~14 David~

822 42 19
                                        

<<Dobbiamo andare giù subito, muovetevi>>. Ci ordina Victor sollevando la testa dal cellulare.

<<Cosa succede?>> Gli domanda Diego.

<<Non ne ho idea. Ma a dirla tutta, ho paura di scoprirlo>>. Sbuffa  spalancando la porta della nostra camera, nel frattempo mi infilo al volo una maglietta nera a mezze maniche, prendo le sigarette e lo seguo fuori.
Nel corridoio incontriamo Michelle e Soleil che corrono verso di noi con il fiatone.
<<Dov'è Sofia?>> È la prima cosa che mi passa per la testa appena le vedo correre.
In realtà è l'unica che conta per me.
Michelle si porta una mano sul petto e respirare affannosamente, dato che non riesce a parlare, interviene Soleil. <<Mattias è qui>>. Sputa tutto d'un fiato con le mani sui fianchi.

<<Capisco che ci sta sul cazzo, ma perché siete in questo stato?>> Le domanda Victor aggrottando la fronte, come ogni volta che non trova un filo logico di un discorso.

<<Perché lui e Micheal se le stanno dando al piano di sotto.>> Mi spiega Soleil.
Non saprei davvero da che parte schierarmi, mi stanno entrambi sul cazzo. Forse, resterò a guardare.

<<So a cosa stai pensando, ma non possiamo permetterci altre risse, altrimenti sospendono la squadra. Il coach è stato chiaro.>> Mi ricorda Diego, sempre attento a tutti i particolari. Un po' come quando fu l'unico a leggere il contratto che firmammo in quel maledetto resort degli orrori.

<<Cazzo, lo avevo rimosso.>> Corriamo tutti al piano di sotto, dove al centro della stanza ci sono Michael e Mattias che si prendono a pugni. Michael ha il labbro spaccato, mentre Mattias ha un bel livido viola sulla guancia.
Incrocio le braccia al petto e li guardo divertito, fino a quando non vedo il viso di Sofia rigato dalle lacrime e il mascara colato.
Che cazzo succede?
<<Fammi vedere come infili di nuovo la lingua in bocca a mia sorella!>> Ringhia Mattias afferrando Michael per il collo della maglietta.
Ora mi incazzo.
<<Mattias, ti ho detto che è ubriaco!>> Si intromette Sofia passandosi una palmo sulla guancia.
David, calma.

<<Sei strafatto e vuoi portarla insieme a te, ti rendi conto che la metti continuamente in pericolo?>> Gli urla contro Michael, spintonandolo a sua volta.

<<Chi cazzo ti credi di essere per venire da me e dirmi cosa fare o non fare?>> Mattias ha lo sguardo completamente perso, cazzo.

<<Il suo ragazzo>> biascica Michael, ridotto una merda.
<<Ex, stronzo!>> gli urlo da lontano, richiamando tutte le attenzioni su di me, compresa quella di Sofia che solleva per un attimo il capo per incollare i suoi occhi nei miei, ma io distolgo subito lo sguardo.
Mi gira il cazzo che si siano baciati, ubriaco o no.

<<È arrivato anche il capitano...>> Mattias mi provoca di proposito, guardandomi dalla capo a piedi con un sorriso da psicopatico stampato sul viso.
Io sarò anche poco normale, ma questo qui è davvero fuori di testa.
<<Ti mancavo?>> Gli faccio l'occhiolino e sollevo l'angolo della bocca verso l'alto.
<<Quanto il dito nel culo durante l'esame della prostata>>. Ribatte pronto Psyco.

<<Questa è bella però>>. Mormora divertito Victor alle mie spalle, io mi giro e lo incenerisco.
<<Scusa>> aggiunge mostrandomi i palmi.

<<Fuori da qui>>. Gli indico la porta con un segno del capo.
<<Sof, andiamo>>. La prende per mano sotto lo sguardo torvo di Michael.
Il tono con cui si rivolge a Sofia, mi fa ribollire il sangue nelle vene.
<<Lasciala stare, non te lo ripeterò di nuovo>>. Scosto la schiena dalla ringhiera contro cui ero poggiato e mi avvicino a Mattias, infilandomi davanti a Michael.

<<David, ti prego>>. Mi dice Sofia con un sussurro, ma la ignoro deliberatamente.
Con lei faccio i conti dopo.
<<Lasciale la mano o ti giuro che ti spezzo il braccio>>. Ringhio in faccia a Mattias.

<<Lei viene con me, punto>>. Rimarca lui, mantenendo la mano intrecciata a quella di Sofia.
<<Mattias, vai fuori dalle cazzo>> interviene Michael mettendosi al mio fianco.

<<E lasciarla tra le vostre mani?>> Ci guarda entrambi con disprezzo.
<<Ma non ci penso proprio >> aggiunge.
David, respira.

<<Ragazzi, starò bene. Fatevi da parte>>. Le labbra di Sofia dicono una cosa, ma il suo sguardo sembra dire tutt'altro.
Anche Michael la guarda assottigliando gli occhi, nonostante sia piuttosto brillo, non è sfuggito neanche a lui il modo in cui ci guarda.

<<Sof, tu cosa vuoi fare?>> Le domando guardandola negli occhi.

<<Venire con me>>.
<<Non sto parlando con te>>. Gli dico con un tono basso e minaccioso.

<<Vado con lui>>. Risponde evitando come sempre di rispondermi come dovrebbe.
<<Ma non hai detto cosa vuoi fare.>> Enfatizzo il "vuoi fare" di proposito.

<<Hai bisogno di aiuto?>> Le dico con il labiale approfittando che Mattias stia discutendo con Michael.
<<È complicato>>. Muove appena le labbra, mentre io la guardo sbattendo gli occhi.
<<Resta qui, ti prego>>.
<<Non posso>> sussurra, prima di distogliere lo sguardo.
<<Andiamo, sorellina>>. Mattias intreccia la mano alla sua con una presa decisa, come se fosse un catenaccio, come se la tenesse incatenata a lui.
Perché?

<<Sono l'unico a farsi delle paranoie su quello lì?>> Michael li guarda uscire dalla porta, mentre con una mano si pulisce il sangue dal labbro inferiore.

<<No, non sei l'unico.>> Li guardo attraverso la vetrata serrando la mascella dal nervosismo, poi guardo lui.
<<Che cazzo vuoi?>>
<<Se la baci di nuovo, te la spacco io faccia>>.
<<Non è la tua ragazza, Martinez>>
<<Tu considerala mia, Benedict.>> Batto due volte la mano sulla sua spalla.
<<Contaci, coglione>>.

Infilo la mano nella tasca dei pantaloni della tuta grigi per prendere il pacchetto di sigarette e me ne metto una in bocca.
<<Io ti ho avvertito.>> Avvicino la mano per accenderla e dopo aver fatto un tiro, sprigiono una nuvola di fumo verso l'alto.
Ora ho altro a cui pensare.
"Non posso", mi ha detto.
Non può lasciarlo da solo?
Non può liberarsi di lui?
Non può, cosa?

<<Pronto?>> Squittisce al telefono la sorella maggiore.
<<Il tuo fratellino ha appena trascinato Sofia con lui, non mi sembrava tanto in sé. Più del solito intendo...>> Spalanco la porta ed esco fuori perché non si sente un cazzo qui dentro.

<<Ti avevo detto di non perderla di vista, pensavo di potermi fidare di te!>> Alza la voce di due toni, facendomi girare le palle.

<<La prossima volta le lego le mani dietro alla schiena e la rinchiudo in un sotterraneo che dici?>> Sbotto sedendomi in un angolo nascosto del nostro giardino.
<<Cosa mi nascondete?>> Aggiungo, e la sento sospirare profondamente.
<<Mattias è sempre stato complicato, quando è entrato a far parte della nostra fami...>>
La interrompo bruscamente.

<<Che cosa? Mi stai dicendo che lui non è davvero vostro fratello?>> Alzo la voce così tanto da farla trasalire.

<<No, i miei l'hanno adottato.>>
Mi sto sentendo male, giuro che mi sto sentendo fottutamente male.

◇Blue Summer Dreams Parte  II & III◇Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora