~chapter 79~

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Quando sooyoung sentì qualcuno bussare alla sua porta aveva già finito di sistemare le sue cose perciò si armò del sorriso più brillante che riusciva a fare e aprì la porta per trovare un wonwoo preoccupato.

La preoccupazione si mutò in confusione quando notò il solito sorriso sulla faccia della ragazza.

<<hey tutto bene wonwoo?>> chiese sooyoung e il ragazzo le mando un occhiata confusa, sembrò calcolare ciò che voleva dire.

<<sì, in realtà stavo per farti la stessa domanda>> rispose il ragazzo e osservò attentamente la sua reazione.

Sooyoung non sapeva perché la guardava così, e come se sapesse qualcosa, ma non poteva sapere niente del crollo mentale che aveva avuto prima di venire a lavoro, giusto?

Stava sorridendo come al solito ed il suo aspetto era perfettamente curato ed il trucco aveva coperto le sue occhiaie, perciò non poteva sospettare niente giusto?

<<si, anch'io sto bene>> rispose sooyoung evitando il suo sguardo.

<<sei sicura?>> insitè il ragazzo.

<<sì perché?>>

<<no niente>> disse wonwoo lasciando perdere ma ancora scettico riguardo la risposta della ragazza.

La preoccupazione nei suoi confronti non svanì durante il tragitto, mentre guidava aveva notato che non riusciva a stare ferma e che continuava a muovere la gamba su e giù.

La cosa che lo spaventava di più era che ogni volta che lo beccava mentre la guardava semplicemente sorrideva.

Era il solito sorriso smagliante che gli rivolgeva sempre, un sorriso che poteva toglierli il fiato, il problema era nello sguardo.

Il sorriso non raggiungeva i suoi occhi e sembravano così spenti, così tristi.

Aveva già visto quello sguardo sul suo volto prima, quando lei gli aveva raccontato la storia di Jae e gli aveva chiesto di lasciarla sola in modo che non crollasse davanti a lui.

Adesso aveva lo stesso sguardo, sembrava si stesse impegnando per mantenere il sorriso, sembrava così stanca, e il problema è che se non fosse stato abbastanza attento non se ne sarebbe neanche accorto che non stava bene.

Ed il fatto che fosse così testarda e si tenesse tutto dentro lo faceva preoccupare di più, potrebbe essere stata pestata a sangue e lui non ne avrebbe la più pallida idea.

Realizzò la differenza tra loro, lei sapeva tutto di lui, i suoi attacchi di panico, i suoi incubi, la sua infanzia, la sua amicizia con Youngjae, il suo più grande trauma, era quasi nudo davanti a lei senza barriere ne difese, mentre lei non aveva mai parlato di niente riguardo a sé stessa tranne le cose superficiali che venivano fuori durante le loro sedute e conversazioni, sapeva che voleva un gatto ma che non poteva mantenerlo da sola dato che ha lunghe ore lavorative, sapeva che aveva una passione sfrenata per il fashion e che se non fosse diventata una psicologa sarebbe diventata una stilista, sapeva che le piacevano i drink a base di caffeina, sapeva che aveva incontrato junhui alle superiori, e altre cose superficiali che probabilmente tutti sapevano, ma non aveva mai saputo niente riguardo le sue passate relazioni, il suo primo cuore spezzato, il suo più grande rimpianto.

Dannazione non sapeva neanche se fosse figlia unica o perché avesse intrapreso la carriera da psicologa ad un età così giovane se aveva altri sogni, e ciò gli dava fastidio, anzi no, lo faceva imbestialire, lui voleva sapere tutto di lei, dal suo cibo preferito al suo più grande trauma, voleva conoscere ogni minimo particolare di sooyoung.

Lei si accorse che qualcosa lo turbava quando notò che strinse la presa sul volante fino a che le sue nocche non diventarono bianche ma decise di non commentare.

Glasses - Jeon WonwooDove le storie prendono vita. Scoprilo ora