Chiudo la porta del bagno a chiave, appoggio le mani sul marmo che contorna il lavabo e mi guardo allo specchio.
Respira profondamente Sofia, cerca di non pensare alle sue dita tra...
Oddio.
Non riesco neanche a terminare ciò che stavo pensando, perché avverto una sensazione di calore nel basso ventre così forte da costringermi a stringere con forza il bordo di questo elegante marmo che al momento fa a cazzotti con lo stato in cui verte la sottoscritta.
Sono dannatamente eccitata.
Ho bisogno di riacquistare un mimino di sanità mentale, prima di ritornare a sedermi a tavola insieme al mio ragazzo e a quella merda di suo padre.
Ma qui il problema è un altro.
Il problema si chiama David Martinez.
Quello stronzo che mi ha abbandonata in un letto di ospedale senza neanche salutarmi, quello stronzo che è nato per scombussolare la vita di Sofia Rodriguez.
Perfetto, adesso parlo anche di me in terza persona.
Ma ritorniamo al problema.
Non avevo mai visto David indossare qualcosa di diverso dai suoi soliti smanicati.
Mica male anche quelli, mi ricorda una vocina fastidiosa.
Ma vederlo con il completo elegante, mi ha un attimo destabilizzata.
Senza contare che i miei ormoni sono stati infilati in un cazzo di shaker, quando l’ho visto con la camicia mezza sbottonata e le maniche arrotolate sugli avambracci.
Sono sicura che siano state quelle a destabilizzarmi, le maledette maniche arrotolate.
Le maniche arrotolate sugli avambracci dovrebbero entrare di diritto nei sexy shop, sono sicura che venderebbero più dei vibratori.
Sofia, sei fidanzata.
Giusto, io sono fidanzata.
E sono anche fidanzata con un gran pezzo di gnocco.
Quindi come diavolo mi viene di pensare a David in quel modo?
È stato il ricordo di oggi pomeriggio a mandarmi in confusione.
David ha detto che non l'abbiamo mai fatto, ma a me sembrava così reale.
Ciò che mi fa dubitare ulteriormente della mia sanità mentale è il fatto che lui mi abbia baciata mentre facevamo l'amore.
L'amore?David mi chiede di fare l'amore per l'ultima volta, io gli dico di sì.
David trema mentre lo facciamo, io lo abbraccio forte.
Io dico a David di non volerlo più vedere, lui mi bacia sulle labbra e poi sparisce.
Un mal di testa terribile mi colpisce alle tempie, stringo le mani sul lavabo per evitare di cadere e chiudo gli occhi a causa del forte dolore.
È passato.
Dio, ti ringrazio
Ho appena avuto la certezza che si tratta di un'invenzione della mia mente.
David Martinez conosce solo un modo di scopare e questo si chiama "sesso".Quando ritorno alla fantastica cena, noto che Michael e David hanno i gomiti poggiati sul tavolo e metà busto in avanti.
Meglio che li raggiunga.
Cerco di ignorare la tempesta emotiva e soprattutto ormonale che si è abbattuta su di me e torno da loro.
David ha tolto la giacca, ha di nuovo la camicia arrotolata sugli avambracci.
Maledetto.
Sembra quasi dimenticarsi di Michael quando solleva lo sguardo su di me e schiude appena le labbra.
Un'altra ondata di calore mi colpisce al basso ventre.
Dio, ma da quanto non scopo?
È possibile che riesca a ridurmi così solo con uno sguardo?
Sei fidanzata.
Le mutandine si sono appena inzuppate.
Stai con Micheal.
Si morde l'angolo del labbro inferiore e mi guarda spudoratamente nell'incavo dei miei seni, facendomi sentire dannatamente nuda.
Il tuo ragazzo è davanti a te.<<Sofia, tutto bene?>> Mi chiede David allungando un braccio sullo schienale della mia sedia, Michael gira metà busto per guardarmi mentre li raggiungo.
<<Sì, sto bene.>> Lo guardo assottigliando gli occhi.
<<Sembri un po'...>> Lascia correre lo sguardo su tutta la mia sagoma.
<<... sconvolta.>> Conclude avvicinando il calice di vino alle labbra.
Bastardo.Nel frattempo noto che i due adulti si sono allontanati per parlare tra di loro.
Bene.
Mi avvicino alle spalle di Michael, gli giro il mento verso di me e gli infilo la lingua in bocca guardando David dritto negli occhi.
L'espressione da schiaffi di poco fa, lascia il posto ad una leggermente più cupa.
<<Ciccia, cosa ti è successo in bagno?>> Mi domanda divertito Michael mentre mi appoggia una mano sul fondoschiena.
<<Che palle, mi chiamano di nuovo.>> Mi bacia sulla guancia e si allontana per rispondere, mentre io torno a sedermi accanto a David.
Michael da quando lavora nell'azienda di suo padre non ha un attimo di tregua.David appoggia il gomito sul tavolo e la guancia sul palmo della sua mano.
<<Che vuoi?>> Faccio segno con il dito al sommelier di versarmi altro vino.
