~chapter 117~

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<<soojin mi dispia->> cominciò wonwoo dopo il racconto di quella notte non sapeva come comportarsi ma soojin lo interruppe subito.

<<oh non è finita qui, credimi la storia non è neanche ancora cominciata>> disse lei amaramente mettendo la coppia a disagio perché sembrava quasi una minaccia e si prepararono per altro.

<<la mia vita è cambiata per sempre quella notte...>> ricominciò a raccontare con l'attenzione dei due su di sé.

Quando soojin tornò a casa sua era già mattina tarda, non appena dentro la porta si lasciò andare, la sua schiena scivolò contro la porta d'ingresso fino a che non toccò il pavimento e cominció a piangere.

Come aveva potuto lasciare qualcosa del genere succedere?

Probabilmente alcune persone l'avrebbero trovata drammatica, infondo era solo una scopata da ubriaca, ma per soojin voleva dire molto, prima di tutto perché lei non voleva andare a letto con yuta e si sentiva violata, non si ricordava neanche cosa fosse successo, cosa le aveva fatto? come l'aveva toccata? come l'aveva trattata? le era piaciuto?

Come avrebbe fatto ad andare a lavoro adesso?
Poi c'era mingyu.

Mingyu era stato il suo primo bacio, il suo primo ragazzo, la sua prima volta, suo marito, soojin era completamente innamorata persa di lui e viceversa e l'idea di aver tradito un legame così forte e longevo perché non si era fidata abbastanza di lui la fece sentire malissimo.

Quasi avrebbe preferito fosse stato mingyu a tradirla, almeno non avrebbe dovuto affrontare i terribili sensi di colpa che la tormentavano al momento.

Si sentiva orribile fisicamente e emotivamente, le lacrime non sembravano volersi fermare, pianse tutto ciò che aveva trattenuto dal giorno prima quando vide il video di suo marito con la sua segreteria, no da prima, da quando la donna cominciò ad ignorare i suoi confini e cominció a farla sentire insicura, pianse fino a che non riusciva più a vedere per le lacrime e gli occhi gonfi si portò una mano al cuore e la strinse lì dove sentiva dolore.

Voleva crogiolarsi nel suo dolore in pace ma qualcosa le stava dando fastidio, il suo corpo.

Il suo corpo, il suo odore, il dolore che sentiva nella sua intimità erano tutte tracce di ciò che era successo la notte precedente, vivide come uno schiaffo in faccia e lei non riusciva a sopportarlo.

Si alzò subito come una maniaca e corse verso il bagno asciugandosi le lacrime malamente con il retro della mano, non si meritava di fare la vittima adesso.

Nel giro di secondi si era svestita ed era dentro la doccia, mise l'acqua alla temperatura più alta possibile e si mise sotto il getto ustionante, l'acqua bollente le stava bruciando la pelle ma non le interessava, era così disgustata da sé stessa, voleva rimuovere ogni traccia dell'uomo dal suo corpo, prese la spugna da bagno e cominció a passarla bruscamente sulla sua pelle, se qualcuno l'avesse vista al momento avrebbe pensato che fosse completamente folle, graffiava la sua pelle rossa con forza con la spugna facendola quasi sanguinare, il suo unico obbiettivo era cancellare ogni residuo dell'uomo dal suo corpo.

Voleva tornare a sentirsi come sè stessa.



















Aveva passato quasi un'ora intera nella doccia la maggior parte del tempo seduta sul pavimento con la testa poggiata al muro e sguardo distante, e aveva buttato i vestiti che aveva addosso la notte prima quando mingyu arrivò a casa e corse in salotto in fretta e furia dove trovò soojin seduta sul divano che fissava il soffitto seguito dalla sua segretaria.

Soojin udì un "mingyu aspetta" e un "ti ho detto di non seguirmi" in distanza ma non le interessava particolarmente al momento.

"Soojin" la chiamò suo marito quando notò la mancanza di reazione e la donna volle morire quando finalmente portò lo sguardo a suo marito, indossava ancora lo smoking dal after party della sera precedente si era solo tolto la giacca, ciò voleva dire che non aveva neanche avuto il tempo di cambiarsi, i sensi di colpa si fecero vivi fino a che non le interessò neanche che c'era eunha a fissarla da dietro a mingyu.

