~chapter 22~

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Wonwoo guardava incredulo la ragazza che aveva davanti e a quanto pare,a giudicare dalla sua espressione, neanche lei si aspettava di incontrarlo lì.

Lei.....era  una psicologa ?

La psicologa di Youngjae?

Che cosa?

Sbatté le palpebre due,tre,quattro volte ma niente, la stessa ragazza dai capelli rossi era ancora seduta davanti a lui.

Quindi era vero?
Lei era "il dottor ahn"?

Adesso talmente tante cose avevano senso, però allo stesso tempo questo lo aveva confuso ancora di più e adesso aveva un sacco di nuove domande che gli frullano per la testa.

Però almeno adesso si riusciva a spiegare una cosa.

Lei sapeva così tanto riguardo Youngjae perché era la sua psicologa, ed è la stessa ragione per cui non gli aveva detto che lavoro faceva quando hanno bevuto un caffè insieme e non è andata nei dettagli riguardo la sua vita personale o la sua relazione con Youngjae, ed è  la stessa ragione per cui Youngjae è morto.

Come psicologa era facile per lei avere informazioni riguardo la sua vittima.

Soo-young, Ahn Soo-young, era nient'altro che l'assassino di Youngjae, e questa volta lo avrebbe provato a tutti i costi .

L'ira era l'unica emozione che sentiva in questo momento e la lucidità aveva lasciato la sua mente.

<<wonwoo?->>

<<tu?! Soo-young, o-o meglio dire dottoressa Ahn, tu hai ucciso       Youngjae!>> cominciò a gridare, e le emozioni che aveva la ragazza sul volto erano indecifrabili.

Wonwoo non si curò neanche di cominciare un discorso coerente, o ordinato; e soprattutto non educato.

<<tu sei stata il suo psicologo->> lasciò andare una risata ironica <<la sua psicologa tutto questo tempo !?>>

Camminò qualche passo verso la scrivania della ragazza prima di continuare.

<<è per questo che non mi hai mai rivelato qual'era la tua relazione con lui? Era perché avevi qualcosa da nascondere!>>

La sua furia era incontrollabile.

Si ricordò quando le chiese chi era lei per Youngjae e lei rispose con "puoi considerarmi un'amica"

Un'amica sto cazzo.

<<almeno dimmi perché?Perché l'hai ucciso, qual'era la ragione dietro al togliere la vita ad un giovane ragazzo che aveva tutta la vita davanti?>>
Disse, aveva definitivamente perso il filo del discorso, però non importava dato che entrambi hanno capito chiaramente di cosa sta parlando.

<<io non- >>

<<MINCHIATE!>> rispose aggressivamente sbattendo le mani sulla scrivania facendo tremare tutto l'ufficio, così come la ragazza davanti a lui.

<<TE IO SENTITA!AL CIMITERO, TU HAI DETTO CHE L'HAI UCCISO!>>

Lei non rispose ma era chiaramente intimorita dal minore.

Wonwoo aveva talmente tante cose da dire, meglio dire gridare, però non potè dire altro perché il baccano che aveva creato poteva essere sentito chiaramente dall'esterno, allarmando la guardia del corpo della psicologa che intervenì subito entrando e trascinando Wonwoo lontano dalla ragazza che era ancora seduta sulla scrivania.

La scena familiare si stava ripetendo, cominciò a scalciare.
<<lasciami stare! Perché la difendi? È lei l'assassino! Avreste dovuto difendere Youngjae da lei!!>> disse faticando mentre indicava il mostro davanti a lui.

Glasses - Jeon WonwooDove le storie prendono vita. Scoprilo ora