~chapter 51~

40 4 0
                                    

Il giorno seguente wonwoo stava setacciando la sua scrivania in cerca di ogni poesia che si trovava in giro.

Nemo gli gironzolava intorno mentre wonwoo saltellava da un angolo all'altro del suo appartamento recuperando ogni frammento di foglio sparso qui e là.

Aveva fin troppo materiale da mostrare, ma per qualche ragione tutto d'un tratto era preoccupato riguardo i suoi lavori e quindi cominciò a scartarne un'enorme quantità.

Cominciando dalle ultime poesie che aveva scritto, non le avrebbe fatto leggere le poesie suicide e depressive che aveva scritto negli ultimi mesi, erano abbastanza disgustose ed esplicite a parere suo, e non voleva spaventarla.

Inoltre la maggior parte erano riguardo Youngjae e i suoi incubi, due argomenti che non avevano ancora toccato.

Wonwoo sapeva che era il suo lavoro discutere di queste cose ed aiutarlo, ma non era ancora pronto ad aprirsi riguardo alla morte del suo migliore amico, era ancora troppo doloroso, e a quanto pare lei lo aveva capito dato che non lo aveva mai forzato a raccontarle niente riguardo e non gli aveva mai fatto domande riguardo il minore.

Inoltre l'idea farle leggere le sue ultime poesie gli faceva paura, paura che lo giudicasse.

È vero sooyoung non sembrava il tipo e aveva sicuramente visto di peggio nella sua carriera, ma wonwoo non voleva mostrarle i suoi lavori come paziente, ma come wonwoo, quindi per ora si sarebbe tenuto l'argomento Youngjae per sé stesso.

In realtà non sapeva se sarebbe mai riuscito a parlarne, ma adesso non voleva permettere ai suoi pensieri negativi di attaccarlo e rovinare il momento, voleva apprezzare questa improvvisa onda di euforia che stava provando adesso.

Non succedeva spesso, e sapeva che non sarebbe durata allungo.

Dopo aver buttato via metà dei fogli che aveva in mano, tenendo solo i migliori, i più belli nei suoi occhi, decise di uscire per non essere in ritardo per il suo appuntamento.

Guidò più velocemente del solito, ormai aveva memorizzato la strada.

In poco tempo era già davanti alla clinica, parcheggiò l'auto ed entrò nell'edificio un po' nervoso.

Solito sorriso cordiale da jisoo e solito sguardo omicida da junhui, ma neanche quello sarebbe stato abbastanza per rovinare l'atmosfera.

Bussò e la maggiore aprì sorridendo.

Si stava abituando a questa routine, forse un po' troppo per qualcuno che non voleva andare da uno psicologo; ma al momento non ci pensò e ricambio il suo sorriso, anche se più timido e meno smagliante di quello della ragazza.

<<buona sera sooyoung>>

<<ciao wonwoo entra pure>>

Il ragazzo entrò e posò la sua borsa sulla sua sedia e cominciò subito a preparare il caffè senza neanche chiedere a sooyoung se lo voleva, tutto sotto lo sguardo attento della ragazza.

Le porse la sua tazza fumante prima di prendere la propria.

<<ti ho portato le poesie>> disse lui saltando i "come stai" e quant'altro dato che si vedevano quasi tre volte a settimana.

Wonwoo pensò di avere le allucinazioni, ma potè giurare che gli occhi di lei si illuminarono non appena udì ciò che disse.

Sooyoung posò la tazza sul tavolino per battere le mani silenziosamente.

Wonwoo sorrise, è vero che era una persona riservata, però un complimento riguardo la sua arte era sempre bene accetto, e per lui l'eccitazione della ragazza contava come un enorme complimento.

<<yeey fammi vedere>> disse lei in risposta e lui annuì solamente prima di prendere il suo zainetto.

Sperava davvero che le poesie che avesse scelto fossero adeguate e che fossero ben scritte, non sapeva perché, ma ci teneva al parere della maggiore.

Con le mani che tremavano per via del nervoso, aprì la zip rivelando il vecchio quadernino delle sue poesie, finito l'anno scorso e un paio di fogli abbandonati.

La ragazza si sporse in avanti rimanendo al suo posto per dare un'occhiata a ciò che faceva lui, anche se dalla poltrona non poteva leggere niente.

<<ecco, qui ci sono un paio di poesie, ed un vecchio taccuino>> disse passandoli alla maggiore che li accettò volentieri.

<<non sono un professionista, quindi non ti aspettare più di tanto>> sorrise lui grattandosi il collo sperando che non avesse aspettative troppo alte e che l'avrebbe delusa con i suoi lavori banali.

La ragazza non sembrò interessata al suo commento e rivolse subito la sua attenzione ai fogli tra le sue mani, cominciando dalle pagine strappate.

La ragazza cominciò a leggere poesia per poesia, occhi attenti e sguardo privo di emozioni.

Era talmente concentrata e wonwoo non sapeva se ciò che stava leggendo era di suo gradimento o meno.

Nessun commento lasciò le labbra della maggiore, e neanche una volta distolse lo sguardo dai fogli tra le sue dita.

Finí di leggere le poesie sui fogli, li poggió sul tavolino ed aprì il taccuino.

Passava il dito sulle righe scritte in inchiostro nero con calligrafia ordinata prestando attenzione al significato di ciò che stava leggendo.

Wonwoo rimase in silenzio osservando la maggiore cercando di capire cosa ne pensasse.

Cominciò a mordicchiarsi le unghie mentre osservava la ragazza, e se non le piacessero?

Probabilmente le è piaciuta solo la poesia delle margherite perché è collegata a Youngjae e ai fiori che gli porta, probabilmente è un'opinione soggettiva e non le piacciono il resto dei pezzi di wonwoo.

Forse li trova noiosi.

Wonwoo voleva dirle che non doveva per forza leggerle tutte, non voleva che si sentisse obbligata, ma non riuscì a proferire parola ed interromperla, continuava ad osservare la maggiore, sembrava così seria e concentrata, i suoi capelli rossi che stavano lentamente crescendo le cadevano davanti al viso di tanto in tanto e lei rimetteva una ciocca dietro l'orecchio per poter vedere.

Wonwoo aveva finito il suo caffè mentre aspettava, invece lei non aveva neanche toccato il suo, era ormai freddo.

Quasi passó per la testa di wonwoo di riscaldarlo o prepararne un'altro, ma non voleva distrarsi neanche per un secondo per paura di perdere una minima espressione facciale o reazione alle sue poesie da parte di sooyoung.

<<wow>> disse lei ad un certo punto, parlando più a sé stessa che a wonwoo, lui cercó di capire di cosa stesse parlando, cosa intendeva, ma niente, dopo quel commento sfuggito tornò silenziosa di nuovo.

Dopo più di un quarto d'ora Sooyoung era arrivata all'ultima pagina e stava leggendo le ultime parole del quadernino.

Finí di leggere e lo chiuse poggiandolo attentamente sul tavolino da caffè finalmente prestando attenzione a wonwoo.


——————————————————
Sto capitolo fa un po' schifo ma le cose devono succedere lentamente am i right?

Glasses - Jeon WonwooDove le storie prendono vita. Scoprilo ora