~27 Soleil~

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Michelle inizia a piangere a dirotto quando la porta si chiude alle sue spalle. Non sapevo che Victor fosse stato la sua prima volta, credevo che una ragazza come lei avesse molta più esperienza, ma mi sbagliavo.
La ciccina era vergine.
<<Vieni qui, tesoro>> corro ad abbracciare Michelle che è scossa dai singhiozzi.
<<Non avrei dovuto dirglielo>> Mi dice tra le lacrime.
<<Invece hai fatti benissimo a farlo,  doveva sapere cosa ha significato per te stare con lui.>>
Quel coglione di Victor lo prenderei a calci nelle palle.
<<Non volevo passare per la ragazzina ingenua, non volevo che lui si sentisse obbligato  a stare con me perché  ero vergine. Lo capisci?>>
<<Mi dispiace tanto>> la accarezzo la nuca, mentre lei piange sulla mia spalla.
Questo viaggio è un disastro.
<<Ehi raga...>> Sentiamo la voce rauca di Sofia e ci voltiamo a guardarla.
È seduta al centro del letto con i capelli arruffati e gli occhi assonnati.
<<Cosa succede?>> Aggiunge guardandoci.

<<Sei lucida per ascoltarmi?>> Le chiede Michelle indicando la merda che si è fumata.

<<Più o meno...>>  Risponde con una faccia anemica.
<<Sof, devi smetterla con questa merda. Te la lancio dalla finestra!>> Lascio andare Michelle e mi avvicino al suo letto.

<<È stata una brutta giornata, lo stronzo biondo mi ha distrutta>> cade con la schiena contro il materasso, prende il cuscino e se lo porta sulla faccia.
Io guardo Michelle che si asciuga gli occhi e viene a sedersi sul letto accanto a me.

<<Vuoi parlarne con noi?>> Lei scuote da testa, come fa da circa tre settimane.

<<Dimmi solo se sei davvero andata a letto con Mattias, voglio sapere solo questo.>> Sofia sospira contro il cuscino e annuisce con il capo.

<<Quando è successo?>> Le domanda Michelle guardando me che sospiro preoccupata.
<<Non gli ho detto la verità>> mormora.

<<Quando è successo, Sof>> le chiedo appoggiando una mano sulla sua spalla.

<<Non è facile per me, non...>> Il respiro di Sofia si fa improvvisamente più affannoso, inizia a tremare come una bambina  e scoppia in lacrime.
<<Sofia...>> Esclamiamo preoccupate  appoggiando le mani sulla sua schiena, lei si alza con uno sguardo terrorizzato facendo scivolare le nostre mani dalla sua schiena.

<<Mi manca l'aria, vi giuro che non respiro>> Sofia si porta una mano alla gola, noi ci guardiamo senza sapere come aiutarla.
Ha un attacco di panico.
<<Aprite le finestre vi prego>> Sofia inizia ad agitarsi sempre di più, Michelle salta giù dal letto e le spalanca.
Ma non serve a nulla, guardo Sofia e sembra che le siano stati strappati i polmoni per respirare.
Poi mi ricordo di una cosa e prego Dio che funzioni.
<<Chiamami David>> dico con il labiale a Michelle che sbarra gli occhi senza accennare a muoversi.

<<Corri, Michelle >> le ordino, lei annuisce e scappa fuori.
Sofia continua a portarsi la mano alla gola, boccheggia quasi.
Io sono completamente nel panico, non so come aiutarla.
Per grazia divina la porta della nostra camera si spalanca ed entra David, è a petto nudo e indossa solo i pantaloncini da basket.
<<Ha un attacco di panico?>> Mi domanda sottovoce, guardando Sofia che è completamente nel panico.

<<So che tu riesci ad aiutarla quando succede>> Appoggio la mano sul suo braccio.

<<Non so se ne sono ancora capace>> risponde guardando Sofia che ha le mani in faccia.
<<Sì che ne sei capace>> ribatto sicura.
Deve funzionare.
Lui si avvicina al letto di Sofia, si siede alla sua destra e appoggia le mani sui suoi polsi.
<<Sof, sono David>>
<<Che ci fai qui...>> Mormora lei tra le lacrime, mantenendo ferme le mani sugli occhi.
<<Passavo di qui...>> Le dice lui con una mezza risata, ma Sofia continua a respirare affannosamente, il suo petto sale e scende di continuo.
<<Adesso devi ascoltarmi >> le dice dolcemente David, spostandole delicatamente le mani dal viso, lei lo guarda con gli occhi colmi di lacrime.
<<Respira con me>>
<<Non ci riesco>> Sussurra lei.
<<Lo dici sempre, ma ci riesci ogni volta.>> David appoggia i palmi sulle sue guance, le accarezza gli zigomi e avvicina il viso al suo.
Il modo in cui la guarda mi lascia senza fiato.
Io e Michelle ci guardiamo di sottecchi, penso sia chiaro ad entrambe tranne che a loro.
Sofia inizia a respirare insieme a lui, i suoi respiri iniziano piano piano a regolarizzarsi.
<<Hai visto che ce la fai?>> Le dice lui.
<<Continua così >> le ripete continuando a guardarla negli occhi fino a quando Sofia non si rilassa del tutto.
<< È passato.>> Sussurra Sofia.

