24 ore prima.
Michael
Eva ormai si è trasferita da me. Inizialmente ero molto titubante, considerati i nostri caratteri.
Invece mi sono ricreduto, mi piace vivere con lei. Ovviamente, non mancano i litigi, ma li risolviamo con del gran sesso riparatore.
Eva a letto è micidiale.
Non credo di essere mai stato così attratto da nessuno come lo sono con lei. Ma il fatto è che non è solo pura attrazione fisica, lei mi attrae soprattutto mentalmente. Del resto è un avvocato, quindi ci sa fare con le parole.
Domani ci sarà l'evento annuale che mio padre e mio zio organizzano in in onore di Ethan Martinez, il padre di David. È pazzesco come suo figlio non ne abbia mai preso parte.
Io e David abbiamo deciso di invitare anche i nostri amici, considerato che l'evento sarà lungo e noioso. Ma soprattutto, io e Sofia abbiamo pensato che in una situazione così delicata, David avesse bisogno di avere vicino l'unica persona che riesce a calmarlo.
Diego.
Lui è l'unico che ha la capacità di farlo ragionare quando perde la testa, cosa che ci auguriamo non accada.
«Eva, non trovo il mio orologio. Ricordi dove l'ho messo?» Urlo da fuori alla porta del bagno.
«Sarà davanti ai tuoi occhi come sempre» Risponde la stronza da sotto la doccia.
Mi piego sulle ginocchia per cercarlo sotto il letto, magari è finito lì ieri notte quando Eva mi ha strappato la camicia, anziché sbottonarla.
La terza in una settimana, fortuna che sono ricco.
«Che ci fa una cartellina qui sotto...» Tiro fuori una cartellina blu che contiene un bel po' di documenti, nel metterla sul comodino, scivola un foglio sul pavimento, lo prendo in mano per infilarlo di nuovo dentro, ma resto pietrificato.
Felix Benedict.
«Non è come pensi, fammi spiegare»
Guardo Eva sulla soglia della porta e sbatto gli occhi più volte prima di riprendere a respirare.
«Tu stai indagando su mio padre e non hai mai pensato di dirmelo?»
Alzo la voce, agitando la cartellina in aria.«È per questo che ti sei avvicinata a me?» Le chiedo con un filo di voce.
Cazzo come ci sono rimasto di merda.
«È iniziata per questo motivo, lo ammetto. Ma poi...» Abbassa lo sguardo sul pavimento, pur restando impostata come al solito.
«Non ci credo che tutto questo sia stato solo un modo per estorcermi informazioni» Scuoto la testa per svegliarmi all'ennesima l'inculata che ricevo dalla famiglia Rodriguez.
«Non è così, te lo giuro...» Fa due passi in avanti, ma sollevo il capo per fulminarla.
«Io e te abbiamo chiuso.» Lancio la cartellina sul letto e mi avvicino a lei. «Stanotte non torno, così potrai dormirci tu qui. Ma ti voglio fuori dal cazzo entro due giorni.» Le passo vicino senza guardarla e me ne vado.
Che coglione, non ci posso credere di non essermi accorta che stesse fingendo. Come cazzo ho fatto a non capirlo in tutti questi mesi, ma soprattutto lei come ha fatto a mentirmi in questo modo.
Con Sofia ci sono rimasto di merda, ma me lo aspettavo. In fondo l' ho sempre saputo, ma non con lei.
Questa è stata una doccia fredda.
Victor
22 ore prima.
Da quando David e Sofia hanno lasciato i loro rispettivi alloggi, io e Diego abbiamo iniziato a dormire sempre più spesso con le nostre rispettive ragazze. Solitamente io dormo alla confraternita con la mia rossa, mentre lui resta ai dormitori. Il motivo della sua preferenza? La sua gelosia morbosa nei confronti di Soleil. Il fatto che prenda in giro David, ci fa ridere non poco.
Ma conoscendo il soggetto altamente suscettibile, lasciamo correre.
Cioè, io e Michael lasciamo correre. David no, lui prende per il culo ogni santo giorno.
Ultimamente il biondo è particolarmente sorridente, merito sicuramente di "sei millimetri" che tra un mese nascerà.
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◇Blue Summer Dreams Parte II & III◇
Любовные романыLE STRADE DI DAVID E SOFIA SI SONO DIVISE, LUI SI TROVA A BARCELLONA, MENTRE LEI A MADRID. RIUSCIRANNO A RIAVVICINARSI DOPO CIO CHE È SUCCESSO TRA DI LORO? 《Sembriamo l'esatta raffigurazione della dannazione.》 《Dici che finiremo all'inferno per ques...
