~chapter 54~

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<<ti sono mai capitati altri attacchi di panico?>> gli chiese una volta sooyoung mentre lo ascoltava seriamente e prendeva nota delle risposte del minore.

Wonwoo annuì lentamente, era ovvio che prima o poi avrebbero toccato questo argomento, era inevitabile se davvero volevano che superasse questo momento difficile.

<<ti ricordi quand'è la prima volta che ti è successo?>> chiese lei.

Wonwoo ci pensò, e sì, si ricordava il primo attacco di panico che aveva avuto.

<<sì, un paio di mesi fa>> rispose e lei appuntó sul suo quadernino.

<<hai qualche idea di cosa possa averlo causato?>>

<<È stato quando ho scoperto come Youngjae s-si è tolto la vita>> disse abbassando lo sguardo e puntandolo sui suoi piedi.

Il ricordo gli fece venire i brividi, il padre di Youngjae gli aveva detto che il minore si era impiccato, e wonwoo era scappato al cimitero ed era svenuto lì e aveva passato la notte all'ospedale.

La penna della ragazza cadde sul pavimento e sooyoung rimase in silenzio qualche secondo prima di riprendersi e recuperarla.

Wonwoo alzò lo sguardo verso di lei e per la prima volta da quando era diventata la sua psicologa la vide incerta.

Scrisse qualcosa sul quadernino prima di prestare nuovamente la sua attenzione a Wonwoo.
<<capisco>>

<<invece le altre volte? Cos'è che scatena i tuoi attacchi di panico?>> chiese cautamente.

<<ho spesso degli incubi>> disse lui e fu seguito di nuovo dalla penna che prendeva nota sul quaderno.

<<ti va di parlare dei tuoi incubi? Magari descriverli?>> chiese lei.

Wonwoo ci pensò su, la maggior parte dei suoi incubi erano riguardo Youngjae, e nonostante il fatto che fossero passati quasi 6 mesi dalla sua scomparsa, wonwoo non poteva ancora parlarne liberamente.

<<preferirei di no>> ammise lui sentendosi quasi in colpa.

<<come vuoi>> sorrise lei dolcemente in risposta.




Seungcheol e Jeonghan stavano diventando sempre più sospettosi, in realtà lo erano fin dal primo momento ma ultimamente erano troppo ovvi.

Jeonghan arrivava in ritardo al coffee shop ed era seungcheol ad accompagnarlo con la sua auto, ogni volta che wonwoo arrivava al cinnamon coffee seungcheol era già lì, quasi sempre davanti alla cassa a parlare con il biondo oppure seduto su un tavolino intento a fissarlo mentre lavorava, quando jeonghan si accorgeva di essere osservato arrossiva, e quando finivano i suoi turni se ne andavano insieme.

Non è che wonwoo non fosse d'accordo o fosse geloso, l'unica domanda che aveva è perché nessuno dei due gli aveva parlato di cosa c'è tra di loro.

Non si fidano di lui?

Wonwoo continuò ad ignorare la situazione e finse di non essersi accorto di niente quando in realtà qualsiasi persona con due occhi si sarebbe accorta che c'era qualcosa tra i due.

Magari avevano solo bisogno di tempo, in fondo il sud Corea è un paese abbastanza omofobo, forse è per questo che non ne hanno ancora parlato a nessuno, non sono pronti ad affrontare l'opinione della società.

"Però io non sono la società" pensò wonwoo sbuffando frustrato.

"Oppure stai solo esagerando e non c'è niente tra di loro, magari sono solo buoni amici e tu ti stai creando il tuo kdrama personale dato che sei solo come un cane" pensò di nuovo.

I suoi dubbi furono chiariti nei giorni seguenti, era mattina e non aveva nessuna lezione all'università perciò aveva appuntamento alla clinica di sooyoung di prima mattina, uno dei pochi appuntamenti che aveva presto, la maggior parte erano l'ultimo appuntamento della giornata prima che la clinica chiudesse.

Si era svegliato e si era preparato però quando era arrivato il momento di fare colazione si accorse che era a corto di caffè.

