~chapter 23~

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Wonwoos POV:

<<pronto >> rispose alla chiamata di Seungcheol mettendosi a sedere sul letto.

Aveva passato tutta la giornata sdraiato dopo essere tornato a casa dalla clinica, erano quasi le cinque di pomeriggio e non aveva ancora le forze per processare tutto ciò che aveva scoperto quella mattina,erano troppe informazioni.

<<hey Wonwoo-yah come stai? Ti ho chiamato ieri perché non hai risposto? Ero preoccupato>> disse dall'altra parte della linea.

Si ricordò che era vero,aveva delle chiamate perse quando si era svegliato prima di andare alla clinica, ma non aveva avuto tempo per richiamare e dopo di che si dimenticò.
<<ero impegnato, scusa hyung non volevo farti preoccupare>>

<<ma va non ti scusare, volevo sapere se avevi preso un appuntamento con la psicologa o non ancora?>>
Wonwoo sapeva che il maggiore era preoccupato, ma la sua domanda fece scattare qualcosa in lui.

Era arrivato il momento di confessare tutti i suoi dubbi, almeno adesso aveva finalmente un nome ed un cognome da dargli, ed in oltre a quanto pare la conosceva di già, quindi non si doveva preoccupare che Seungcheol pensi che sia pazzo e che si sia immaginato una ragazza sulla tomba di suo fratello, o qualcosa del genere.

Non importa se gli avrebbe creduto o no, subito dopo avrebbe chiamato la polizia, gli avrebbe fornito le prove che aveva e l'avrebbe denunciata, e con un po' di fortuna saranno sufficenti per ammanettarla, a quel punto il suo compito sarà finito e non avrà più una ragione per restare, non ci sara più niente a trattenerlo.

Era stanco e voleva finalmente arrivare alla fine.

Ma non gliene avrebbe parlato al telefono, aveva bisogno di farlo faccia a faccia.

<<Seungcheol?>>
<<si?>> rispose confuso per via del lungo silenzio.

<<devo dirti qualcosa>> disse seriamente.
E probabilmente seungcheol notò la serietà del suo tono,perché non gli chiese di cosa si trattasse, ma semplicemente rispose
<<nel parco in piazza?>>
<<sì>>

Concluse la chiamata, si vestì in fretta per poi dirigersi verso il posto prestabilito.




Cominciò a vedere da lontano gli alberi e il verde che indicava che fosse vicino al parco.

Quel parco aveva tanti ricordi, ci andava spesso con Jae, e a volte anche con la sua famiglia per fare picnic.
Però purtroppo adesso sarebbe stato il posto in cui avrebbero parlato della sua morte.

Quando arrivò fu accolto da un Seungcheol preoccupato-anche se cercava di non darlo a vedere- munito di caffè.

<<ecco la tua dose di caffeina mattiniera>> gli sorrise facendo intravedere le sue fossette, dandogli una pacca sulla spalla.

Il minore lo ringraziò e si sedettero sulla panchina, sorseggiando le loro bevande in silenzio, aspettando il momento giusto per parlare.

Wonwoo osservava il parco, non troppo pieno dato che da lì a poco il sole sarebbe tramontato, quindi la maggior parte dei bambini stavano già tornando a casa.

Un bambino in particolare attirò l'attenzione del ragazzo con gli occhiali, era paffuto, aveva I capelli neri scombinati dato che stava correndo e aveva un neo sotto l'occhio, non potè fare a meno di notare la somiglianza che aveva con il suo amico decesso, sorrise tristemente guardando il bambino che lasciava il parco con sua madre.

Già, se ne era andato, proprio come Jae.

<<allora di cosa volevi parlare?>>
Seungcheol interruppe i suoi pensieri riportandolo alla realtà.

Glasses - Jeon WonwooDove le storie prendono vita. Scoprilo ora