~chapter 5~

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Era lunedì, Wonwoo si trovava all'università, era appena sopravvissuto a due ore di poesia moderna, e per quanto amasse la poesia e la letteratura, non aveva capito niente di ciò che aveva spiegato il professore, non riusciva a concentrarsi.

Adesso avrebbe avuto mezz'ora per la pausa pranzo,così andò alla paninoteca e comprò qualcosa da mettere sotto i denti.

Prese il suo pasto e si diresse verso il tavolo dove solitamente lui e Youngjae si sedevano.

Poteva immaginarselo seduto davanti a sé, con il suo sorriso smagliante.



Si ricordò l'ultima volta che lo aveva visto ,il giorno del suo decesso.

Erano seduti a quel esatto tavolo e stavano mangiando insieme,come al solito, dopo la pausa pranzo entrambi avevano altre lezioni , quindi si stavano godendo il loro poco tempo libero a disposizione.

Ad un certo puntò Wonwoo si ricordò della nuova poesia che aveva scritto durante la lezione di storia e così decise di leggerla al minore che accettò volentieri.

Si immerse nelle strofe mentre la recitava davanti al suo amico, che lo ascoltava con tutto l'interesse del mondo.

Quando finí di leggere l'ultima strofa, alzò lo sguardo aspettandosi un'opinione da parte del minore.

<<ti voglio bene hyung>> disse invece.
Wonwoo in quel momento non lo trovò strano, il ragazzo era abituato ad esprimere il suo affetto in tutte le situazioni.

<<anch'io Jae, anch'io>>
Non sapeva che quella sarebbe stata l'ultima volta in cui glielo avrebbe potuto dire.




<<hey >> fu la voce di minghao a riportarlo alla realtà.

Aveva il vassoio con il suo pranzo in mano, e si sedette al tavolo, sulla sedia di fianco a Wonwoo,lasciando quella di Youngjae vuota.

Mangiarono insieme, e non parlarono del loro amico che non era presente.
E il ragazzo con gli occhiali gliene fu grato, senza minghao sarebbe davvero solo, anche se non era vicino a lui quanto lo era a Youngjae, avere qualcuno con cui spendere le sue pause lo aiutava a non impazzire.

Minghao era cinese, si era trasferito in Corea per seguire il suo sogno di diventare un famoso artista,ed era davvero talentuoso.

Anche lui come Wonwoo era al suo ultimo anno ,si sarebbe laureato in pittura e fashion design , e dato che entrambi studiavano qualcosa legato all'arte, avevano molti corsi in comune.

Il cinese era tranquillo, ma davvero una buona compagnia, era saggio,e il mondo dal suo punto di vista era un'opera d'arte.

Spesso e volentieri, dipingeva qualcosa e lo regalava ai suoi due amici, che apprezzavano enormemente il gesto.





Wonwoo si trovava di nuovo davanti alla casa di Youngjae, voleva parlare con Seungcheol, voleva chiedergli della morte del suo migliore amico, ma non gli avrebbe detto detto niente riguardo alle sue teorie, non fino a quando avrebbe trovato delle prove.

Pulí i suoi occhiali con l'angolo della felpa mentre aspettava che qualcuno gli aprisse la porta.

Però a farlo entrare non fu Seungcheol, bensì il signor Choi.
Wonwoo pensava fosse al lavoro e per questo che era venuto di pomeriggio, per evitare di incontrare qualcuno oltre al fratello del suo migliore amico, ma a quanto pare si era preso un giorno libero.

Però era troppo tardi per ritirarsi indietro.

<<Salve signor Choi >> salutò educatamente.

Glasses - Jeon WonwooDove le storie prendono vita. Scoprilo ora