~chapter 102~

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Non erano niente di ufficiale, wonwoo non l'aveva invitata ad un appuntamento e tanto meno non le aveva chiesto di essere la sua ragazza, non era neanche successo niente di eccitante, non erano andati a letto insieme o niente del genere,
l'unica cosa che avevano fatto era spendere tutta la notte insieme ad osservare la luna dal balcone di wonwoo, la testa di sooyoung sul suo petto e la mano di lui che carezzava i suoi capelli mentre le leggeva strofe dolci che aveva memorizzato a cuore fino all'alba, non c'era stato nient'altro, neanche un'altro bacio.

Eppure nessuno dei due aveva mai provato qualcosa di più romantico nelle loro vita.

I battiti accelerati ne erano la prova.

Non stavano insieme, eppure sooyoung era tornata a casa sorridendo come un imbecille per tutto il tragitto, ogni parola smielata che le aveva rivolto wonwoo era impressa nella sua memoria e le avrebbe custodite con cura.

Appena dentro il suo appartamento si buttò sul suo divano lasciando andare un sospiro di sollievo, e si addormentò così com'era con il sorriso sul volto, il cuore che batteva all'impazzata ed il cervello che aveva fin troppi pensieri al momento, abbracciata ad un cuscino, senza neanche preoccuparsi di cambiarsi, e soprattutto senza rimorsi per la prima volta in anni.

Le piaceva wonwoo, e a Wonwoo piaceva lei, era quasi surreale.

Era felice.

Così come lo era wonwoo il quale aveva realizzato di avere sentimenti per lei ormai da un paio di mesi e non si sognava neanche di essere corrisposto.

E invece eccolo lì, che si leccava le labbra assaporando i residui del suo lucidalabbra alle ciliege.

Aveva finalmente avuto l'opportunità di leggerle cose che aveva tenuto dentro di sé per mesi, e niente lo avrebbe mai potuto rendere più felice del fatto che le sue poesie piacevano alla sua più grande musa, che lui piaceva alla sua musa.

Però non c'era nessuna fretta, avevano tutto il tempo del mondo e non volevano forzare un ritmo scomodo, ad entrambi andava bene prendersela con comodo e lasciarsi trascinare dalle loro emozioni per una volta.

Perciò non appena era sorto il sole, sooyoung lo ringraziò per la serata e lasciò il suo appartamento senza un'altra parola, wonwoo la guardò mentre entrava nella sua auto e se me andava con un sorriso contento sul volto.

Sarebbe andato tutto bene.
























Nei giorni seguenti erano entrambi troppo codardi per fare il primo passo, ogni volta che sooyoung decideva di prendere il telefono e chiamare wonwoo per chiedergli di trascorrere del tempo insieme andava in panico, le tremavano le mani e si faceva prendere dal panico.

Aveva paura di andare troppo veloce, aveva paura che lui non fosse pronto, aveva paura di tante cose, ma per una volta non aveva paura che lui non avesse sentimenti per lei.

Solitamente avrebbe avuto un centinaio di dubbi per la testa, "magari non gli piaccio, magari era solo la foga del momento, magari gli faccio pena" era ciò che pensava subito ogni volta che qualcuno aveva mostrato minimo interesse nei suoi confronti in passato, ed è per questo che non era mai stata in una vera e propria relazione e si era semplicemente limitata a sesso qui e lì, però per una volta non aveva nessun dubbio riguardo le emozioni dell'altra persona, wonwoo lo aveva reso abbastanza chiaro.

Le sue poesie più dolci del miele non lasciavano tanto spazio all'interpretazione.

E ciò la rassicurava e le metteva l'anima in pace, non aveva niente di cui avere paura, a Wonwoo piaceva sooyoung.

Glasses - Jeon WonwooDove le storie prendono vita. Scoprilo ora