~68 Sofia~

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Da quando ho subito l'ennesima violenza da parte di Mattias, ho paura anche di lavarmi.
Ogni volta che mi sfioro, sento la sua mano dentro di me e mi viene un conato di vomito. Sento ancora le sue mani sul mio seno. Lo sento ovunque.
Non ho avuto il coraggio di parlarne con David perché so che è molto scosso da quando mi ha vista lì. So bene cosa ha passato da piccolo e cosa ha significato per lui vedere quella scena. Da quella sera non mi ha mai sfiorata, mi ha abbracciata, mi ha dato qualche bacio casto sulle labbra, ma non mi ha più sfiorata neanche per sbaglio.
<<Birba, hai fame?>> David mi mette davanti alla faccia un pacco di biscotti al cioccolato.
<<No grazie, non ho molta fame. >> Guardo fuori dal finestrino dell'aereo privato firmato Benedict.
Chissà cosa si prova ad essere così ricchi.
E pensare che quando ho conosciuto Michael, non l'avrei mai detto che fosse un miliardario.

<<Non mangi quasi nulla da giorni...>>Mormora pensieroso.
<<Lo so, ma... >>
<<Ma?>> Mi giro di scatto.
<<Non vorrei essere indelicato, ma forse hai bisogno di parlare con qualcuno...>> Lo so a cosa allude, cazzo se lo so.
<<Non ho bisogno di parlare con un cazzo di nessuno!>>Alzo la voce senza neanche rendermene conto.
I nostri compagni di viaggio che fino a due secondi fa, stavano facendo un baccano terribile, si zittiscono all'istante.
<<Scusa, non volevo...>>Mi passo una mano sulla faccia, dispiaciuta per averlo trattato di merda.
Lui anziché mandarmi a cagare come avrebbe fatto in tempi normali, mi solleva il mento all'insù e mi guarda.
<<Mi hai sempre detto di non tenermi tutto dentro, ricordi?>>Annuisco debolmente.
<<Vuoi parlarne con me?>>Mi chiede dolcemente ad un soffio dalle mie labbra.
Deglutisco più volte per spingere giù le lacrime che cercano di uscire fuori.
<<Non ne voglio parlare...>> Sul suo viso si dipinge una smorfia di delusione, anche se cerca di nasconderla.
Scusa, David.

<<Sappi che quando vorrai parlarne, in qualsiasi momento, io ti ascolterò. >> Mi bacia sulla fronte e mi lascia andare il viso. Noto che allunga la mano in direzione della mia pancia, ma poi pare ripensarci e la sposta.
<<David>>
<<Mmh?>>
<<È anche tuo figlio, non devi chiedermi il permesso per questo.>> Intreccio la mano alla sua e la porto sulla mia pancia.
La sua mano emana un calore che mi trasmette sempre la sensazione di sentirmi al sicuro, che è proprio ciò che mi serve in questo periodo.
<<Ti chiederò sempre il permesso, Sof.>> I suoi occhi azzurri sono un miscuglio di emozioni contrastanti.

<<Guardate lì>>Michelle batte le mani contro il finestrino come una bambina di cinque anni.
Non c'è che dire, ha un entusiasmo contagioso.
<<Ma che bellooo>>Esclama Soleil saltando sulle gambe Diego che sta dormendo.
Povero ragazzo che la sopporta, prima o poi gli dedicheremo una statua.
<<Parigi è stupenda vista dall'alto. >>Esclama mia sorella senza scomporsi come al solito, ma le brillano gli occhi.
<<A te non piace?>>La voce di David mi riscuote dai pensieri.
<<Preferisco vederla da vicino.>>
Lui si sporge verso di me e guarda fuori.
<<Sì, effettivamente da qui non si vede un cazzo.>> Esclama quasi annoiato ritornando al suo posto.
So che mi sta assecondando per non farmi pesare il mio cattivo umore.

<<Ragazzi, allacciate le cinture.>>
Ci ordina l'hostess passandoci accanto.
<<Smettila di guardarle il culo.>>Soleil inveisce contro Diego.

<<Sol, mi sono appena svegliato e sono mezzo rincoglionito. Non sto guardando il culo di un cazzo di nessuno>>Sbuffo l'altro.

<<Certo come no, l'avete guardato tutti>>
<<Ehi, non mettermi in mezzo>> La ammonisce David girando mezzo busto all'indietro.

<<Taci, Martinez. Nessuno vi crede con queste facce che avete.>>
<<Sol, guarda lì>>David le indica con il dito il finestrino e lei si gira subito per guardare.
<<Cosa?>>
<<La vastità del cazzo che me ne frega delle cose che dici.>>Esclama David allargando un braccio.
Io e Diego per poco non sputiamo un polmone per trattenere le risate dinanzi dall'espressione di Soleil.

<<Ma brutto stronzo!>>Si slaccia la cintura e si  lancia tra i sedili per prendere a schiaffi David che ride di gusto con le mani sulla pancia.
Quanto è bello vederlo ridere in questo modo

<<Scusa, ma non riesco a smettere di ridere.>>Giuro che mi fa male la pancia, non ce la faccio più a ridere.
Non ridevo da così tanto tempo che avevo dimenticato la sensazione di sentirsi così liberi.
David lascia perdere Soleil che ha iniziato a litigare di nuovo con Diego e guarda me.
<<Che hai?>>
<<Non posso guardare la mia ragazza?>> Stringe tra i denti il piercing sulla lingua e continua a guardarmi intensamente.

<<Oh, qualcuno sta arrossendo.>>Mi pizzica la guancia e mi bacia sulle labbra. 
<<Mi togli il fiato quando ridi così.>> Aggiunge guardandomi le labbra.
E il mio cuore impazzisce.

◇Blue Summer Dreams Parte  II & III◇Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora