~chapter 47~

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Wonwoo tornò a casa il più veloce possibile, non poteva rimanere in quel posto un minuto di più.

Quando aveva finalmente cominciato a provare a smettere di pensare agli strani avvenimenti riguardanti la morte del minore, ne apparivano altri.

Di certo passare davanti al suo armadietto decorato dagli stickers di girls generation non aveva aiutato.

Si era scontrato con almeno una decina di persone prima di arrivare alla sua auto e finalmente guidare fino al suo appartamento in pace.

Una volta dentro scarico il romanzo sul tavolo e rivolse la sua attenzione verso la tessera della biblioteca.

Cercava di ricordarsi quando fosse l'ultima volta che l'aveva prestata a Youngjae, ma ovviamente non poteva ricordarselo chiaramente.

Era sicuro che il minore l'avesse presa in prestito almeno un paio di volte durante il semestre scorso, ma non sapeva se una di quelle volte era capitata a novembre, e anche se fosse, non aveva modo di essere sicuro che quando l'avesse presa avesse consultato i due libri che aveva citato kyungsoo.

"la costituzione coreana" e "i diritti delle donne nel sud Corea"

Anche se fosse stato lui, a cosa potrebbero essergli mai serviti, se mai sembrava qualcosa che uno che studiava legge avrebbe letto, ma non era il caso di Youngjae.

Wonwoo probabilmente stava esagerando, se Youngjae ha letto un libro o meno prima di morire, ciò non cambierà il fatto che non tornerà indietro, quindi era inutile agitarsi per così poco.

Però il fatto è che Wonwoo non ha mai accettato la morte del minore, tanto meno l'idea che fosse un suicidio, e ha cercato prove e cose strane riguardo il decesso per provare che non fosse suicidio per mesi, e avere qualcosa che potrebbe essere definito come una novità, una traccia che può essere inclusa nelle sue "prove" lo stava facendo andare di matto.

Anche se non sapeva di che utilità poteva essere sapere se fosse stato lui o no a prendere in prestito i libri, aveva bisogno di saperlo.

Ma come avrebbe potuto riuscirci?

Gli passó per la testa di chiedere a jihoon di nuovo un favore, ovvero di hackerare le camere della biblioteca, ma purtroppo l'hacker gli aveva già fatto troppi favori, e tutte le volte non trovavano nessuna prova, il che voleva dire che il povero ragazzo passava ore davanti al PC invano.

L'unica maniera di confermare che fosse stato Youngjae a prenderli in prestito era trovare i libri.

Purtroppo però non era facile cercare nelle sue cose, non poteva arrivare a casa dei Choi, catapultarsi nella stanza del suo amico e mettersi a rovistare tra i suoi effetti personali.

Oppure poteva?

No no, aveva già fatto abbastanza cavolate e si era già imbarazzato abbastanza, doveva trovarsi un piano più sicuro.

Seungcheol.

Wonwoo si sentiva in colpa per causare sempre problemi al maggiore, sapeva che l'altro era probabilmente stanco di lui, inoltre Youngjae era il fratello di seungcheol, e comunque wonwoo si comportava come se il lutto fosse solo suona, ma purtroppo non aveva altra opzione.

Perciò prese il telefono e chiamò il contatto salvato come Seungcheol hyung, per l'ennesima volta.

Non ci volle molto perché wonwoo sentisse la voce del maggiore.

<<pronto, wonwoo?>> disse Seungcheol.

<<salve hyung, come stai?>>

<<benone, tu invece?>>

<<anch'io sto bene, grazie per aver chiesto>> disse il minore e poi fu silenzio, wonwoo non sapeva come chiedergli educatamente di cercare dei libri nella stanza del suo fratellino defunto per lui senza ferire il maggiore ne essere frainteso, e Seungcheol aspettava in silenzio che il minore gli dicesse perché l'avesse chiamato.

<<wonwoo?>> richiamò la sua attenzione.

<<uhm seungcheol, volevo chiederti un favore>>

<<chiedi pure sono tutti orecchi>>

<<io, ecco so che sembra qualcosa di stupido, ma avevo prestato due libri a Youngjae, prima di...>> ovviamente non gli avrebbe mai detto che non era sicuro li avesse lui dato che sapeva che Seungcheol era contro alle sue ricerche.

<<e li vuoi indietro>> finí la sua frase per lui.

<<non fraintendere, sembra brutto detto così, come se non mi importasse di Jae e volessi solo le mie cose in dietro...>> i sensi di colpa stavano tornando.

<<però io so che non è così, e se ti servono non puoi farci niente, non è colpa tua>> spiegò  gentilmente rassicurando l'altro.

Wonwoo tirò un sospiro di sollievo.

<<okay, grazie mille per aver capito, vuoi che ti mandi i nomi come messaggi oppure te li dico adesso al telefono? Anzi te li mando comunque come messaggio in caso ti dimentichi i nomi mentre cerchi->>

<<che ne dici di venire a cercare con me?>> propose il maggiore incertamente.

<<H-huh?>>

<<Vieni a cercare con me, così ci mettiamo meno tempo>>

Era davanti a casa di Youngjae in meno di dieci minuti.

Suonò il campanello con il cuore in gola.

L'ultima volta che aveva messo piede nella stanza del suo amico era quando quest'ultimo era ancora vivo.

Un Seungcheol senza maglia gli aprì la porta subito dopo.

<<benvenuto perdente>> scherzò arruffandogli i capelli e lasciandogli spazio per entrare.

Wonwoo sorrise e seguì il maggiore.

<<i miei non sono a casa e non torneranno fino a notte, quindi niente snack fatti in casa, dovrai accontentarti di patatine e schifezze varie>> commentò il maggiore mentre stavano attraversando il corridoio per dirigersi verso il salotto.

<<non c'è problema hyung, non sono venuto per mangiare>> rispose onestamente, e anche se non aveva mangiato granché quel giorno, l'idea di entrare nella stanza di Youngjae gli aveva causato un nodo nello stomaco, non avrebbe potuto mangiare anche se volesse.

E Seungcheol deve essersi accorto dell'ansia del minore perché si girò verso di lui e annuì decidendo di saltare le formalità da ospite, anche se niente della loro relazione era formale.

<<okay va bene, niente cibo, lasciami solo offrirti un po' di succo, sei pallido>>  commentò e Wonwoo non potè rifiutare dato che il maggiore si stava già dirigendo verso la cucina.

Tornò qualche minuto dopo con un bicchiere di succo in mano e lo diede al minore.

<<andiamo, puoi berlo in stanza mentre cerchiamo i libri>> disse Seungcheol e wonwoo annuì, ma prima che potessero cominciare a camminare sentirono un rumore provenire dalla stanza di Seungcheol, e Wonwoo lo guardò confuso chiedendo una spiegazione dato che erano a casa da soli.

Il maggiore sembrava frustrato.
<<ho dimenticato di dirti che jeonghan è venuto a visitarmi........ mi sentivo solo quindi è venuto a fare compagnia>> disse esasperato lasciando wonwoo ancora più confuso di prima, solitamente avrebbe indagato per sapere cosa c'era sotto ma adesso era l'ultimo dei suoi problemi.

Quando il minore annuì solamente come risposta, una testa bionda sbucò dalla stanza del corvino.

<<hehe ciao wonwoo>> salutò Jeonghan grattandosi il collo.

Glasses - Jeon WonwooDove le storie prendono vita. Scoprilo ora