~chapter 52~

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Sooyoung non voleva sembrare strana, ma sin dal momento in cui aveva trovato la poesie che aveva scritto wonwoo sulla tomba di Youngjae era curiosa riguardo l'autore.

Aveva detto la verità quando disse che la leggeva ogni giorno, amava quella poesia.

Parte del motivo era ovviamente Youngjae, in qualche maniera la faceva sentire legata al minore anche se lui non era più tra loro.

Nelle prime settimane dalla sua morte la leggeva spesso per distrarsi dal dolore atroce che sentiva per la sua perdita.

Leggendo le strofe della poesia si sentiva capita.

Sooyoung ovviamente non voleva rubarla, anzi sperava di poter incontrare la persona che l'aveva scritta per restituirla e magari per parlare con loro.

Oltre a compatire l'autore, sooyoung era piaciuta anche se non conoscesse Youngjae.

Scoprire che ad aver scritto qualcosa di così poetico era stata una persona gentile come wonwoo rendeva la poesia ancora più speciale.

Perciò ovviamente quando lui offrì di farle leggere altri dei suoi lavori, debbe contenersi dal saltare dalla poltrona su cui era seduta.

E adesso che stava leggendo le sue poesie poteva affermare che ne era valsa la pena.

Wonwoo le aveva portato poesie di tutti i generi  e riguardo tutti gli argomenti immaginabili, riguardo la pioggia, la luna, la felicità, il mare, la semplicità, l'amicizia, il suo gatto nemo, il buio, la distanza dai suoi genitori, l'indipendenza, il suo amore per il caffè.
Aveva anche raccontato la sua giornata sotto forma di strofe.

Erano spettacolari, sooyoung era davvero sbalordita, non voleva esagerare, ma non aveva mai letto delle poesie più belle, quasi quasi non ci credeva che era stato uno studente universitario a scriverle e non un famoso poeta.

Era davvero dotato, le sue parole erano così melodiose sofisticate ed eleganti che le sembrava di leggere uno spartito musicale, lo sparito musicale della più bella sinfonia.

Leggere ciascun poesia non era come leggere una storia bensì come viverla, e sooyoung poteva sentire le emozioni che wonwoo aveva provato nel scriverla.

Però secondo la personalità che sooyoung aveva studiato per l'ultimo mese, si aspettava delle poesie molto più tristi da parte di wonwoo, ma il mistero fu risolto quando controllo le date e notò che tutto è stato scritto l'anno scorso.

"Probabilmente aveva smesso di scrivere dopo il 19 dicembre" pensò lei.

Scartò il pensiero negativo ed andò avanti quasi ipnotizzata dalle parole leggere e magiche che wonwoo aveva usato.

Voltò pagina e lesse il titolo della prossima poesia.

                       "L'amore?

Cos'è l'amore?

amóre s. m. [lat. amor -ōris, affine ad amare]. – 1. Sentimento di viva affezione verso una persona che si manifesta come desiderio di procurare il suo bene e di ricercarne la compagnia.

Questa è la definizione dell'amore nel dizionario, abbastanza banale a parer mio.

Se questo è amore, allora l'ho già assaggiato, amore per i miei genitori, i miei amici la mia passione, il mio felino domestico.

Ma è questo il vero amore?

È così che ci si sente quando si è innamorati?

Perché se questa è la verità allora è al quanto sopravvalutato.

A parer mio non si merita di essere il protagonista assoluto in tutti i romanzi rosa.

Niente farfalle nello stomaco?

Niente mani tremanti?

Niente sogni ad occhi aperti?

Ecco l'ennesima prova che la vita reale è molto più noiosa e banale rispetto a come la dipingono.

La trama della realtà manca di spezie e colore.

Attrazzione, sofferenza, romanticismo, tormento.

Ogni poesia ha provato a spiegare che cosa significhi essere innamorati e come il proprio autore ha vissuto questo sentimento dall'aura tanto affascinante.

Decifrare queste poesie però è come cercare di osservare il proprio riflesso nell'acqua mossa di un fiume, chiara e cristallina ma distorta dal movimento.

Imprecisa.

Però sono curioso, e correrei comunque il rischio di osservarla, però purtroppo quando mi chino sulla superficie timido non c'è nessun riflesso.

Ho mai provato vero amore? Quello romantico?

Quello che ti fa arrossire?

Che ti fa pensare al tuo amato tutto il tempo?

No, ma non so neanche se esiste in realtà.

Il seme dell'amore non è mai sbocciato in me, ma forse io non sono terra fertile.

Fino ad adesso ho giocato a nascondino con il signor amore, ma mi sa che ho perso dato che non l'ho mai trovato.

È arrivato il momento di arrendersi?

L'amore è terribilmente astratto però per qualche ragione è abbastanza reale dal farmi desiderare che fosse un po' più concreto.

<<wow>> le scappò dalle labbra leggendo le parole sulla carta.

Questa non sembrava una poesia, bensì la pagina di un diario, era evidente che wonwoo non si era impegnato a scriverla come aveva fatto con le altre, le altre pagine erano scritte più ordinatamente, tutte le strofe facevano rima ed erano piene di paroloni e similitudini difficili da capire, mentre questa sembrava una conversazione con il ragazzo, come se stesse casualmente parlando con un amico.

Per qualche ragione però aveva colpito sooyoung più del resto, perché per qualche ragione poteva capirlo, anche se non aveva la stessa maniera elegante per esprimere i suoi pensieri, aveva capito esattamente come si sentisse wonwoo dato che lei stessa spesso si chiedeva se il vero amore esistesse o se fossero solo esagerazioni, ed il fatto che non aveva mai provato niente di romantico più serio di una cotta non la aveva mai aiutata a rispondere i suoi quesiti.

Finí di leggere l'interno quadernino.

Dire che era affascinata era dir poco.

Wonwoo era davvero talentuoso.

Lei stessa lo avrebbe indubbiamente pagato per avere uno dei suoi capolavori, e sapeva di non essere l'unica.

Era rapita dalle sue parole dolci, dalla sua fervida immaginazione e dal suo punto di vista.

Leggere i suoi testi era come vedere il mondo dal punto di vista di Wonwoo, e ciò voleva dire che anche cose banali come la luna, il mare, un prato fiorito e l'aria mattutina diventavano magiche ed interessanti.

Era quasi ridicolo il fatto che l'autore di queste poesie era un timido ragazzo alto, in forma, con gli occhi felini.

Però allo stesso tempo queste poesie descriveva perfettamente la sua personalità, leggendo le sue parole sooyoung poteva immaginare wonwoo che si sistemava gli occhiali sul ponte del naso mente scriveva.

Per lei era come aver scoperto un lato del ragazzo che lui non avrebbe mai espresso così facilmente a voce.

E sorprendentemente era l'ennesimo lato positivo ed affascinante.

Sooyoung realizzò di aver speso fin troppo tempo persa nei suo pensieri quando si sentì lo sguardo del ragazzo addosso.


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Mi sembra di starvi torturando ma ci siamo quasi

Glasses - Jeon WonwooDove le storie prendono vita. Scoprilo ora