Oggi è il mio primo giorno di lezioni, so che non è del tutto corretto dire così, ma per me è come se lo fosse considerato che tra i regali che mi ha fatto la mia cara memoria ci sono anche le dannate lezioni di letteratura.
Devo recuperare due mesi di lezioni, una cosetta da niente.
Mi siedo in terza fila, appoggio la borsa accanto ai miei piedi e tiro fuori il mio quadernone dove ci sono gli appunti sulla Divina Commedia, mentre lo sfoglio svogliatamente, noto che nella parte interna della copertina spunta una scritta in grassetto di cui non ricordavo minimamente l'esistenza: Se all'inferno ci finiamo insieme, che io sia dannato per l'eternità.
La leggo più volte, mi sforzo di ricordare, ma niente. Io non ricordo chi mi abbia scritto questa frase, non è la mia calligrafia, ma non è neanche quella di Soleil.
Se non ricordo chi l'ha scritta, perché il mio cuore sta battendo così forte come se fosse emozionato di leggere queste parole?
<<Bella frase...>> David mi fa l'occhiolino e si siede accanto a me, io lo guardo confusa.
<<Cosa ci fai tu qui?>> Lui solleva un sopracciglio mentre continua a masticare la gomma.
Io che litigo a lezione con David perché mastica rumorosamente la gomma.
Chiudo gli occhi e mi porto una mano alla tempia come ogni volta, David mi guarda allarmato e si sporge verso di me allungando una mano, che ritira subito dopo.
<<Sof, stai bene?>> Mi chiede preoccupato.
<<Sì, ho questi momenti in cui mi sembra di...>>
<<... niente, lascia stare.>> Sventolo una mano in aria.
<<Ti sembra cosa?>> Mi chiede fin troppo interessato.
<<Abbiamo mai litigato a lezione perché tu masticavi rumorosamente una gomma?>> Lui si blocca spalancando la bocca e sbattendo gli occhi più volte, sembra quasi sorpreso.
<<David?>> Lui pare rifletterci un bel po' prima di rispondermi.
<<Non mi ricordo, ma non lo escluderei, sai che mi diverto a infastidirti.>> Fa scoppiare di proposito a pochi centimetri dal mio viso una bolla, io sbuffo e lo spingo via.
<<Martinez e Rodriguez, non ho intenzione di ascoltare di nuovo i vostri litigi, un'altra parola e vi spedisco fuori.>> Il professore batte più volte la mano sulla sua scrivania per richiamare la nostra attenzione.
<<Felice di rivederla, Sofia.>> Aggiunge facendo un finto inchino.
Quindi abbiamo davvero litigato, non è frutto della mia immaginazione.
Tutti i miei ricordi sembrano essere sempre e solo collegato a David.
È lui la chiave per la mia memoria?
Terminata la lezione, metto velocemente le cose in borsa, mi alzo e stringo il polso di David per tirarlo su.
<<Cosa diavolo ti prende?>> Mi chiede accigliato guardando le mie dita avvolte intorno al suo polso.
<<Devi venire con me, devi aiutarmi.>> Gli dico battendo un piede a terra.
<<Sof, ho da fare.>> Infila il libro nel suo zaino nero e richiude velocemente la zip.
<<Dimmi qualcosa che è successo in questo mese, aiutami a ricordare...>> Gli chiedo con un tono di supplica, lui incolla i suoi occhi azzurri nei miei e lo sento sospirare.
<<Perché lo vuoi sapere proprio da me, anziché chiederlo a Sol, Victor o al tuo ragazzo?>> Mi domanda sedendosi di nuovo, io abbasso il capo e mi torturo un' unghia.
<<Perché in tutti i miei flashback ci sei sempre e solo tu...>> Sussurro, lui solleva lo sguardo su di me senza alzare il capo e noto una scintilla malinconica attraversargli l'azzurro dei suoi occhi per un attimo.
<<Forse i tuoi ricordi sono confusi...>> Non gli credo, non so perché, ma non gli credo.
<<Quindi tra me e te in questi due mesi non è successo niente di niente?>> Fatico a crederci conoscendo i nostri caratteracci.
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◇Blue Summer Dreams Parte II & III◇
Любовные романыLE STRADE DI DAVID E SOFIA SI SONO DIVISE, LUI SI TROVA A BARCELLONA, MENTRE LEI A MADRID. RIUSCIRANNO A RIAVVICINARSI DOPO CIO CHE È SUCCESSO TRA DI LORO? 《Sembriamo l'esatta raffigurazione della dannazione.》 《Dici che finiremo all'inferno per ques...
