Ma adesso temo che siano più di un paio di volte al giorno. Dopo ciò che è successo alla mia famiglia per non essere rimasti uniti in quel periodo in cui mio fratello ha iniziato a drogarsi, non sono riuscita a lasciarlo da solo.
A lui ci tengo davvero.Sento bussare debolmente alla porta.
<<Sofia, va tutto bene?>>
Quando svanisce l'effetto della droga, ritorna il Michael di sempre.
È questo che mi frega.<<Sì, arrivo.>> Fingo di scaricare lo sciacquone e giro la manopola dell'acqua per lavarmi le mani.
Faccio un bel respiro per ricompormi ed esco.<<Sicura di stare bene?>> Mi accarezza la guancia e annuisco.
<<Sof, scusa per ieri, io non ho mai fatto una cosa del genere in vita mia. Avevo sniffato poco prima che arrivassi e ho perso la testa.>>
Io sospiro profondamente, poi mi faccio coraggio.
<<Michael, se vuoi che io continui a stare con te, devi smettere di farti quella merda.>><<Ci proverò, per te.>>
<<No Michael, devi farlo per te. Tu stai cambiando, non sei più tu da quando sniffi quella roba, io non ti riconosco più, io...>> Mi porto le mani davanti alla faccia e scoppio a piangere di nuovo.
<<Perdonami per tutto, Sof. Ma non andartene via, ti prometto che smetterò, ma non è facile...>>
<<Se non lo farai, mi perderai per sempre. >> Gli dico guardandolo dritto negli occhi.
<<Ti prometto che ci proverò.>>
Prova ad abbracciarmi, ma faccio un
passo indietro.
<<Non mi va.>><<Me lo merito, lo so>> si scosta di lato per farmi passare, lui resta in piedi al centro della stanza.
<<Non vieni?>> Gli domando infilandomi a letto.
<<Se vuoi che me ne vada...>>
<<Voglio che resti, ma rivoglio indietro il vecchio Michael...>>
Gli compare un'espressione piuttosto ambigua sul volto.<<Sof, devo dirti una cosa...>> Riesco ad intravedere solo metà viso nella penombra.
<<Ho quasi paura a chiederti cosa...>>
<<Non ero fatto di cocaina quando ti ho dato lo schiaffo, ma mi ero calato qualche pasticca, non conoscevo l'effetto, era la prima volta.>> Mi sento raggelare il sangue nelle vene quando me lo confessa.
<<Mio Dio, ma cosa ti prende...>> Dico con un sussurro sprofondando con la schiena contro il materasso.
<<Io non avrei mai fatto ciò che ho fatto se fossi stato lucido, con questo non voglio giustificarmi, ma volevo che tu sapessi la verità, tutta la verità.>>
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◇Blue Summer Dreams Parte II & III◇
RomanceLE STRADE DI DAVID E SOFIA SI SONO DIVISE, LUI SI TROVA A BARCELLONA, MENTRE LEI A MADRID. RIUSCIRANNO A RIAVVICINARSI DOPO CIO CHE È SUCCESSO TRA DI LORO? 《Sembriamo l'esatta raffigurazione della dannazione.》 《Dici che finiremo all'inferno per ques...