<<In bagno non è andata come speravi ?>> Mi domanda con una faccia da schiaffi.
<<Puoi essere meno vago?>>
Mi strappa il calice da mano e preme le labbra sul segno rosso lasciato dal mio rossetto.
<<Vediamo se riesco ad essere un po' più preciso...>> Mi sposta una ciocca dietro l'orecchio per avvicinare le labbra al mio lobo.
<<... sei venuta quando ti sei masturbata pensando a me?>> Fa risalire di nuovo la mano tra le mie gambe.
<<Io non...>>
Infila due dita contro il tessuto delle mie mutandine.
<<Continua, ti ascolto...>> Sposta le mutandine di lato e spinge con forza le dita intorno al mio clitoride, io di riflesso spalanco le gambe e inizio ad ansimare.
<<Non ho fatto niente di tutto ciò...>> Ho il respiro corto e la pressione sanguigna ai livelli stellari.
<<Birba, birba...>> Mi sussurra roco all'orecchio, mentre continua a riempirmi e poi a svuotarmi con le sue dita esperte.
<<La prossima volta che ti azzardi a baciarlo in quel modo davanti a me, ti giuro che ti scopo davanti ai suoi cazzo di occhi fino a quando non vieni urlando il mio nome. Sono stato abbastanza chiaro?>>
Ringhia al mio orecchio continuando a farmi bagnare in modo osceno.<<Tu non puoi avere tali pretese, tu sei pazzo...>> Gli stringo il polso, ma lui non lo sposta.
<<E di chi cazzo è la colpa se sto impazzendo così?>> Mi domanda guardandomi negli occhi.
Non riesco a capirci niente.<<Io non capisco...>> Dico con un sussurro e il suo sguardo si ammorbidisce appena.
<<Non ti serve sapere altro, ricorda solo che ti ho avvertita.>>
Mi sfila lentamente le dita, facendomi avvertire una sensazione di vuoto appena la sua mano si allontana da me.
<<David, lui è il mio ragazzo>>
David gira lentamente il capo verso di me con un' espressione contratta.
<<Forse non sono stato sufficientemente chiaro, quindi sarò costretto a passare ad un esempio pratico, come al solito.>> Mi dice con un tono che non riesco ad interpretare.
Posa il bicchiere sul tavolo, infila la mano sotto la tovaglia e mi solleva il vestito fino all'inguine.
<<David, ma cosa stai facendo?>> Mi guardo intorno confusa, ma non riesco ad alzarmi per andarmene, sono come sotto ipnosi.
Non riesco ad allontanarmi, io resto qui seduta con le gambe spalancate, mentre lui mi infila un dito dentro e inizia a muovere l'indice intorno al mio clitoride provocandomi un ventaglio di emozioni che non riesco minimamente a gestire.
Sì, lui mi sta masturbando a casa del mio ragazzo.
<<Se tu hai voglia di scopare con me, sarò io a farti venire e nessun altro.>>
<<David, no...>> Stringo la tovaglia con entrambe le mani, pur cercando di non mostrare alcuna emozione sul viso quando aggiunge un altro dito, che sprofonda del tutto dentro di me mandandomi in estasi.<<È lui il mio ragazzo, non tu.>> Gli ricordo i ruoli, mi pare un attimo confuso, lui si avvicina al mio orecchio e spinge le dita più in profondità provocandomi decine di spasmi.
<<Lui cosa?>> Mi domanda alzando la voce di un tono continuando a muovere la sua mano esperta tra le mie gambe.
<<David, non posso farlo...>>
Dio, sto per venire e non riesco a fermarmi.
<<Rodriguez, pensi davvero che ti lasci andare da lui mentre sei ridotta così?
<<Dopo che io, ti ho ridotta così.>> Aggiunge.
Ogni sua maledetta parola mi eccita sempre di più.
<<Sei un bastardo.>> Ansimo spalancando la bocca.<<Sì, sono un maledetto bastardo che sta andando fuori di testa. Quindi tienilo a mente, quando deciderai di provocarmi la prossima volta.>>
Un fuoco divampa nel basso ventre, le dita di David continuano a scivolare dentro di me facendomi esplodere in un orgasmo che mi sconvolge al punto da costringere David a tossire rumorosamente appena compare la sagoma di Michael.
Io sto ansimando con la mano di David infilata tra le cosce mentre guardo il mio ragazzo negli occhi.<<Signore, gradisce il dessert?>> Domanda un cameriere a David.
<<No grazie, per oggi ho già fatto un bel carico di zuccheri.>>
Gli risponde facendomi l'occhiolino.
Ma che bastardo.
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◇Blue Summer Dreams Parte II & III◇
RomanceLE STRADE DI DAVID E SOFIA SI SONO DIVISE, LUI SI TROVA A BARCELLONA, MENTRE LEI A MADRID. RIUSCIRANNO A RIAVVICINARSI DOPO CIO CHE È SUCCESSO TRA DI LORO? 《Sembriamo l'esatta raffigurazione della dannazione.》 《Dici che finiremo all'inferno per ques...