~chapter 6~

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Wonwoo lasciò la casa subito dopo, salutando l'uomo e scusandosi se non poteva spendere più tempo con lui.

Aveva bisogno di tempo da solo.
Gli scoppiava la testa.
Il suo cuore gli faceva male, era dolore fisico ,palpabile.

Non era ancora pronto a pensare alle informazioni che aveva appena appreso.

Però se l'era cercata, era lui che aveva insistito anche se Seungcheol lo aveva avvertito, ma non sapeva che avrebbe fatto così male ,pensava di aver già raggiunto il culmine nel vedere la bara che veniva sotterrata.

Apparentemente si sbagliava.

Non riusciva a togliersi l'immagine di un Youngjae privo di vita dalla testa.

Si tolse gli occhiali e si asciugò le lacrime che non smettevano di scendere con la manica della felpa.

Con la vista sfocata camminò, senza sapere dove stesse andando.

Voleva solamente andare lontano, dove nessuno avrebbe potuto trovarlo, voleva sparire, così come aveva fatto Youngjae.

L'unica cosa che si ripeteva mentre faceva passi scordinati in direzioni casuali era che voleva sparire, voleva avere pace , era disperato, ma sapeva di non meritarsi la pace ,non dopo quel che aveva permesso che accadesse al suo migliore amico.

Inconsciamente arrivò al cimitero.

Ironico.

Il sole stava tramontando, e gradualmente la luce stava sparendo, come la luce dentro Wonwoo.

Si diresse velocemente verso la lapide del suo amico, si sentiva come se dovesse scusarsi.

Non poteva credere che il suo piccolo fratellino avesse dovuto subire così tanto dolore ,avrebbe preferito essere lui quello a lasciare il pianeta , ad essere sotterrato.

Finalmente quando la distanza tra lui e Youngjae era solo qualche passo si buttò sull'erba davanti alla tomba.

Si inginocchiò davanti a lui, notando che ancora una volta c'erano margherite fresche ad adornare la tomba.
Ma questa volta non ci presto molta attenzione.

<<Oh jae>> disse con un sussurro strozzato.

Non riuscì a proferire parola, pianse di nuovo ,Wonwoo non era solito a piangere , era una persona forte, ma tutto cambiò nel momento in cui perse il suo migliore amico.

<<m-mi dispiace , i-io...>> disse con voce tremante.

<<io non lo sapevo, avrei dovuto controllare perché sei tornato a casa presto piuttosto che limitarmi a mandarti un messaggio. >>

Tirò su con il naso.

<<Perdonami Jae, io... pensavo fosse tutto apposto, i-insomma non è la prima volta che torni a casa presto, non mi aspetti sempre, e quando te ne sei andato io ero ancora in aula.

Però non è- n-non è una giustifica valida, io avrei dovuto accertarmi che tu stessi bene, che fossi arrivato a casa e che fosse tutto apposto non appena la mia lezione finí.

Non sarei dovuto andare a lavoro, sarei dovuto venire a controllarti, e se non ti fosse accaduto niente di male avrei dovuto rimproverarti perché sei scappato dalle lezioni, avrei dovuto farti una ramanzina, dirti che era importante essere un buon studente per il tuo futuro, come farebbe un buon fratello maggiore>>

Si asciugò le lacrime nuovamente , era certo che a questo punto avesse gli occhi gonfi e rossi ,così come il suo naso.

Ebbe una fitta al cuore nel immaginarsi qualcuno che faceva del male a Youngjae, e quest'ultimo che cercava aiuto senza però trovarlo.

Glasses - Jeon WonwooDove le storie prendono vita. Scoprilo ora