Mi infilo nella metro al volo, spero di aver beccato quella giusta, sono leggermente di difficile interpretazione queste mappe che si trovano affisse sui muri delle metropolitane. Potrebbero sforzarsi di farle un tantino meglio, Dio mio.
Scendo alla fermata che dovrebbe essere quella di Madrid centro, almeno così è indicato.
Prima di iniziare il tour, decido di passare a fare un saluto a Michael, così da non disturbarlo durante il turno di lavoro.
<<Ciao, cerco Michael.>> Dico ad un tipo che fuma fuori al ristorante.
<<Lo chef è dentro>> mi spalanca la porta per farmi entrare e ritorna fuori a fumare.
Raggiungo la cucina e lo vedo già lì a lavoro, me tre gli altri non hanno ancora iniziato. La dedizione che ci mette è davvero tanta, deve piacergli molto.
Batto due colpi contro la porta spalancata della cucina per attirare la sua attenzione su di me.
<<Chef, si può?>>Lui solleva lo sguardo e mi guarda sorpreso.
<<Sofia, che bella sorpresa >> Lascia andare tutto e corre a baciarmi.
<<Volevo fare un giro per Madrid e ho pensato di passare a salutarti>> Gli lascio un bacio a stampo sulle labbra.
Mi libero della giacca, appoggio la borsa a terra e il cellulare sul tavolo.
Lo stesso cellulare che si illumina dopo appena due secondi, attirando l'attenzione di Michael.
<<Perché ti scrive?>> Cambia umore repentinamente.
<<Non... lo so>> provo a prenderlo, ma me lo strappa di mano.
<<Michael, ridammelo.>> Allungo la mano per prenderlo, ma solleva il braccio in alto.
<<No, adesso voglio leggere.>>
Cazzo.
Non so cosa ci sia scritto, ma dalla sua espressione capisco che ci sono guai in vista.
<<Avete dormito insieme?>> Mi urla contro lanciando il cellulare alle mie spalle, facendomi sussultare.
<<Dimmi come cazzo faccio a fidarmi di te se continui a nascondermi le cose>> mi stringe il polso con un po' troppa forza.
<<Michael, non è...>> Vengo interrotta dal rumore di uno schiaffo che riecheggia in tutta la cucina.
Michael mi guarda sbattendo gli occhi sospreso, e io mi porto una mano sulla guancia rigata dalle lacrime.
<<Scusa, io non...>> Provo a sfiorarmi la guancia, ma faccio due passi indietro.
<<Non toccarmi, Michael!>>
<<Ti prego, Sofia. Scusami, io sono...>>
La porta si spalanca ed entrano alcuni suoi colleghi e ne approfitto per correre via.
Tutto mi aspettavo tranne che succedesse questo, soprattutto che mi desse uno schiaffo.
Ci sono rimasta di merda.
Non ho neanche più voglia di girare per la città, voglio solo ritornare nella mia stanza.
Riprendo la metro e ritorno al college.
Appena arrivo, mi chiudo nella mia stanza a chiave e corro in bagno.
Cazzo, ho un bel segno sulla faccia.
Sono sempre stata piuttosto delicata ed ecco i risultati.
La porta della mia camera si spalanca ed entrano Soleil e Victor.
<<Ehi, che fine hai fatto?>> Mi domanda Victor da lontano, nel frattempo con un calcio richiudo la porta.
<<Ehm... arrivo >>
<<Cosa le prende?>> Domanda Soleil a Victor.
<<Che diavolo ne so.>> Mormora lui.
<<Sof, va tutto bene?>> Mi domanda lui, bussando più volte alla porta.
<<Sì, arrivo>> spalanco i cassetti in cerca del fondotinta coprente di Sol, me lo metto al volo sul viso ed esco subito fuori per non destare sospetti.
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◇Blue Summer Dreams Parte II & III◇
RomanceLE STRADE DI DAVID E SOFIA SI SONO DIVISE, LUI SI TROVA A BARCELLONA, MENTRE LEI A MADRID. RIUSCIRANNO A RIAVVICINARSI DOPO CIO CHE È SUCCESSO TRA DI LORO? 《Sembriamo l'esatta raffigurazione della dannazione.》 《Dici che finiremo all'inferno per ques...
