~chapter 64~

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Wownwoo odiava ammetterlo, ma dopo aver risolto con sooyoung era come se tutto fosse tornato alla normalità, era quasi come se non fosse neanche più triste.

Più di una volta si era trovato a sorridere ripensando alla loro ultima conversazione, e anche minghao l'aveva notato ma aveva deciso di far finta di niente.

Era così di buon umore che non fu difficile per lui accettare di parlare con seungcheol quando quest'ultimo era venuto ad aspettarlo davanti all'università dopo la sua ultima lezione.

Seungcheol gli disse che dovevano parlare e wonwoo offrì di farlo mentre facevano una passeggiata nel parco dell'università.

<<mi dispiace wonwoo, per tutto, mi dispiace che tu lo sia venuto a scoprire così>> fu la prima cosa che disse senza bisogno di specificare, entrambi sapevano a cosa si riferisse,e il minore annuì invitandolo a continuare.

<<Io e jeonghan stiamo insieme da un paio di mesi, da marzo per essere precisi.>> cominciò e wonwoo realizzò per quanto lo avessero tenuto nascosto.

<<All'inizio ho cominciato a parlare con lui perché ero preoccupato per te, qualche settimana dopo la morte di Youngjae sono andato al cinnamon coffee quando tu non c'eri, gli ho parlato, gli ho spiegato la situazione e gli ho dato il mio numero chiedendogli di tenerti d'occhio se non gli dispiace, e di avvertirmi in caso succeda qualcosa.

Quella è stata la prima volta che abbiamo parlato da soli.>> la voce di Seungcheol era accompagnata dalle voci dei studenti che cominciavano a lasciare l'università.

Wonwoo annuì nuovamente sentendosi in colpa per il fatto che anche la sua relazione con jeonghan era cominciata perché stava cercando di prendersi cura di lui.

<<al contrario di ciò che pensavo jeonghan non ha rifiutato né si è mai lamentato, anzi sembrava anche lui fosse preoccupato per te, e ha ammesso che anche se non siete così vicini, mi avrebbe aiutato più che volentieri perché ci tiene a te, ed è così che abbiamo cominciato a legare.

All'inizio parlavano solo di te, di tanto in tanto gli mandavo un messaggio e gli chiedevo se fosse successo qualcosa di nuovo, se stessi bene, se gli avessi mai parlato dei tuoi pensieri>>

<<non dovevi>> lo interruppe Wonwoo realizzando quanti problemi gli avesse causato.

<<lo so, però tu non ti aprivi con me, ne con i miei genitori, e neanche i tuoi, ho persino parlato con il tuo altro amico minghao, ma tutti mi hanno detto che non avevi preso bene il lutto, e che ti stavi tenendo tutto dentro, ed ero terribilmente preoccupato per te.

Poi ho realizzato che magari ne avevi parlato con jeonghan, dato che non siete vicini magari non avevi paura di essere giudicato, e anche dopo che lui mi ha detto che non gli parlavi mai dei tuoi problemi o Youngjae, non ho perso la speranza, infondo lui era la persona che vedevi di più dato che non esci di casa oltre che per lavorare e andare all'università, perciò ho continuato a parlargli.>> wonwoo aveva un nodo in gola, pensare che dopo tutto seungcheol aveva sempre pensato a lui sin dal primo momento, anche quando lui stesso aveva bisogno di aiuto, e lui non aveva fatto altro che ignorarlo lo faceva sentire malissimo.

<<a volte jeonghan mi mandava un messaggio dicendomi che non ti eri presentato a lavoro, e quindi io subito venivo al tuo appartamento a controllare che fosse tutto apposto.

Altre mi chiamava per dirmi che sembravi più triste del solito, e che c'era qualcosa che non andava.

Ad un certo punto ho cominciato ad andare a trovarlo a lavoro per parlare di te, e piano piano ho cominciato a notare quanto fosse una brava persona.

Quanto fosse simpatico ed attraente.

Lentamente abbiamo cominciato a parlare anche di altro, era diventato più un amico per me che solo "il collega carino di Wonwoo che lo tiene d'occhio perché l'ho implorato">> disse seungcheol facendo le virgolette con le dita e wonwoo sorrise.