"Pazienza, passerò al Cinnamon coffee e mi prenderò un caffè lì" pensò uscendo dal suo appartamento di fretta.

Oggi stava a jeonghan ad aprire il coffee shop, quando wonwoo arrivò davanti al suo posto di lavoro mancavano pochi minuti alle 7, quindi tecnicamente erano ancora chiusi, ma lui era un dipendente e voleva solo un caffè, jeonghan avrebbe fatto un eccezione.

L'insegna verso l'esterno diceva "chiuso", ma jeonghan era già dentro a preparare  il necessario per il suo shift, la conferma era che quando abbassò la maniglia della porta si aprì, permettendogli di entrare.

"Magari prendo il caffè anche per sooyoung e qualche pasticcino, così facciamo colazione come si deve" pensò camminando verso la cassa ma non trovando nessuno.

Le luci erano accese, e l'auto di jeonghan era parcheggiata fuori, però non c'era nessuno qui, magari era nella stanza per i dipendenti, forse stava sistemando le sue cose.

Wonwoo si diresse verso il retro per dare il buon giorno al suo collega, non c'era bisogno di aprire la porta dato che era già spalancata, e fu lì che li vide, Seungcheol e jeonghan abbracciati intenti a baciarsi dolcemente.

Wonwoo non fece nessun rumore e si catapultò fuori dal coffee shop alla velocità della luce, non voleva che sapessero che li avesse visti.

Ancora scioccato prese la sua auto e guidò in fretta e furia verso il Mental health care.

Entrò nell'edificio, jisoo gli sorrise come al solito e junhui cercó di fare il suo meglio per mandargli un occhiataccia da mezzo addormentato, ma wonwoo era troppo scioccato per rispondere a entrambi.

Bussò e sooyoung lo fece entrare.

<<buongiorno wonwoo, benvenuto>> disse lei sedendosi, e wonwoo andò a sedersi a sua volta, troppo distratto per pensare al fatto che di solito era lui a preparare il caffè.

Sooyoung notò il suo sguardo sorpreso, e insieme alla mancanza di risposta cominciò a preoccuparsi.

Wonwoo non rispose di nuovo.

<<wonwoo?>>

<<jeonghan e Seungcheol stanno insieme!>> rispose invece ancora scioccato.

Alzò lo sguardo verso la ragazza e quest'ultima sembrava tutto meno che sorpresa.

Sembrava colpevole.

Wonwoo ci pensò su e si ricordò la prima volta che lei aveva visitato il coffe shop, la maniera in cui guardava la coppia, era quasi, consapevole?

<<già lo sapevi?>> chiese wonwoo sentendosi tradito e sooyoung non se la sentiva di mentirgli, non era giusto nei suoi confronti.

<<si lo sapevo già>> disse e sembrava quasi si sentisse in colpa.

Wonwoo mentirebbe se dicesse di non esserci rimasto male, non solo ne jeonghan ne seungcheol si erano fidati di lui ed erano andati a dirlo ad altre persone, ma anche sooyoung non glielo aveva detto.

Infondo lei era solo la sua psicologa, non gli doveva niente, non era obbligata a raccontargli niente, però comunque per qualche ragione bruciava.

Quindi seungcheol considerava la ragazza più vicina a lui che Wonwoo?

Dopo tutti gli anni che si sono conosciuti  si fidava di più di una persona che aveva incontrato l'anno scorso.

<<te lo avrei detto, ma non sta a me parlarti della sua relazione, ma a Seungcheol stesso, come tengo i tuoi segreti tali è giusto che faccia lo stesso per lui>>

Ha ragione, infatti wonwoo non ce l'ha con lei, però si sentiva comunque lasciato fuori, ma dato che non poteva costringere nessuno a parlare di qualcosa che non li metteva a loro agio avrebbe finto di non sapere niente, e chiese a sooyoung di non dire a Seungcheol che wonwoo sa della loro relazione e di aspettare fino a che i due siano pronti a parlarne da soli.





Glasses - Jeon WonwooDove le storie prendono vita. Scoprilo ora