"Di qualcosa" implorò mingyu ma Soojin non sapeva cosa dire, scusa? Avrebbe dovuto confessare cos'era successo la notte precedente? Di certo lui non si sarebbe più sentito così in colpa se avesse saputo la verità, probabilmente sarebbe stato lui quello arrabbiato, ma comunque soojin non trovava la voce per parlare e continuò a guardarlo con occhi gonfi e pelle arrossata.

"Ti giuro che non c'è mai stato niente tra noi soojin, e eunha era ubriaca ieri, vero eunha?" Mingyu si girò verso la sua segretaria e per la prima volta soojin notò durezza nel suo sguardo nei confronti della bionda.

Soojin non aveva ancora niente da dire e ciò portò mingyu a farsi prendere dal panico, sapeva che sua moglie era estremamente sensibile e aveva paura di aver rovinato tutto perciò cominciò a parlare.

"soojin credimi non ti ferirei mai apposta" cominciò sedendosi vicino a lei e stringedo le sue mani tra le sue proprie sotto lo sguardo velenoso di eunha.

"Ti prego perdonami farò tutto ciò che vuoi, se vuoi la licenzierò oggi stesso" esclamò mingyu e eunha spalancò gli occhi preoccupata, non importa quante volte lei avesse calpestato soojin in passato, mingyu era stato troppo cieco perfino per accorgersene, perciò questa era la prima volta che la bionda si trovò vittima della sua ira.

"no ti prego mingyu ti ho detto che ero ubriaca, non ero in me! Non puoi licenziarmi" implorò la bionda ma mingyu sembrava impassibile.

"Invece sì-"

"Non licenziarla" furono le prime parole che soojin proferì da quando i due erano entrati nel suo salotto, come poteva chiedere a mingyu di licenziare la bionda quando lei stessa era andata a letto con l'uomo per cui lavorava?

Subito i due si girarono verso di lei confusi, specialmente eunha, perché mai dovrebbe soojin essere dalla sua parte quando non aveva fatto altro che mancarle di rispetto e con suo marito sotto al suo naso nell'ultimo anno?

Mingyu sembrò sollevato dal sentire la sua voce e annuì spaesato.
"Okay se è ciò che vuoi non la licenzierò"

















Ci vollero un paio di giorni perché le cose tornassero alla normalità, o almeno così sembrava.

Soojin voleva confessare a mingyu ciò che era successo, non c'erano mai stati segreti tra loro da quando erano all'università, ma non era facile, era così ansiosa aveva paura della sua reazione, si chiedeva cosa penserà di me? Mi crederà se gli dico che ero completamente ubriaca? Sarà offeso che io non mi fidavo di lui? Mi lascerà?

Soojin non poteva immaginarsi la vita senza di lui ma doveva comunque essere onesta, ma ogni volta che gliene voleva parlare sembrava sempre il momento sbagliato, mingyu era sempre felice e sorridente e lei non se la sentiva di togliergli il sorriso dal volto e spezzargli il cuore.

Perciò cercava di prendere le sue distanze mentre si faceva coraggio per confessare, ma mingyu non le lasciava spazio e faceva sempre in modo di esserle appiccato, di darle il suo amore e di prendersi cura di lei, e quando sembrava strana Mingyu pensava fosse ancora ferita per la storia di eunha il che lo faceva sentire ancora più in dovere di tirarla su il morale.

Lei era ancora soffocata dai sensi di colpa ma mingyu era un'ottima distrazione, era così affettuoso e amorevole e allegro, si comportava come un grande cucciolo, e quando soojin trascorreva tempo con lui era come se non fosse successo niente, e ciò le faceva pensare che magari avrebbe potuto ignorare quella notte, fare finta che non fosse mai successo e continuare la sua vita felice con l'amore della sua vita, magari sarebbe andato tutto bene.

Si sbagliava.

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Se avete qualche domanda o commento scrivete pure, enjoy♡

Glasses - Jeon WonwooDove le storie prendono vita. Scoprilo ora