Da quanto siamo qui?
Mezza giornata?
Bene, abbiamo litigato già abbastanza anche per un anno intero.
Siamo assolutamente incompatibili, è questa la realtà.
È ora che inizi ad accettarlo.
Non importa che lo abbia detto a me stessa già dieci milioni di volte.
E non posso neanche incolpare solo lui, considerato che è al momento io non me la cavo meglio.
Ma che dico, sono un casino vivente.
<<Oh no, la luce è andata via di nuovo>> si lamenta qualcuno.
La luce.
La luce è andata via di nuovo.
Sono da sola nel mezzo del corridoio che porta alla mia camera e non riesco a muovermi, sono paralizzata.
Cinque anni prima...
La maniglia della porta si abbassa, lui entra nella mia camera e io resto ferma a guardarlo, senza riuscire a muovere un solo dito.
È buio pesto, il blackout dura da ore ormai.
Riesco solo a sentire i suoi passi sul pavimento che si fanno sempre più pesanti, fanno così rumore che sembrano due pezzi di cemento che si muovono.
Ho paura, tanta paura.
Presente
<<Rodriguez, paura del buio?>> Sussurra qualcuno al mio orecchio facendomi sobbalzare.
<<Aaron>> dico con l'affanno, sto cercando di rallentare l'attacco di panico, ma sta arrivando.
<<Vedo che riconosci la mia voce>> mi dice all'orecchio, appoggiando una mano sul mio fianco destro.
Respira Sofia.
<<Ti è piaciuta la roba che ti ho regalato oggi?>>
<<Era un po' pesante in realtà...>> Mi ha mandato ko.
Aaron mi fa fare una giravolta e mi fa scontrare contro il suo petto.
<<Sof>> sento David che mi chiama.
<<È qui con me, puoi stare tranquillo>> risponde Aaron al posto mio.
<<Aaron, ti spacco la faccia anche al buio.>> Tuona David avvicinandosi a noi.
Improvvisamente ritorna la luce, e mi ritrovo David a pochi centimetri da noi.
Aaron mi tiene ancora stretta a lui in una posizione che sembra piuttosto compromettente.
<<Aaron, lasciami andare>> mormoro guardando David che mi sta letteralmente fulminando.
<<Me lo chiedi solo perché c'è lui?>> Solleva l'angolo della bocca verso l'alto e alza le mani in aria.
<<Ci vediamo giù>> mi fa l'occhiolino e sparisce.
David mi guarda con le braccia incrociate al petto.
<<Non è come pensi>> non so perchè mi sto giustificando con lui.
<<No, ma continua pure. Scopati tutta la mia cazzo di squadra dato che ci sei!>> Mi sbraita contro.
<<Ti ho detto che non è successo niente!>>
<<Fai il cazzo che ti pare!>> Si volta si spalle e se ne va.
Ma porca miseria, vedi se devo pure corrergli dietro.
Lo seguo giù per provare a parlargli, non voglio che pensi che ci sia qualcosa tra me e Aaron.
<<Martinez, ti cercavo>> Lily, una delle cheerleader, si ferma sull'ultimo gradino davanti a David.
<<Vieni a giocare con noi?>> Fa la smorfiosa in modo così sfacciato da farmi venire il voltastomaco, avvolge le mano intorno al suo avambraccio e lo trascina con lei.
Sto ribollendo dalla rabbia.
<<Rodriguez, come te la passi?>> Michael mi mette una mano sulla spalla e mi stampa un bacio sulla guancia.
<<Sei ubriaco, Benedict?>> Sollevo il mento sulla sua sagoma.
<<Dopo quello che ho visto prima, non ho avuto scelta>> biascica con uno sguardo malinconico, ma non capisco a cosa si riferisca.
<<Cosa è successo?>>
<<Tu proprio non ci arrivi, sei così presa da lui che non ti rendi conto di cosa succede intorno a te.>> Mi lascia andare e scuote la testa.
Ho capito, si riferisce alla nostra scenata di prima.
<<Ma abbiamo solo litigato...>> Mormoro.
<<No, c'è ben altro sotto. Il fatto che tu non te ne renda conto, peggiora solo le cose>> butta giù un altro sorso del liquido rossastro che sta bevendo.
<<Me ne dai un po'?>> Lui me la porge e lo butto giù tutto.
<<Cazzo, vacci piano>>
<<L'ho fatto per te, Benedict>> scoppiamo a ridere come due cretini.
<<Andiamo a giocare?>> Mi indica il gruppo riunito nel salone.
Micheal appoggia di nuovo il braccio sulle mie spalle e raggiungiamo i nostri compagni.
David è seduto a terra con i palmi rivolti all'indietro e le gambe allungate in avanti.
Piccolo particolare: sulle sua gambe è seduta Lily.
Caschetto rosso, culo da paura, occhi verdi, due grandi belle tette.
Insomma, non c'è paragone con me.
David solleva lo sguardo sul braccio di Michael che mi tiene stretta, poi si gira dall'altra parte.
<<Benedict, vieni a sederti qui?>> Un'altra delle mie compagne alza la mano per fargli segno di raggiungerla.
A quanto pare questi due sono molto gettonati.
<<Vai, Michael>> gli faccio segno con il capo e vado a sedermi accanto a Victor.
<<Ciao>> mi saluta senza guardarmi in faccia.
Devo scusarmi con lui per come mi sono comportata prima, ho esagerato.
<<Scusa, Vic.>> Gli dico all'orecchio, lui mi guarda con un velo di preoccupazione negli occhi.
<<Le accetto solo se mi dici cosa cazzo ti sta succedendo.>>
<<Dai, Vic>> sbuffo facendo svolazzare una ciocca in alto.
<<Stai mandando tutto a puttane, Sofia>> mi indica David che parla con Lily che si struscia tra le sue gambe.
<<Ma lo vedi come si comporta? Non gliene frega un cazzo di me.>>
<<Ma stai scherzando? Ci sta di merda, santo cielo>> alza troppo la voce attirando l'attenzione di Aaron che ci guarda incuriosito.
<<Povero che si consola scopando con ogni essere vivente>> bisbiglio tra i denti per evitare che Aaron ci senta.
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◇Blue Summer Dreams Parte II & III◇
RomanceLE STRADE DI DAVID E SOFIA SI SONO DIVISE, LUI SI TROVA A BARCELLONA, MENTRE LEI A MADRID. RIUSCIRANNO A RIAVVICINARSI DOPO CIO CHE È SUCCESSO TRA DI LORO? 《Sembriamo l'esatta raffigurazione della dannazione.》 《Dici che finiremo all'inferno per ques...
