~chapter 78~

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19 luglio.

"Un altro mese senza Youngjae" fu la prima cosa che pensò sooyoung quandò aprì gli occhi.

I sensi di colpa erano colossali, la stavano schiacciando fino al punto che trovò difficile alzarsi dal letto.

Le mancava tantissimo e si sentiva malissimo per aver permesso che li lasciasse.

Era tutta colpa sua.

Ogni mattina si svegliava e pensava ai suoi occhi brillanti e pieni di vita, pensava alla sua risata, alle sue battute scadenti che non riusciva mai a finire di raccontare perché scoppiava a ridere prima.

Si immaginava dove sarebbe adesso se non fosse morto, a questo punto avrebbe quasi finito il suo primo anno di università e probabilmente si sarebbe trovato un lavoro part time per mettere da parte un po' di soldi.

Sarebbe stato super felice per seungcheol e Jeonghan, sarebbe stato il loro più grande fan, chissà magari se fosse tra di loro lui stesso si sarebbe trovato una ragazza dato quanto era sociale.

Aveva un futuro così brillante davanti a sé, però era morto.

Sooyoung si trovava spesso a chiedersi come sarebbero andate le cose se non si fosse tolto la vita, tra di esse come sarebbe stato l'incontro con Wonwoo, si chiedeva come fosse prima della morte del migliore amico, prima di subire un tale dolore per cui si sentiva responsabile.

I sensi di colpa peggiorarono quando passó dal salotto per andare in cucina e le cadde l'occhio sul premio "migliore psicologa di Seoul".

"Non mi merito quel titolo" pensò sooyoung fissando le lettere sulla targhetta dorata che teneva sullo scaffale sopra il televisore.

"L'unica cosa che so fare è guardare i miei pazienti che muoiono senza neanche accorgermene" le bollì il sangue, ma non poteva prendersela con nessuno tranne sè stessa, lei era la responsabile.

Si sentiva una persona abominevole per tutto ciò che faceva, se avesse un minimo di dignità rimasta avrebbe dovuto lasciare il suo lavoro dopo ciò che è successo a Youngjae, chiaramente non è abbastanza capace per continuare ciò che stava facendo.

Non aveva mai conosciuto pace dopo il 19 dicembre, aveva costante paura che altri dei suoi pazienti si sentissero nella stessa maniera e che lei fosse troppo cieca per accorgersene.

"I miei pazienti si meritano uno psicologo migliore" pensò mentre le parole sullo scaffale le stavano facendo venire un capogiro.

'Migliore psicologo' '100 pazienti in meno di un anno, nuovo record' 'la psicologa più giovane e più amata dai pazienti'

<<non è vero, non è vero!>> disse sooyoung e in un momento di ira si avvicinò allo scaffale dove aveva tenuto tutto curato e al sicuro per anni e scaraventò tutto sul pavimento facendo un frastuono terribile che fece eco nel suo appartamento vuoto.

Probabilmente alcune medaglie, targhette e premi si erano rotti, per non parlare dei pezzi di giornale che aveva meticolosamente ritagliato ed incorniciato, ma non riusciva neanche a guardare.

Tutto ciò che sentiva era il rumore di cocci rotti che continuava ad echeggiare nella sua testa, io suoi premi erano distrutti sul pavimento così come lo era il suo cuore.

Per quanto dolore sentisse al momento non poteva permettersi di fare la drammatica, aveva un cliente alle 8 del mattino e di certo l'ultima cosa che voleva era essere una psicologa peggiore di quanto non fosse già.






<<la ringrazio per il suo tempo signor lee, e ancora una volta mi dispiace per aver rimandato l'appuntamento di ieri, è stato davvero irresponsabile da parte mia.>> disse sooyoung inchinandosi a 90 gradi rispettosamente mortificata per aver messo wonwoo prima di un paziente il giorno prima.

Glasses - Jeon WonwooDove le storie prendono vita. Scoprilo ora