~29 David ~

895 40 11
                                        

Siamo impazziti, non ha alcun senso quello che stiamo facendo. Ne ho fatte di cazzate, ma adesso sto proprio esagerando.
Stiamo uscendo dalla sala di un cinema nel bel mezzo di un film, solo per sfidarci.
Io sono uno schizzato perso, ma questa qui è messa di gran lunga peggio di me.
La trascino con me stringendo la sua mano lungo tutto il tragitto che ci porta al bagno, una volta dentro, richiudo la porta alle spalle con la punta del piede e la chiudo a chiave.
<<Fammi vedere cosa sai fare, Rodriguez.>> Non le permetto neanche di aprire bocca, ho proprio voglia di vederla in difficoltà.
Mi gioco le palle che non ha il coraggio di spogliarsi.

<<Quanta fretta, Martinez...>> Mi guarda negli occhi in un modo così seducente che mi è già venuta voglia di prenderla e sbatterla contro le mattonelle.
Si sbottona lentamente quei pantaloni di pelle che le fanno un culo da urlo, infila due dita nel bordo e li spinge giù.
Indossa un tanga ricamato... nero.
Cazzo.
Lo sta facendo davvero, io non ci credo.
Si infila una mano tra le gambe per sbottonarsi il body, lo fa lentamente continuando a guardarmi negli occhi.
La mia sicurezza sta iniziando un attimo a vacillare.
La stronza mi guarda il cavallo dei pantaloni, mentre fa scivolare di proposito la mano in mezzo alle gambe e poi solleva lentamente il body fino a scoprirsi i fianchi, poi l'ombelico e infine il reggiseno.
È in pizzo nero anche quello, fanculo.
Si sfila del tutto il body e me lo lancia tra le mani.
È la perfezione in persona.
Si avvicina di due passi, mentre io resto con la schiena appoggiata contro il muro.
Deglutisco a fatica, una, due, tre volte.
La mia temperatura corporea si è alzata di un bel po'.
Non ragiono un cazzo di niente come al solito, avvolgo i suoi fianchi nelle mie mani e la spingo contro il muro ribaltando le posizioni.
<<Hai fegato, Rodriguez.>> Le sussurro all'orecchio spingendo i fianchi contro di lei.
<<Ma mi stavo chiedendo una cosa, mettiamo il caso che io non riuscissi a resisterti, tu ti lasceresti scopare da uno stronzo come me?>> Faccio risalire la mano tra le sue cosce, le sfioro il tessuto del tanga e come prevedevo, lo trovo piuttosto bagnato.

<<Assolutamente no, Martinez.>> Risponde sicura di sé, fin troppo, facendomi girare le palle.

<<Però ti stai facendo toccare da uno che ti disgusta, come me la spieghi questa cosa?>>

<<Ti sto solo mettendo alla prova, fin dove riesci ad arrivare senza cedere?>> Inarca la schiena e spinge il seno contro di me, cosa che stavo cercando di non guardare per evitare danni.
Ma guarda che stronza.

Giocatela, David.
<<Mi dispiace Rodriguez, hai scelto il caramello, io sono cioccolato...>> Le faccio l'occhiolino e con estrema fatica esco dal bagno.

Mossa n. 3✔️

◇Blue Summer Dreams Parte  II & III◇Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora