10 ore prima.
«Lasciatelo stare, altrimenti vi spacco la faccia!» Urla qualcuno alle mie spalle, mi volto e riconosco il ragazzino con la faccia sempre incazzata, quasi come la mia, che frequenta la mia scuola.
«Ce la faccio, non mi serve il tuo aiuto». mi Nel frattempo, mi becco un altro pugno in faccia da uno di questi stronzi.
«Secondo me ne hai bisogno». Ride da lontano con le braccia incrociate al petto. «Mi avete sentito o devo passare alle maniere forti?» Urla di nuovo, ma loro lo ignorano.
Lui cambia repentinamente espressione, prende un ramo da terra e colpisce la schiena di uno di loro che finisce a terra privo di sensi.
«Se non volete fare la stessa fine, toglietevi dalle palle». Intima agli altri due che scappano terrorizzati.
«Tu sei David Martinez, il nuovo arrivato?» Mi allunga una mano per aiutarmi a sollevarmi da terra.
«Sì, in persona». Gli mostro un sorriso smagliante, tremendamente finto.
«A questo punto dovresti chiedermi il mio nome».
«Parli così tanto che mi aspettavo lo dicessi tu». Esclamo sarcastico, in realtà so che è uno di poche parole come me.
«Capisco perché te le stavano dando...» ride e mi allunga la mano.
«Piacere, Diego.»
Guardo la mano in maniera titubante, come sempre. Non mi fido molto delle persone, in realtà non mi fido di nessuno da quando i miei sono stati massacrati. Ho anche iniziato ad allenarmi per potreggermi, infatti oggi ho provocato quei ragazzini proprio per capire dove devo migliorare. Tanto, devo migliorare tanto.
«Ti devo un favore, non mi piace essere in debito.» Gli stringo la mano.
«Sono sempre nei guai, penso proprio che non dovrai aspettare tanto per restituirmi il favore.» La sua risata è così genuina che mi coinvolge al punto farmi ridere insieme a lui. Cosa insolita, perché io non rido mai.
Ma lui mi ispira fiducia.
Da quel giorno, non ci siamo mai più separati. Senza accorgermene, avevo trovato il “migliore amico” .
Uno di quelli che darebbero la vita per te. Me lo diceva sempre che sarebbe morto per me.
E alla fine, lui l'ha fatto davvero.
Verso le tre del mattino, decido di mettermi a letto per provare a chiudere gli occhi, ho un mal di testa davvero allucinante. Bacio la guancia di Sofia e adagio una mano sul suo pancione, l'unica cosa che mi trasmette gioia in questo momento.
«Martinez, sveglia»
«Diego?»
«No, sono Babbo Natale» ridacchia per un attimo.
«Ti credevo morto, cazzo mi hai fatto proprio uno scherzo di merda stavolta»
«Sono morto, infatti» Solleva gli occhi al cielo. «Devo chiederti una cosa.» aggiunge.
«Qualsiasi cosa.»
«Soleil ha bisogno di voi, non lasciatela sola. Le devi dire che la amo anche da qui, la amerò per l'eternità. Lei un giorno si innamorerà di nuovo, l'ho visto. Da qui è una figata, possiamo vedere il futuro. Dille che non deve sentirsi in colpa, perché io voglio che lei sia felice e so quanto mi ama.»
«E non sei geloso?»
«Certo che sono geloso di quel bastardo che me la porterà via, mica quando muori diventi un angelo.»
«Mi meraviglio come tu non gli abbia ancora dato fuoco» ridiamo insieme.
«Ci ho pensato ad essere onesti, ma lui la amerà davvero. Quindi non posso chiedere di meglio per lei.»
«Diego...»
Mi interrompe e mi mette una mano sulla spalla.
«Mi manchi anche tu.»
«Ti voglio bene, scusa se non te l'ho mai detto.»
«Ma me l'hai dimostrato in ogni modo, questo è ciò che conta per me. »
Allarga le abbraccia e io lo stringo forte a me, perché non voglio che vada via.
Non voglio lasciarlo andare.
Quando mi sono svegliato qualche ora fa, avevo il viso rigato dalle lacrime. Era solo un sogno, ma è stato stupendo abbracciarlo ancora una volta.
Guardo il mio riflesso allo specchio e sorrido per un attimo, pensando a cosa direbbe lui.
“Smanicato e tuta per venire al mio funerale? Ma che cazzo di grezzo, Martinez”
«Amore, non indossi l'abito elegante?»
«Non mi va» scuoto le spalle.
«Sei bello anche così, lo sai» Si solleva sulle punte dei piedi per baciarmi la guancia. «E poi sono sicura che lui avrebbe gradito la tua scelta.» Mi sorride teneramente.
«L'ho scelto proprio per questo.» In fondo avrebbe apprezzato, indossava pantaloncini e canotte ogni giorno.
Dio quanto mi fa male pensare che non lo vedrò più accanto a me a farmi da spalla, a dirmi la parola giusta, a prendermi in giro.
Come mi manchi, fratello.
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◇Blue Summer Dreams Parte II & III◇
RomanceLE STRADE DI DAVID E SOFIA SI SONO DIVISE, LUI SI TROVA A BARCELLONA, MENTRE LEI A MADRID. RIUSCIRANNO A RIAVVICINARSI DOPO CIO CHE È SUCCESSO TRA DI LORO? 《Sembriamo l'esatta raffigurazione della dannazione.》 《Dici che finiremo all'inferno per ques...