Il rossore sulle sue guance gli aveva fatto capire che erano arrivati alla parte interessante della storia.

<<e niente, in poco tempo ho realizzato che ho dei sentimenti per lui, e li ho ignorati fino a che lui non ammise lo stesso nei miei confronti>>

Seungcheol finí la sua storia rosso come un peperone, era ovvio che stesse tralasciando dei dettagli ma andava bene così.

Wonwoo lo osservò, non lo aveva mai visto così rosso in vita sua, doveva davvero piacergli jeonghan, e wonwoo era felice per lui.

<<e a me dispiace per aver esagerato, per avervi ignorato e risposto male, sono felice per voi davvero, e sono grato per tutto ciò che hai fatto per me, ma l'unica cosa che mi da fastidio è che hai mantenuto la tua relazione un segreto, cos'è non ti fidi di me?

Non voglio fare il ficcanaso però non capisco perché non me ne hai parlato sin dall'inizio>> ammise wonwoo mentre camminavano fianco a fianco.

<<no Wonwoo, ovviamente mi fido di te, è solo che..>> Seungcheol cercava di pensare alle parole giuste.

<<va che non sono mica omofobo>> disse wonwoo scherzando.

<<lo so, non è che non mi fido di te, non dubito che possa confidarmi con te, infatti non l'ho detto a nessuno, aspettavo che tu lo sapessi prima di rendere la nostra relazione pubblica.

Neanche i nostri genitori lo sanno, solo sooyoung lo sa, e non perché mi fido di lei più di te ma perché avevo bisogno di un consiglio e lei è un buon ascoltatore e ha sempre la soluzione per tutto>>

<<lo so>> già wonwoo sapeva meglio di tutti quanto brava fosse la rossa ad aiutare le persone con i loro problemi.

<<come?>> chiese seungcheol confuso dato che non sapeva che wonwoo frequentasse la sua clinica, e nuovamente si sentì grato nei confronti della maggiore per non averlo detto a nessuno, ma dopo tutto quello che faceva seungcheol per lui, si sentiva come se il minimo fosse essere onesto con lui.

Non poteva pretendere che Seungcheol si fidasse di lui se lui non faceva lo stesso.

<<è la mia psicologa infondo, quindi si, sono d'accordo, è un'ottima ascoltatrice>> confessò qualcosa che si era tenuto per se stesso per gli ultimi mesi e realizzò quanto più facile fosse diventato ultimamente parlare dei suoi problemi, ovviamente solo una piccola parte di essi, ma era comunque un passo avanti.

All'inizio seungcheol sembrava sorpreso, aveva anche smesso di camminare, fermando anche wonwoo, ma poi shock iniziale fu rimpiazzato da un sorriso gentile.

<<sono felice che tu abbia finalmente accettato di vedere qualcuno>> disse, e wonwoo lo vedeva davvero come un fratello maggiore che era sollevato di vedere il suo fratellino che migliorava.

<<anch'io>> disse onestamente riprendendo a camminare, ed era contento che quel qualcuno fosse sooyoung.

Dopo un po' di silenzio wonwoo parlò di nuovo.

<<però se ti fidi di me e volevi che lo sapessi, allora perché non me lo hai mai detto?>> chiese, voleva togliersi il dubbio una vita per tutte, e rassicurasi che non era come temeva, che era degno di fiducia, e non era perché fosse inaffidabile che anche Youngjae non gli aveva mai parlato dei suoi problemi.

<<ad essere onesto, avevo paura che mi avresti giudicato, che avessi pensato che sono egoista per pensare a me stesso e per avere un ragazzo subito dopo che mio fratello è morto>> ammise alzando le spalle lasciando l'altro confuso.

<<Cosa?Perché mai avrei dovuto pensare che sei egoista? Solo perché sei felice e stai seguendo il tuo cuore? È la cosa più stupida che io abbia mai sentito, cosa ti ha fatto credere che io potessi pensare così?>> chiese ancora più confuso di prima.

<<perché non hai mai permesso a te stesso di essere felice da quando Youngjae è morto, pensavo avresti pensato che non mi importa di Youngjae se io avessi cercato di raggiungere la mia felicità mentre tu stavi disperatamente evitando la tua>>

Glasses - Jeon WonwooDove le storie prendono vita. Scoprilo ora