~chapter 91~

41 6 1
                                    

Wonwoo mescolò il caffè prima di servirlo alla cliente sorridendo gentilmente nonostante fosse sfinito.

Aveva il turno serale da solo dato che jeonghan aveva occupato il coffee shop tutto il giorno.

<<un'altra ora e sono libero>> sussurrò wonwoo a sé stesso pulendo il counter.

Era stata una giornata al quanto etica per lui, aveva frequentato due classi all'università, due ore ciascuna, era passato alla libreria dove kyungsoo lo informò di aver comprato nuove copie del libro che era misteriosamente scomparso per sostituirlo, con i soldi che wonwoo aveva insistito a pagare dato che si sentiva responsabile, anche se non era stato lui a prenderlo in prestito era comunque registrato a nome suo.

Era tornato al suo appartamento e aveva pranzato con Nemo, e per la prima volta da quando si era trasferito dalla casa dei suoi genitori si era sentito solo, era come se mancasse una presenza, e lui sapeva benissimo chi fosse.

Si ricordò quando sooyoung si era addormentata a casa di sua dopo essersi aperta con lui ed aver pianto per ore sulla sua spalla, quando aveva fatto colazione con lui e nemo; quanto si era sentito a suo agio, quanto la situazione fosse domestica ed intima, quanto sembrasse la cosa giusta da fare.
Ed improvvisamente mangiare da solo sembrò così triste e patetico e debbe trattenersi dall'afferare il telefono e chiamare la psicologa per invitarla al suo appartamento.

Dopo di che minghao passó per lasciare i suoi quadri e wonwoo non si aspettava fossero così tanti, per forza non c'era spazio per tenerli all'università.

<<non è perché sono troppi, è perché troppi studenti dello scambio culturale stanno entrando, non sarei sorpreso se ci chiedessero di liberare stanze dal campus>> scherzò il cinese poggiando il 16esimo quadro vicino alla televisione di wonwoo.

<<nemo!>> esclamò minghao cambiando argomento quando notò la gatta, ma quest'ultima corse nella direzione opposta e si nascose da lui.

<<gatta viziata>> disse facendo il broncio per le fusa che gli erano appena state vietate.

<<non è viziata, è una principessa>> disse wonwoo offeso con una mano sul petto e poi si girò verso la sua amica domestica <<vero?~>> disse con un tono di voce acuto come se stesse parlando con un bambino ma nemo sibilò in risposta imbarazzando il suo padrone.

<<visto, è adorabile e amichevole>> disse roteando gli occhi riportando l'attenzione a minghao.

<<si come vuoi, comunque mi dispiace di non poterti aiutare ad appenderli, ma non posso perdermi la sfilata di joshua hong, non dopo che ho sentito che indosserà una camicia see through>> disse minghao dirigendosi verso la porta senza neanche aspettare che wonwoo lo scusasse.

<<fa niente, vai pure, ci penso io>> rispose wonwoo sbuffando sapendo che il suo amico non si sarebbe perso la sfilata del modello che gli piaceva per niente al mondo, e senza un'altra parola minghao era già fuori dal palazzo.

Ed è così wonwoo adesso si trovava al lavoro alle sette di sera sapendo di avere più di una ventina di quadri sparsi in giro per l'appartamento.

<<hey wonwoo!>> una voce familiare lo distrasse dai bicchieri di carta che stava sistemando.

<<hyung>> rispose wonwoo osservando seungcheol che si avvicinava alla cassa.

<<hey là, come sta il mio secondo barista preferito?>> chiese senza un briciolo di vergogna.

<<potresti almeno mentire mentre jeonghan non è qui e fare finta che sono io il tuo preferito>> fece notare wonwoo fingendo di essere offeso.

<<no~>> sogghignò il maggiore.

<<ti conosco da 10 anni, e mi rimpiazzi così in fretta?>>

<<sì~>> rispose lui in maniera infantile.

<<okay, allora non ti farò il caffè, chiama il tuo ragazzo per preparartelo.>> ribatté lui con tono fastidioso ma aveva già acceso la macchinetta dell'espresso.

<<non ti preoccupare, non sono qui per il caffè>> disse Seungcheol e wonwoo alzò un sopracciglio confuso.

<<sono qui perché volevo invitarti a cena>> rispose alla sua domanda prima ancora che la pronunciasse.

<<oh hyung, non sapevo le cose tra noi avessero preso una piega del genere>> scherzò il minore facendo ridere l'altro.

<<come ti ho già detto, io e Jeonghan non abbiamo parlato a nessuno della nostra relazione, perché volevo che tu lo sapessi prima, neanche ai nostri genitori, ma adesso che ne sei al corrente e che le cose sono apposto, mi sa che è arrivato il momento che lo diciamo alle nostre famiglie dato che siamo già stati insieme per un paio di mesi e che entrambi vogliamo prendere questa relazione seriamente>> spiegò e wonwoo annuì indicandogli di andare avanti.

<<per me era abbastanza invitare jeonghan a cena a casa nostra per presentarlo ai miei e poi un'altro giorno andare a casa dei suoi, ma sai jeonghan non è per niente una persona minimalista, e stravagante quant'è vuole andare a cenare in un ristorante costoso tutti insieme con le nostre famiglie, ed è lui che comanda quindi faremo come vuole, perciò questo venerdì sera liberati per cenare con noi al carat restaurant>> spiegò seungcheol.

Wonwoo gli diede il caffè che aveva appena finito di preparare prima di parlare e Seungcheol lo afferrò felicemente.

<<Seungcheol, sono lusingato per l'offerta, ma non voglio intrudere, hai detto che è per presentare le vostre famiglie l'una all'altra, non penso sia il mio posto->>

<<si, voglio presentare la mia famiglia alla famiglia di jeonghan, per questo devi essere presente, e per favore indossa qualcosa di decente.>> lo interruppe il maggiore toccandolo.

"Io sono parte della sua famiglia" pensò wonwoo leggendo tra le righe, e d'un tratto gli venne da piangere, era come se non fosse solo come pensava, aveva seungcheol, aveva  i signori Choi, aveva minghao, aveva sooyoung, e stava diventando sempre più vicino a Jeonghan.

"Non sono più così solo, ci sono delle persone che ci tengono a me" pensò, un calore confortevole si fece spazio nel suo petto.

<<sei sicuro?>> chiese wonwoo e il maggiore annuì.

<<puoi anche invitare qualcuno se non vuoi sentirti solo, non preoccuparti jeonghan ha prenotato un tavolo che basta per 20 persone, e sua sorella ha invitato la sua migliore amica quindi nessuno ti giudicherà>> propose il maggiore e wonwoo potè notare quanto era felice e radiante all'idea di presentare il suo ragazzo alla sua famiglia, Youngjae sarebbe stato felice di sapere che suo fratello era felice.

"Sarebbe stato felice di sapere che anch'io sono felice" il pensiero lo stordì, era come se piano piano stesse aprendo gli occhi.

<<ci sarò>> confermò subito wonwoo, non voleva perdersi per niente al mondo seungcheol che raggiungeva la sua felicità.

L'altro sorrise in risposta e prese il suo caffè salutando il minore prima di andarsene.

<<hyung!>> lo chiamò involontariamente fermandolo quando era quasi alla porta, e quest'ultimo si girò.

<<sì?>> chiese il corvino confuso alzando la voce in modo che l'altro sentisse.

<<ti voglio bene, e sono felice per te>>

Glasses - Jeon WonwooDove le storie prendono vita. Scoprilo ora