~chapter 10~

129 8 2
                                    

Dopo aver visto la ragazza dai capelli rossi davanti alla lapide di Youngjae l'ultima volta che era andato a visitarlo, Wonwoo l'aveva incontrata di nuovo, nello stesso posto : il cimitero.

Questa volta però era stato lui a precederla, e quando lei era arrivata lui era già lì, inginocchiato davanti al posto dove era seppellito il corpo del suo amico ,e gli stava raccontando la sua giornata, gli stava dicendo quanto tutto fosse grigio e noioso senza di lui, quanto mancava a tutti, quanto mangiare solo in due fosse totalmente differente dai pasti divertenti che i tre condividevano insieme.

E come aveva fatto Wonwoo l'ultima volta, anche lei rispetto la sua privacy e si sedette su una panchina al quanto distante dalla tomba,abbastanza vicina per vederla, ma troppo lontana per sentire ciò che stesse dicendo,e cercó di concentrare il suo sguardo su qualsiasi cosa che non fosse Wonwoo, fallendo qualche volta dato che non c'era niente di interessante nel cimitero.

Quest'ultimo finí di parlare con il suo amico più velocemente del solito,non volendo far aspettare la ragazza troppo tempo, tanto lui veniva a visitare Jae tutti i giorni,poteva rimandare ciò che aveva da dire fino al giorno dopo.

Si alzò, lanciando un ultimo sguardo alla tomba, non avrebbe mai smesso di essere una vista dolorosa.

E se fosse rimasto lì per più tempo ,sarebbe scoppiato a piangere,come succedeva quasi tutte le volte che visitava il suo amico, perciò si sbrigò a voltarsi e smettere di guardare quella dannata pietra ,piangere davanti ad una perfetta sconosciuta era l'ultima cosa che voleva.

Inoltre notò che la poesia che aveva scritto non era più lì davanti alla tomba, probabilmente chiunque fosse che portava le margherite a Youngjae, l'aveva buttata via con quelle vecchie.

Cominció ad allontanarsi dalla tomba dirigendosi verso i cancelli d'ingresso, quando passó davanti alla panchina dove la ragazza aveva pazientemente atteso tutto quel tempo, incroció involontariamente il suo sguardo, quindi si inchinò leggermente in segno di saluto formale, per non essere maleducato, e lei rispose con un piccolo inchino a sua volta prima che Wonwoo lasciasse il cimitero pensando che non l'avrebbe rivista.

Però nei giorni seguenti scoprì che si sbagliava, perché a quanto pare lui non era l'unico che faceva visite ricorrenti a Youngjae, a quanto pare anche quella ragazza era solita a venirlo a trovare ,e negli ultimi giorni per coincidenza capitava che andassero a trovarlo più o meno nello stesso tempo, a volte arrivava prima lui, a volte prima lei, e l'ultimo ad arrivare aspettava sempre pazientemente il suo turno di parlare con quello che rimaneva del minore sulla solita panchina di legno che si trovava a qualche passo dalla tomba.

Wonwoo si chiese se lei era già solita andare a visitarlo durante il primo mese dal suo decesso o se era una novità dato che non l'aveva mai incontrata prima.

Però nonostante i numerosi incontri non si erano mai scambiati neanche due parole,insomma il cimitero non era il posto migliore per socializzare, inoltre nessuno dei due sembrava essere dell'umore adatto per fare nuovi amici.

Già Wonwoo non voleva altri amici, aveva già perso il più importante.

Chissà invece cos'era Youngjae per quella ragazza misteriosa, doveva avergli voluto bene quando era ancora in vita per visitarlo così frequentemente.







Wonwoo non smise mai di condurre le sue ricerche personali neanche per un giorno, purtroppo però non avevano portato a niente.

Le emozioni negative lo stavano divorando, tristezza, dolore solitudine e nostalgia per via della mancanza del minore, rabbia e disgusto contro chiunque si trovasse dietro l'omicidio, frustrazione perché non riusciva a concludere niente e paura; paura perché il pazzo che aveva ucciso il suo amico era ancora in giro.

Glasses - Jeon WonwooDove le storie prendono vita. Scoprilo ora