<<Sei sicura di stare bene?>> Le domanda premuroso come non mai, lei annuisce debolmente.
<<Vuoi che resti qui con te?>> Sofia scuote la testa in segno di diniego.
<<Tranquillo, vai pure.>>
<<Okay>> David la guarda un'ultima volta e si alza per uscire,  ma decido di seguirlo fuori con una scusa.
<<David, aspetta >> lo chiamo quando è già di spalle, lui si volta e torna indietro.

<<Sofia sta molto male, lei ci nasconde qualcosa, quando ho provato a farla parlare ha avuto l'attacco di panico a cui hai appena assistito.>> Lui mi guarda pensieroso e appoggia la schiena alla parete.

<<Sol, lo sai come sono le cose tra di noi.>> Reclina la nuca contro il muro e sospira.

<<Lo so, lo so. Ma sono sicura che c'è una ragione sotto se ha fatto quello che...>> Lui si scurisce in volto.
<<Insomma...>>
<<Scopato, Sol. Il termine esatto è scopato!>> Si incazza di brutto.

<<Okay, sì...>> Sono in seria difficoltà.
<<E se lui l'avesse obbligata?>> Sputo tutto d'un fiato.
<<Definisci "obbligata", ma pensaci bene nel farlo, perché potrei rischiare di finire in galera per omicidio.>> Usa un tono così minaccioso da farmi rabbrividire.

<<Non ne ho la certezza di ciò che sia successo, perché Sofia si è chiusa in se stessa come mai prima d'ora.>>
<<Ma sono sicura di una cosa, lei tiene molto a te. Se ha accettato di perderti in questo modo, c'è qualcosa che non vuole che tu sappia.>>
<<Traduci, Sol>> sbotta spazientito.
<<Ti sta difendendo, David.>>
<<Me?>> Mi domanda confuso.
<<Sta evitando che tu ci finisca sul serio in carcere>>
David si porta le dita all'estremità del naso e sospira profondamente come a voler trattenere la rabbia.

<<E se invece ci fosse andata a letto per il semplice gusto di farlo? Ti è passato per la testa?>> Proprio non l'ha mandata giù.

<<Tutto può essere, ma sono sicura che non sia così >> ribatto.

<<Visto che siamo in  tema di confessioni, posso chiedere io una cosa a te?>> Mi domanda quasi imbarazzato.
David imbarazzato?

<<Non farò sesso con te, sappilo.>>
Lui sbarra gli occhi.
<<Ma che cazzo ti salta in mente, Diego mi sotterra vivo.>> Scuote la testa divertito e scoppio a ridere davanti alla sua reazione.
<<Scherzavo, spara>>
<<Prima abbiamo visto una cosa nel vostro bagno...>> Mi guarda e si ferma.
Cosa ha visto?
Gli assorbenti?
La crema rassodante che usiamo per il culo?
Quella per le smagliature che speriamo non vedano?

<<Puoi essere più preciso e magari restringere il campo?>>
<<Noi abbiamo...>> Inizia a  camminare avanti e indietro lungo in corridoio.

<<Inizi a spaventarmi>> gli dico seriamente, lui si guarda intorno e aspetta che passino alcuni compagni di squadra.

<<So che dovrebbe chiedertelo Diego e non io, ma sto andando giù di testa>> si passa una mano tra i capelli.

<<Santo cielo, parla>> mi sta mettendo ansia.
<<È il tuo il test di gravidanza che era in bagno?>>
<<Ah, ma parli di quello...>> Sorrido.
<<Certo che è il mio, avevo un ritardo e l'ho fatto per sicurezza,  ma è tutto okay.>> Lui mi guarda e sospira come se si fosse alleggerito di un peso.
<<Cristo che spavento>> mi dice allontanandosi.
<<Avverti il mio ragazzo di non scappare >> Gli urlo da lontano e lui alza due dita in aria.
Per tutte le Winx, questa è una catastrofe.


◇Blue Summer Dreams Parte  II & III◇Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora