~chapter 58~

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La prima seduta dopo il 19 maggio era diversa, nessuno dei sue sapeva definire il perché, ma l'aria era differente.

All'inizio sooyoung si sentiva un po' imbarazzata per aver pianto per ore intere sulla spalla del minore, era strano continuare a comportarsi come la sua psicologa che deve cercare di risolvere i suoi problemi dopo che l'ha vista così vulnerabile.

Era da ipocriti, dirgli che deve essere felice quando lei non lo è.

Appena wonwoo si presentò sooyoung sperò di non essere arrossita, ma probabilmente non aveva avuto molta fortuna, ed il destino non voleva darle pace perché subito dopo, lui si tirò su le maniche della camicia bianca che indossava per prepararle il caffè e lui la beccò a fissarli le braccia.

Però oltre a sentirsi nervosa e ad aver balbettato un paio di volte era ancora a suo agio, infondo la persona davanti a lui era lo stesso wonwoo.

Lo stesso gentile wonwoo che le preparava il caffè e le leggeva le sue poesie.


I giorni passavano più o meno nella stessa maniera per i due, parlavano di cose più o meno serie, del giorno di wonwoo, di come comportarsi in caso di attacchi di panico e delle normali reazioni in momenti difficili.

Spesso sooyoung non accettava soldi per la seduta psichiatrica perché le sembrerebbe ingiusto essere pagata per chiacchierare con wonwoo, è vero che stavano comunque facendo passi avanti, qualche mese fa wonwoo non avrebbe mai parlato così facilmente, ma non avevano ancora risolto il vero problema.

Spesso uscivano dalla clinica insieme dato che wonwoo aveva l'ultimo appuntamento serale e si salutavano davanti all'edificio prima di andare ognuno per la propria strada.

Ci volle un po' prima che wonwoo finalmente cominciò ad aprirsi riguardo i suoi incubi.

Lei non lo sapeva, ma wonwoo aveva spesso ripensato a quello che era successo al cimitero, sperando di poterla aiutare più spesso, di poter ascoltare ciò che aveva da dire.

Wonwoo era convinto che sooyoung avesse una miriade di amici, infondo era brillante, intelligente, bella, simpatica, aveva tutti gli ingredienti per essere voluta, però per qualche ragione voleva essere lui la persona con cui lei si confidava.

La spalla su cui piangeva.

Stava essendo ridicolo, lei non aveva bisogno di lui, però dopo averla vista così distrutta, e dopo che lei avesse esitato a parlare con lui, wonwoo voleva ottenere la sua fiducia a tutti i costi.

Quando ebbe questi pensieri capí finalmente come si era sentita la maggiore per gli ultimi mesi in cui aveva cercato di scoprire cos'è che tormentava wonwoo, e capí anche che se voleva che lei lo tratti da amico allora anche lui doveva fare lo stesso.

Perciò durante la successiva seduta con lei fece un enorme sforzo per confidarsi con lei.

<<muoio ogni notte>> ruppe il silenzio ad un certo punto lasciando la ragazza confusa.

<<Cosa?>> chiese lei non sapendo a cosa si stesse riferendo il ragazzo.

<<nei miei incubi, nella maggior parte io muoio>> disse lui seriamente e sooyoung assunse subito un'espressione seria e prestò tutta la sua attenzione a ciò che stava dicendo wonwoo.

Non era sorpresa, le aveva già detto di avere avuto un incubo simile precedentemente, ma ciò che la allarma è che è una cosa ricorrente.

Pensava che aveva differenti incubi ogni notte, non uno solo che lo tormentava in continuazione.

<<okay, ti ringrazio wonwoo per esserti fidato di me ed essere stato capace di parlarne, ti va di elaborare di più così possiamo sapere cos'è che causa questi incubi?>> chiese con la voce più gentile di sempre.

Wonwoo annuì lentamente, sembrava aver difficoltà nel parlarne, e sooyoung capiva perfettamente che non era per niente facile.

Passó qualche minuto, e sooyoung poteva vedere che wonwoo stava cercando di formare una frase coerente ma senza successo, allora la maggiore si intromise per aiutarlo prima che il nervoso e l'ansia dessero alla sua testa.

<<ti va di raccontarmi i dettagli? Se non riesci posso farti delle domande se ti aiuta>> propose lei sorridendogli.

Wonwoo annuì e lei ha dedotto che avesse scelto la seconda opzione dato che non aveva proferito parola dopo.

<<ti ricordi quando hai avuto il primo incubi di questo genere?>>

Wonwoo annuì, come poteva dimenticarsi.
<<ti ricordi quando sei venuta al cimitero, in piena notte e mi ero addormentato sulla lapide di Youngjae e quando mi hai visto stavo avendo un attacco di panico nel sonno?>> le ricordò lui e lei annuì a sua volta.

<<quella è stata la prima volta in cui ho sognato di morire>> finí la frase deglutendo subito dopo.

Sooyoung prese nota velocemente sul suo taccuino cercando di non farsi vedere da wonwoo, non voleva che pensasse che lei non gli stesse prestando attenzione specialmente quando non aveva prestato così tanto interesse ed attenzione a nient'altro prima.

<<pensi di essere capace di raccontarmi come sei morto?>> chiese lei, e wonwoo giurò che il tono che stava usando era più dolce del miele.

<<fa niente se non sei pronto e non te la senti, abbiamo tutto il tempo del mondo>> continuò lei quando il ragazzo ci mise un po' troppo per rispondere, però come poteva wonwoo rifiutarsi di risponderle quando lei gli stava sorridendo nella maniera più incoraggiante di sempre.

<<qualcuno mi impiccava>> disse lui semplicemente e lei prese nota di nuovo.

<<non sai chi è?>> il minore scosse la testa in risposta.

<<non hai mai visto la sua faccia?>> scosse la testa di nuovo.

<<almeno nei tuoi incubi sai chi è? O anche nei tuoi incubi sei confuso riguardo la sua identità>> indagò sooyoung, era familiare con questo tipo di incubi, di solito persone depresse o che hanno traumi passati sognano le persone che le hanno afflitto danni come persone violente, perciò voleva sapere se wonwoo sognava un particolare volto che lo uccideva, molto probabilmente questa persona era responsabile per alcuni dei problemi che il ragazzo aveva.

<<no, neanche nei miei incubi so chi è,  e non so neanche perché vogliono togliermi la vita>> disse lui.

<<capisco>> disse lei.
<<non ti preoccupare fa niente>> lo rassicurò.

<<e ti impiccano sempre? Nella stessa maniera?>> sooyoung andò avanti con le sue domande.

<<più o meno, a volte mi strangolano, a volte mi impiccano, siamo sempre lì>> disse lui e la maggiore purtroppo cominciò a capire.

<<e lo vedi in prima persona o terza persona o..?>>

<<in prima persona, penso che forse è per questo che è così traumatico, mi sembra di sperimentare la morte tutte le notti>> spiegò lui e sooyoung fu contenta che stavano facendo passi avanti.

<<in che senso?>> sperò di non star superando il limite, ma era importante che lei sapesse tutti i minimi dettagli.

<<quando mi sveglio, mi sembra di essere tornato dalla morte, tutto sembra surreale, gli incubi sono così realistici che a volte mi chiedo se sono ancora vivo per davvero>> disse lui e sooyoung notò che era diventato particolarmente teso, si portò le mani davanti agli occhi per confermare che fossero vere.

<<e se non fossero solo incubi? E se fossi morto per davvero?>> lei vide le sue mani tremare.

<<wonwoo, sono solo incubi, tu sei vivo ed in piena forma>> disse lei posando il taccuino in caso dovesse intervenire.

Wonwoo alzò lo sguardo verso la ragazza appena sentì la sua voce.

<<sono solo incubi?>> chiese lui cercando conferma da parte della maggiore e quest'ultima annuì.

<<solo incubi, non sono reali>> confermò nuovamente.

<<allora perché quando mi sveglio Youngjae è ancora sotto terra?>>

Glasses - Jeon WonwooDove le storie prendono vita. Scoprilo ora