~42 David~

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☆Spazio autrice☆
Siate clementi con me...

Mentre entro in campo, guardo un'ultima volta le spalle di Sofia su cui ricade la mia canotta.
Martinez 23.
Volevo che tutti sapessero che lei è mia o che io sono suo, non fa differenza.
Sarà pure un pensiero primordiale, ma non me ne frega un cazzo. Il prossimo che le mette le mani addosso, finisce sotto terra.
Dovrebbero ringraziarmi per averli avvertiti dandole quella canotta, che sta quasi meglio a lei che a me.
<<Smettila di guardarla, Martinez.>> Il coach mi batte una mano dietro la nuca.

<<Coach, ma lei lo sa che è troppo violento con me?>> Fingo di massaggiarmi.

<<Se non porti il culo in campo ti faccio vedere io quanto sono violento, Martinez.>> Mi minaccia spiengendomi dentro in maniera poco delicata.

<<Coach, non ci distrugga il capitano.>>
Sghignazza Diego al mio fianco, mentre Vcitor resta stranamente serio con lo sguardo su Sofia.
<<Cosa mi stai nascondendo?>> Tuono al suo orecchio, facendolo trasalire.

<<Ma pensa ai cazzi tuoi per una volta>> sbuffa contrariato.

<<È proprio quello che sto facendo. Escluso che la cotta per la mia ragazza ti sia passata...>>
<<Ancora con questa storia?>> Alza gli occhi al cielo, mi scappa quasi da ridere nel vederlo.

<<Cosa sai che non so?>>

<<Vogliamo giocare o no?>> Sbotta Diego a braccia conserte.

<<Ne parliamo dopo...>> Avverto Victor entrando in campo.

<<Benedict, ti reggi in piedi?>> Gli urlo da lontano, lui alza il capo e mi mostra il dito medio.

<<Ti faccio pure sfigurare, capitano>> Enfatizza l'ultima parola. Non gli è mai andata giù che io fossi il suo capitano, e io ci godo da Dio nel dargli ordini.

<<Bravo Benedict, così ti voglio.>> Gli faccio l'occhiolino e raduno la squadra.
Coglione.

Entriamo in campo belli carichi, tutti hanno la tensione piuttosto palpabile, la leggo nei loro occhi.
Sappiamo che per qualcuno di noi questa partita potrebbe servirgli a svoltargli la vita. A bordo campo ci sono due osservatori della NBA, la lega sportiva composta da 30 squadre.
Passano venti minuti e noi siamo in netto vantaggio, anche se mi sta sul cazzo ammetterlo, Benedict sta giocando divinamente.
Diego e Victor ormai sono la mia spalla, sia fuori che dentro il campo.
I due stronzi spaccano sempre.

Il nostro entusiasmo viene interrotto da un boato improvviso che esplode in tutto lo spazio circostante, obbligando molti di noi ad inginocchiarsi.
Sollevo la testa e vedo tre uomini con il viso coperto dai passamontagna neri venire nella nostra direzione.
Non nostra, ma mia.
Con la coda dell'occhio vedo un altro fermarsi con il viso rivolto verso gli spalti.
Prego tutti i santi che Sofia non si giri mai di spalle.
La guardo, ha lo sguardo terrorizzato, come il mio.
Ma io ho paura solo per me.
Le urla tra il pubblico non fanno che aumentare, fino a quando tutto tace.
Uno di loro ha sparato un colpo in aria, colpendo una della luci.
Un attimo dopo, mi ritrovo una pistola puntata contro la fronte, resto immobile, senza muovermi.

<<Daviiid>> Sofia si dimena come una pazza dagli spalti, nonostante Soleil e Michelle provino a trattenerla con tutte le loro forze.
Gli occhi dello stronzo che ho davanti, sembrano illuminarsi appena si volta verso di lei.
Cazzo.
<<Ecco dove era finita...>> Lo sento dire.

Ho un flashback di quando quel maledetto furgone di fermò davanti a noi e le sparò contro.
<<Portala qui.>> Urla all'altro che si avvicina a Sofia e la strattona.
Resto pietrificato, provo a ragionare su come cazzo uscirne, ma proprio non ci riesco.
Il delinquente che strattona Sofia, la trascina fino a spingerla nelle braccia dello stronzo che continua a tenere la pistola puntata in faccia a me.

◇Blue Summer Dreams Parte  II & III◇Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora