~54 Sofia~

992 45 16
                                        

Ora che ci penso, questa è la prima volta che ho un vero appuntamento con David. Noi stiamo per avere un figlio e non abbiamo mai avuto un appuntamento insieme.
È tutto così straordinariamente assurdo.
<<Amore mio, sei bellissima>> Soleil mi schiocca un bacio sulla guancia e una pacca sul culo.
<<Non è troppo?>> Mi guardo di nuovo allo specchio, poco convinta del risultato.
Rossetto rosso, tacco dodici, vestito nero corto con una scollatura generosa.
Nel frattempo bussano alla porta della nostra camera e il mio cuore sussulta.
Soleil dinanzi alla mia espressione, scuote la testa con disappunto e corre aprire, mentre io mi rifugio in bagno.
Possibile che sia così in ansia?
<<Martinez, che strano vederti senza uno dei tuoi smanicati...>>
<<Sol, sai che non ti avevo riconosciuta senza trucco...>> Spara lui.
Adesso lo uccide.
<< Ma che brutto stronzo!>> Penso che Soleil gli stia lanciando contro un bel po' di cose, mentre David ride di gusto.

<<Mamma come sei permalosa, Sol>>
<<Esci da lì, prima che uccida il futuro padre di mio nipote>> urla da fuori al bagno.

<<Pensa ai geni che avrà grazie a me>> si pavoneggia il mio ragazzo.
<<Hai mangiato pane e umiltà?>>
E ora di uscire, altrimenti si uccidono.
Stringo la maniglia della porta per aprirla ma ho un mancamento, e David scatta subito verso di me per sorreggermi.
<<Sofia...>> Sussurra.
<<Come sei bello, Martinez. >>
Mi sorride quando gli accarezzo la guancia, mentre lui mi stringe tra le sue braccia.
Mi soffermo sulle sue spalle fasciate da una camicia di lino bianca con le maniche arrotolate sugli avambracci.
Improvvisamente mi sento bene.
<<Io gliel'ho detto alla tua amica che sono bello, ma non mi credeva...>> Soleil prende una ciabatta e gliela lancia contro.
<<Come ti senti?>> Mi chiede tornando serio.

<<Molto debole, eppure ho mangiato.>>
<<Ti accompagno in ospedale.>> Guarda Soleil che si mangiucchia nervosamente le unghie, un vizio che proprio non riesce a togliersi.
<<Cosa? Ma noi non dobbiamo uscire, noi non siamo mai usciti...>> Piagnucolo come una bambina,
David posa le labbra sulle mie e mi toglie i capelli dalla fronte.

<<Ti prometto che usciremo, ma voglio prima accertarmi che tu e il bambino stiate bene.>> Mi spiega dolcemente.
<<Cosa ne hai fatto di quello " stronzo biondo" che conoscevo?>>
<<Si è innamorato perdutamente di te.>>
<<Okay... inizio a sentirmi di troppo. >> Avevo quasi rimosso Soleil accanto al letto che ci guarda imbarazzata.

<<Birba, ce la fai ad alzarti?>>
<<Sto bene, tranquillo.>>Mi sistemo il vestito e infilo una mano tra i capelli per dargli volume.

<<Ma devi vestirti sempre così?>>
<<Cosi come? Il vestito è il mio! >> Soleil lo guarda inviperita e lo osserva come se volesse dargli fuoco.

<<Non avevo dubbi che lo fosse.>>
<<Martinez, ti prendo a calci.>>
<<Proprio non riuscite ad andare d'accordo voi due... >>

<<No>> rispondo all'unisono, guardandosi indispettiti come due bambini dell'asilo.
Santa pazienza.

<<Diventerete ottimi amici prima o poi, me lo sento.>>
<<Io e questo qui?>> Soleil lo guarda dalla testa ai piedi.
<<Non guardarmi troppo, mi sciupi. >> La prende in giro David, poi mi stringe un braccio intorno al collo e mi bacia.
Mi mordo l'interno della guancia per non scoppiare a ridere dinanzi alla faccia scioccata di Soleil.

<<Stronzetta, portalo via da qui entro due secondi o non risponderò più di me stessa.>>

<<Lo porto via, ho capito.>>
Spingo David fuori, ma lui si gira un'altra volta per guardare Soleil.
<<Ciao, Mercoledì.>>
Oddio no, ha tirato fuori la famiglia Addams.
<<Fuoriiii!>> Urla lei, sbattendoci la porta in faccia.

◇Blue Summer Dreams Parte  II & III◇Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora