~Nate Anderson (From Broken Glass)~

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Rebecca Scott sarebbe capace di fare amicizia anche con uno che parla una lingua sconosciuta a tutti, lei anche in quel caso, riuscirebbe a comunicare.
La osservo mentre si porta una ciocca dietro l'orecchio e sorride cordialmente a Sofia.
Più la guardo, più me ne innamoro.
Questo primo anno di college, è stato un vero caos per noi.
Quando ci siamo rivisti quel giorno nel bel mezzo del corridoio, sembravamo due perfetti estranei. Non sapevamo più nulla l'uno dell'altro, ma morivamo dalla voglia di raccontarcelo. Di certo non avrei immaginato che saremmo andati a convivere. Inizialmente ero un po' titubante, perché siamo due teste calde, invece ne è valsa la pena. Siamo stati così lontani, che ogni giorno trascorso con lei, per me è oro. Anche quando rompe le scatole e vorrei lanciarla di sotto.

«Perché stai ridendo?» Mi chiede la rompiscatole, arricciando il naso.
«Pensavo a quando rompi le palle e vorrei lanciarti dal balcone.» Sputo il fumo verso l'alto e mi godo la sua espressione offesa.

«Brutto stronzo, sei tu quello insopportabile!» Mi prende a schiaffi la spalla, ma le blocco il polso e avvicino le labbra alle sue.
«Me lo dai un bacio, Scott?»
«Ma non ci penso proprio...» Si gira di lato e mette il broncio, facendomi ridere.
«Piccola, tu lo sai che impazzisco per questo broncio.» Le stringo le guance con una mano e le stampo a un bacio sulle labbra.
«L'hai rubato, non vale.» Si lamenta ad un soffio dal mio viso.
«E mi è pure piaciuto, pensa un po'...» Le faccio l'occhiolino e le strizzo il fianco.

«Raga, noi andiamo via. Il nostro comandante Soleil non è ancora soddisfatta del tour...» Sbuffa David facendo roteare un dito in aria per indicarmi la sua amica.
«Tranquillo, il nostro si chiama Grace...» La riccia ci ha già sfracassato le palle per quelle cazzo di fotografie.

«Ragazze, il mio numero ce l'avete Quando vi va, venite a trovarci in California.»Rebecca le saluta calorosamente, come se le conoscesse da vent'anni e non da due ore.

«Martinez, scommetto che noi non ci baceremo così...» Ridiamo guardando le ragazze.

«Credo proprio di no, Anderson.» Si infila la sigaretta in bocca e mi stringe la mano.
«È stato un piacere, California» aggiunge divertito.

«Anche per me, Madrid.»
Ci diamo il cinque e salutiamo i nostri rispettivi amici.

«Birba, andiamo?»
Sofia si illumina quando lo guarda e lui si illumina di riflesso.
Conosco quella sensazione.

«Piccola, torniamo in albergo?» Le bisbiglio all'orecchio.
«Siamo a Parigi e tu vuoi chiuderti in camera con me?»
«Piccola, tutto questo che mi circonda è bello solo perché ci sei tu. Se tu adesso sparissi, per me diventerebbe tutto insignificante.»
Rebecca si morde il labbro inferiore e mi sorride felice, prima di allacciarmi le braccia al collo.
«Ti amo follemente, Nate Anderson.» I suoi occhi azzurri luccicano incredibilmente.

«Prima o poi ti sposo, Rebecca Scott.» La prendo in braccio e lei intreccia le gambe sulla mia schiena.
«Sicuro di volerti rovinare la vita con me?»
«Sei l'unica vita che voglio vivere...»
Ti amerò per sempre, lo so.

Spazio autrice

Ho voluto fare questo piccolo regalo a tutti colori che mi seguono da Reb e Nate. Ho voluto farlo anche a me, considerato che non è un bel periodo e avevo bisogno di tornare da loro due. Loro sono casa per me, lo saranno sempre.

◇Blue Summer Dreams Parte  II & III◇Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora