◇Blue Summer Dreams Parte II & III◇

~26 Victor ~

Ho sempre avuto una vita sessuale piuttosto attiva, ma dal punto di vista sentimentale sono un disastro.
E la storia con Michelle ne è la prova concreta. Credevo che andasse tutto bene tra di noi, invece un bel giorno si è svegliata e mi ha lasciato. Non mi sono accorto di alcun cambiamento da parte sua prima della sua decisione, non c'è stato alcun litigio importante, non è successo niente di niente, eppure di punto in bianco mi ha lasciato senza darmi alcuna motivazione logica.
È da una settimana che cerco di capire cosa cazzo ho combinato per farla allontanare così.
Sono arrivato alla conclusione che forse si è semplicemente rotta di stare con me, ma non ha avuto il coraggio di dirmelo.
Se però scopro che ha un altro, combino un casino.
<<Trovatemi Michael!>> Tuona David spalancando la porta della nostra camera.
<<Eh?>> Esclamiamo io e Diego spalancando la bocca davanti a questa richiesta insolita.
Come se ci avesse sentiti, Michael bussa all'improvviso alla porta della nostra camera e la spalanca senza attendere che uno di noi lo inviti ad entrare.

<<Quella pazza del coach delle ragazze, vuole che tu chieda scusa a Sofia...>> Si gratta dietro alla testa e guarda David che solleva il capo per fulminarlo.

<<Io cosa dovrei fare?>> Sbraita David scuotendo la testa più volte, si toglie la canotta e la lancia sul pavimento.

<<Ha detto che Sofia non è più uscita dalla sua stanza e non può permettersi di continuare gli allenamenti senza la capo cheerleader...>> Michael abbassa la voce di un tono, consapevole della richiesta assurda e della reazione di David che non tarda ad arrivare.

<<Puoi anche dirle che non me ne frega un cazzo di niente!>> Sbraita allargando le braccia.

<<Posso sapere cosa è successo?>> Gli chiede Michael, ma David gira il mento verso la finestra e lui guarda me.
<<Diciamo che David ci è andato un po' pesante con le parole oggi...>> Gli bisbiglio mettendomi una mano davanti alla bocca, mentre David è girato di spalle.

<<Ti sento, best friend >> mormora sarcastico guardando fuori dalla finestra con lo sguardo assente.

<<A dimenticavo di dirti che anche Michelle non è piu ritornata ad allenarsi.>> Aggiunge Michael sollevando il mento nella mia direzione.

<<È nella sua stanza?>>
<<Che cazzo ne so.>>
<<Senti hai un po' di erba?>> Gli chiede David, tutti ci voltiamo a guardarlo spalancando la bocca.

<<Ma sei fuori di testa?>> Gli domanda Michael.
<<David, se ci fanno un controllo a sorpresa e ti trovano positivo, ci fanno fuori >> Gli ricorda Diego puntandogli un dito contro, David si strofina una mano in faccia e sbuffa.

<<Ho capito, passerò all'alcol. Rapido e indolore.>> Prende l'accappatoio e sparisce in bagno sbattendo forte la porta alle sue spalle.
Diego resta a guardare la porta con un'espressione contratta sul viso, poi si volta verso di noi assumendo la sua posa da generale dell' esercito.
<<Non perdiamolo di vista per nessuna ragione al mondo,  sono stato chiaro?>> Avvisa me e Michael che non possiamo fare altro che annuire.
Ma al momento ho altro a cui pensare.
<<Vado a cercare Michelle>> avverto entrambi ed esco.
Salgo le scale che portano al piano superiore, chiedo indicazioni ad una delle ragazze e busso alla porta della camera di Michelle.
Ad aprirmi non è lei, ma Sofia.
Ha gli occhi gonfi e colmi di lacrime, la faccia anemica, i capelli raccolti in una coda e il naso arrossato.
<<Lei non c'è>> tira su con il naso e prova a chiudere la porta, ma appoggio un palmo contro di essa per mantenerla aperta.

<<Ti va di parlarne con me?>>
<<Non ne ho la forza, Vic>> si passa il dorso della mano sulla punta del naso.
È ridotta uno straccio.
<<Posso entrare?>> Annuisce appena, si sposta di lato per farmi passare e si siede su uno dei tre letti.
Allunga una mano nella sua borsa, tira fuori una cartina e una bustina con dentro l' erba, e inizia a rollarla con una tranquillità disarmante.
Mi avvicino e gliela strappo da mano facendola sobbalzare.
<<Sof, ma sei impazzita?>>
<<Puoi farti i cazzi tuoi come hai fatto nell'ultimo mese? Grazie>> Si alza e se la riprende.