~46 David~

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Sono incinta.
Sono incinta.
Sono incinta.
La mia mente riformulava di continuo questa frase, mentre lei mi guardava in attesa che le dicessi qualcosa.
Ma dalla mia bocca non è uscita una sola sillaba.
Non sono riuscito a dirle niente.
Lo so cosa ha pensato, cosa tutti hanno pensato, e cioè che io sia uno stronzo.
Sì forse lo sono, anzi lo sono stato, ma non più  e non con lei.   
<<Ragazze, per caso qualcuna di voi stava aspettando uno "stronzo biondo"?>>
Questo é il benvenuto che mi riserva la mia ragazza, faccio un bel respiro profondo e mi preparo al peggio, in fondo me lo merito.
Soleil infila la testa tra Sofia e la porta, mi guarda nauseata da capo a piedi e scuote la testa.
<<Non mi pare...>> Gira il busto all'indietro e chiama l'altra, io le guardo con una mano sulla fronte.

<<Michelle, aspettavi uno stronzo per caso?>> Le urla, e così, compare anche la rossa.

<<Naaah... odio gli stronzi.>> Mi guardano entrambe con le braccia incrociate  al petto, mentre Sofia resta con gli occhi fissi su di me.
<<Se avete finito, vorrei parlare con la mia ragazza...>>
Dal modo in cui mi guardano, forse ho detto qualcosa di sbagliato.
L'ho detto?

<<E chi sarebbe la tua ragazza? Io non vedo nessuno oltre noi tre...>> Sofia finge di girarsi a destra e a sinistra.
<< Che sciocca che sono, avevo pensato che l'avessi lasciata...>> Squittisce l'avvocato dalla chioma rossa.
<< Siamo in due allora...>>
David ignorale, sono le ragazze dei tuoi migliori amici.

<<Possiamo parlare un attimo...>> Guardo le iene al suo fianco. << Da soli.>> Preciso nella speranza che si tolgano dal cazzo.                         

<<Ma io non ho nulla da dirti, David.>>

<<Sof, non me lo aspettavo. So che ho reagito male, ma...>> Assottiglia gli occhi e mi spintona, facendomi indietreggiare al centro del corridoio.
<<David tu non hai proprio reagito, tu non hai detto un cazzo di niente...tu non...>>
<<Ho paura, okay?>> Le urlo contro, e lei mi guarda sbattendo gli occhi.
<<E non per quello che tu pensi, anzi, che tutte voi pensate...>> Michelle e Soleil abbassano la testa.
<<Ho paura perché stasera hanno tentato di ucciderti e non so come cazzo proteggerti. Ma più di tutto, ho più paura di non essere all'altezza... tu mi conosci, io sono un disastro. Fatico ad esprimere i miei sentimeti, fatico a fare la cosa giusta come ho fatto prima. Neanche ricordo come fosse mio padre, ricordo solo che mi voleva bene, nient' altro...>> Prendo una pausa perché sono senza fiato.
<<So solo che sono fottutamente innamorato di te e che io ci sarò, ti giuro che io ci sarò. E non perché mi senta in dovere di farlo, ma perché io voglio esserci.>>

<<Non voglio che tu stia con me per questo, non voglio che la nostra relazione sia...>> Mi avvicino a lei e le metto due dita sulle labbra perché sta dicendo un mucchio di cazzate.

<< Non é così, so che adesso non mi credi, ma non é così. Torna con me...>>
<< L'hai fatto troppe volte, non sono più disposta a soffire...>> Tira su con il naso, Michelle la guarda con tenerezza, mentre Soleil le accarezza la schiena.

<<E poi ho deciso di non tenerlo...>> Tuona, e sento il mio cuore spezzarsi.
<< Cosa?>> Le domando incredulo.

<< Io e te siamo un casino, tu sparisci ogni volta che ti gira male. Come pretendi che io lo tenga?>> Leggo nei suoi occhi un dolore che non le ho mai visto prima.

<<Se non vuoi tenerlo, non ti obbligherò, ma non prendere questa scelta perchè pensi che io possa sparire perchè non é così.>> Cazzo, non farei mai una cosa del genere.

Lei mi guarda con un' espressione dura, fredda e distaccata.
<< Vai a dormire, domani hai la finale.>> Le ragazze rientrano, lei fa due passi dentro, ma stringo la sua maglietta per fermarla.

<<Le pensi davvero quelle cose su di me? Pensi davvero che io sia in grado di abbandonarti?>> Voglio sapere se ha davvero questa scarsa considerazione di me.

<<Non so più cosa aspettarmi da te.>> Guarda la mia mano che tiene ferma la sua maglietta sollevandola sul fianco.
<<Davvero non vuoi tenerlo?>>

<<Non ne sei felice?>>
<<No.>>
Rispondo di getto, cogliendo di sorpresa sia lei che me.

<<Credevo ne fossi sollevato...>>

<<Se lo avessi detto quando ero nel panico un'ora fa, forse lo sarei stato, stupidamente. Ma adesso che ti ho vista, ho capito che non é questo ciò che voglio.>>

<<E cosa vuoi?>> Mi domanda quasi timidamente, un po' impacciata.

<<Non so cosa voglio, so solo che in questo momento sono felice come non lo ero mai stato prima. Quello che sto provando non so spiegartelo con le parole...>> Appoggio il palmo sul suo ventre ricoperto dal tessuto grigio della maglietta che indossa, la mia. E il cuore inizia a battere in maniera incontrollata.

<<So solo che l'idea che tu abbia qui dentro qualcosa di nostro, mi rende fottutamente felice. Sono terrorizzato, non posso negarlo. Ma sono anche felice, capisci?>> Per la prima volta il suo sguardo si addolcisce e compare un sorriso sul suo viso che la illumina, un po' come la luna piena in una notte buia.

<<Ti capisco, perché é quello che sto provando anche io...>> Mi confessa quello che credevo, anzi che speravo.
<<Prima di decidere, mi prometti che penserai a ciò che ti ho detto?>>
<< David...>>
<< Promettimelo, Sof>> Lei annuisce debolmente con il capo, io le sollevo il mento e premo le labbra sulle sue.
<<Sappi che se sceglierai di tenerlo, io ci sarò.>>

◇Blue Summer Dreams Parte  II & III◇Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora