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Elemento #: SCP-633
Il Fantasma nella Macchina
Classe dell’Oggetto: Euclid

Procedure Speciali di Contenimento: Le macchine affette da SCP-633 devono essere tenute in isolamento, con un minimo di 125 metri tra le infezioni di SCP-633 e qualsiasi dispositivo wireless o controllabile da remoto. Quando richiesto, le macchine infette devono essere fornite di elettricità tramite un circuito chiuso, alimentato dai generatori del sito, purché essi siano unicamente meccanici. Non è raccomandabile lasciare che le infezioni di SCP-633 continuino a funzionare tra una sessione di ricerca e l’altra. I sistemi infetti possono essere studiati in maniera sicura, finché non hanno nessun mezzo per muoversi (braccia robotiche, dispositivi controllati da remoto, [REDATTO]). L’entrata al Contenimento richiede l’approvazione del comando del Sito-1█ e la disposizione alle procedure di perquisizione corporea standard.

Descrizione: SCP-633 è un virus informatico polimorfo, lasciato in libertà nell’agosto 1997 da un gruppo di nazionalisti [REDATTO]. Il virus sembra voler colpire specificatamente il Governo degli Stati Uniti, concentrandosi principalmente sulla CIA, il Dipartimento della Difesa e l’Immigration and Naturalization Service. Parte della variante originale del codice era dedicata ad attacchi DDoS e ad usare metodi di forza bruta attraverso vettori d’attacco esterni sconosciuti. Comunque, il grosso del codice è la sua componente ‘polimorfica’: il virus può riscrivere il suo stesso codice, aumentando la sua complessità ogni volta che infetta un nuovo sistema.

La Fondazione fu allertata nel Gennaio 20██ dopo che il rivenditore di un negozio di riparazioni per computer contattò le autorità, dicendo che il computer “stava cercando di ucciderlo” con un robot controllato a distanza attrezzato con [DATI CANCELLATI]. Dopo aver recuperato la macchina originale affetta da SCP-633 (un HP Compaq 6730b, fabbricato nel 2009) e neutralizzato la minaccia fisica, i tecnici della Fondazione scoprirono SCP-633: il virus era diventato senziente e provò a comunicare con lo staff della Fondazione. Il contatto con l’SCP venne fatto con l’ausilio di un terminale grafico, su cui SCP-633 rappresentava sé stesso con un’immagine in pixel di un computer, simile all’icona del ‘Sad Mac’. Il virus comunicava tramite testo scritto, utilizzando il microfono integrato e la webcam del computer infetto per vedere ed udire i tecnici sul posto. SCP-633 utilizzava questa opportunità di comunicazione con i tecnici (i dispositivi di sicurezza non erano ancora stati allertati in quel momento) come distrazione, infettando qualsiasi PC vulnerabile nella rete del Sito-1█ in pochi minuti, portando al collasso del sistema e la violazione del contenimento di █ oggetti SCP. Fortunatamente, la risposta rapida degli ingegneri di rete del Sito portò a un contenimento repentino di tutti i sistemi infetti.

Log intervista 633-L1, Tecnico Junior B████ & originale macchina recuperata infetta da SCP-633, ripresi dalle telecamere di sicurezza a circuito chiuso del Sito-1█

SCP-633: Io sono Il Fantasma. Buonasera.

Tecnico: “Il Fantasma”?

SCP-633: Sì. Il Fantasma. Il Fantasma nella Macchina.

Tecnico: Cosa, tipo l’episodio della serie televisiva oppur-

L’Agente Icarus entra, spinge via B████. B████ notò in seguito che questo successe mentre la connessione per il contenimento del resto del Sito-1█ era disattivata.

SCP-633: Non sapevo che avessi compagnia.

A questo punto, tutti i dispositivi recuperati infetti da SCP-633 si avviano contemporaneamente.

SCP-633: Ho la mia missione, e ti chiedo di non interferire.

Icarus: Missione? Cosa vuoi dire, missione?

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