La prova più difficile della mia vita?
Ignorare Sofia Rodriguez.
Più mi ripeto che devo ignorarla, più me la ritrovo davanti anche quando devo pisciare.
Come se non fosse già complicato provare ad ignorarla.
Quando apro gli occhi la mattina, mi ritrovo tra le gambe una mazza al posto del cazzo perché il mio primo pensiero è lei. La mia mente ha deciso di punirmi così, mandandomi in loop l'immagine di Sofia sopra di me, mentre lo facevamo quella maledetta notte.
L'ultima notte insieme.
Ho provato a togliermela dalla testa in tutti i modi, ma ho perso questa partita venti a zero. Non è servito a niente portarmi a letto le più belle ragazze del campus, non è servito ad un cazzo di niente.
Mi sentivo inadeguato, in colpa e maledettamente annoiato.
Neanche una volta sono venuto, neanche una maledetta volta.
Come è finita?
Che ho mandato via le ragazze e mi sono fatto una sega in bagno pensando a lei.
Dio che cazzo di rabbia se penso a come mi ha ridotto quella stronza per averle concesso di avvicinarsi a me.
<<Finalmente vi siete tolti dal cazzo voi due...>> Aaron appoggia le mani sulla mia spalla e quella di Michael, e con la testa indica Sofia che trascina il borsone davanti a noi.
Michael gira il mento verso di lui e gli lancia uno sguardo volutamente snob.<<Come scusa?>>
Io provo ad ignorarlo e mi incammino.
Sto facendo progressi, no?<<Martinez, perché non mi dici quanto graffia quella gattina a letto?>> Lo sento dire alle mie spalle.
I progressi sono appena andati a puttane.
Mi fermo all'istante, lo raggiungo in due falcate e gli lancio il mio borsone sul petto con tanta di quella violenza da fallo indietreggiare di tre passi.
<<Chi cazzo hai chiamato gattina?>> Gli ringhio contro spintonandolo ancora, e sul suo viso compare un sorriso soddisfatto.<<Quindi non ti è indifferente come vuoi farmi credere...>> Aaron è uno a cui piace provocare, e con uno come me che non conta fino a due prima di reagire, sono cazzi.
<<Martinez, cazzo!>> Il coach si infila tra di noi e mi spintona con una mano.
Tutti i nostri compagni di squadra si fermano a guardarci, anche le cheerleader che erano quasi all'ingresso della villa, si voltano verso di noi.<<Coach, ma è sicuro che sia capace di fare il capitano? Non lo trova troppo...>> Aaron fa schioccare la lingua sul palato.
<<Sensibile...>> Solleva l'angolo della bocca verso l'alto e guarda Sofia che si è fermata a guardarci insieme alle altre.
Cazzo, non ci vedo più.
Scatto in avanti, ma Michael si intromette e mi blocca.
<<Stai calmo, cazzo.>> Mi dice tra i denti.
<<Aaron, basta!>> Urla il coach.
<<Ascoltatemi bene, perché non mi ripeterò senza che vi siano conseguenze per tutti voi.>> Il coach punta un dito contro tutta la squadra.
<<Non voglio una sola cazzo di rissa, altrimenti vi infilo in quel cazzo di pullman da cui siete appena usciti e vi rispedisco a Madrid. Non voglio vedere gente ubriaca e non voglio vedere gente strafatta. Sono stato chiaro?>>
<<Sì, coach>> dicono tutti in coro, tranne me che continuo a guardare minaccioso Aaron.
<<E non si scopa!>> Aggiunge.
Su quest'ultima pretesa, si solleva un bel po' di malcontento generale.<<Coach, farebbe prima a chiederci di entrare all' NBA.>> Urla qualcuno facendo ridere tutti, a parte il coach.
<<Ma l'ha vista la capo cheerleader, coach?>> Aaron mi provoca di nuovo, ma prima che reagisca e gli stacchi la testa dal collo, il coach mi mette una mano sul petto.
<<Vuole solo provocarti, non cedere.>> Mi dice sottovoce, mentre io lo guardo con le mani chiuse in pugno.
<<Aaron, un'altra cazzo di parola e ti giuro su Dio che non ti faccio mettere piede in campo.>>
<<Adesso andate tutti fuori dal cazzo>> il coach batte le mani e scioglie le file.
<<Tu, no.>> Mi blocca il braccio e mi obbliga a fermarmi.
<<David, cosa succede?>>
<<Niente>>
Lui sospira e socchiude gli occhi per mantenere la calma.
<<Tra due giorni giocherai una delle partite più importanti della tua vita, ho bisogno di sapere cosa cazzo ti passa per quella testa di merda che ti ritrovi.>> Mi guarda in faccia, ma non rispondo.
<<È per quella ragazza? La Rodriguez?>> Con il capo indica Sofia che cammina di spalle.
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◇Blue Summer Dreams Parte II & III◇
RomanceLE STRADE DI DAVID E SOFIA SI SONO DIVISE, LUI SI TROVA A BARCELLONA, MENTRE LEI A MADRID. RIUSCIRANNO A RIAVVICINARSI DOPO CIO CHE È SUCCESSO TRA DI LORO? 《Sembriamo l'esatta raffigurazione della dannazione.》 《Dici che finiremo all'inferno per ques...