86- David

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Oggi sono esattamente sei mesi senza di lei. Sei mesi senza i suoi baci, senza i suoi abbracci, senza i suoi occhi dolci. Quando mi ha scritto quel biglietto, credevo avesse bisogno di qualche giorno per riprendersi, ma non pensavo minimamente di non rivederla più.

Non mi ha dato la possibilità di abbracciarla dopo aver perso la nostra bambina, non mi ha dato la possibilità di dirle che l'avremmo superata insieme come sempre.
Mi sono semplicemente sentito impotente.

Quella sera sono ritornato a casa, mi sono seduto sul pavimento della cameretta e ho pianto.
Dio quanto ho pianto quella notte e tutte le altre.
Ho pianto per mesi e mesi.
Adesso non piango più, adesso non sento più niente. Non provo più nulla. Mi trascino e basta.
Penso che non mi riprenderò mai più da una cosa del genere.
Soprattutto perché spero sempre che lei ritorni da me.

«C'è odore di sesso qui dentro, tu e Michelle avete fatto pace?» Mi sfilo la maglietta e mi lancio sul mio letto.
«Sì, noi...» Victor si gratta la nuca e si infila il pollice in bocca.
«Ti sei dato da fare con Michelle stanotte...» Anche Michael entra in camera e guarda le bustine di preservativi disseminate ovunque.

«Vic, che cazzo hai?» Mi stropiccio gli occhi assonnati, io e Michael siamo stati in un locale fino a due ore fa.

«Ho scopato con Soleil» sputa di botto, e per poco non mi prende un colpo.
«Che cazzo hai fatto?» Mi metto subito seduto.

«Lo so, sono una merda...» Cammina nervosamente avanti e indietro sotto i nostri sguardi confusi.
Michael si piega sulle ginocchia e inizia a raccogliere tutte le bustine blu.
«Sei.»
«Sette» sventolo in aria una bustina che ho trovato sul comodino che divide i nostri letti.
«Eravamo ubriachi...»
«Ho capito ma penso che alla settima volta avete ripreso coscienza o no?» Gli domando io.

«In realtà la settima è successa stamattina, quando volevamo dimostrarci che non provavamo attrazione l'uno per l'altra...»
«Penso che il risultato sia abbastanza eloquente...»Michael si toglie l'orologio e lo lancia sul suo letto. «Io te lo avevo detto che il vostro rapporto stava andando oltre la semplice amicizia.» Aggiunge con le braccia incrociate.

«È stato solo sesso, eravamo entrambi su di giri e...»
«Su di giri, adesso si dice così...» Mormora Michael.

«Se Diego ti dà fuoco dall'inferno, non chiamarmi che non ti aiuto.»
«Non farmi sentire una merda» Victor si mette le mani davanti alla faccia e si siede sul mio letto.

«Lo dirai a Michelle?» La domanda mi sembra lecita, vista la situazione.

«Quella me lo taglia, stai scherzando. È stato l'errore di una notte che non si ripeterà mai più.»
«Vic, l'hai tradita. Cioè puoi fingere quanto cazzo vuoi, ma l'hai fatto» Gli ricorda Benedict, e lui guarda me che alzo le mani in aria.

«Ti sei scopato la ragazza del mio migliore amico, non cercare il mio appoggio...» La sua espressione mi fa scoppiare a ridere, cosa che non facevo da troppo tempo.

«Sto scherzando, cretino. Sono passato sette mesi dalla sua morte, per quanto dura da accettare, Soleil deve iniziare a vivere di nuovo...»
«Ha iniziato col botto...» Michael si porta la mano chiusa in un pugno davanti alla bocca e scoppia a ridere.

«Fottiti, Benedict» Borbotta Victor.
«Comunque faremo finta che non sia mai successo. Intesi?» Guarda entrambi.
«Sì» Mormoriamo sollevando gli occhi sul soffitto.
«Non ci posso credere , se Sofia lo sapesse...» Mi blocco, dopo averla nominata senza accorgermene.

«Ehi...» Victor batte una mano sul mio ginocchio.

«Ho superato di peggio che nominarla alle sette del mattino di un lunedì qualunque»
«La ritroveremo» lo rassicura Michael.
«Non. Vuole. Essere. Trovata.»
Scandisco parola per parola.

«Io non ci credo che lei non ti ami più.» Ribatte Benedict.
«All'inizio anche io non ci credevo, ma penso che sei mesi siano sufficienti...» Guardo fuori dalla finestra una coppia che cammina felice con la loro bambina.
Potevamo essere noi.
Invece non siamo più nulla.

◇Blue Summer Dreams Parte  II & III◇Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora