~chapter 63~

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La solitudine stava cominciando a dargli alla testa.

Decise di andare a visitare Youngjae, l'unica persona di cui non aveva paura.

Almeno non era confuso riguardo ciò che provava per Youngjae.

Però sapeva che il rischio di imbattersi in sooyoung era alto ed onestamente non pensava di essere in grado di affrontarla, perciò scelse di andare a visitare Youngjae durante l'orario lavorativo della maggiore.

Andò a comprare delle margherite, e per la prima volta da quando il suo amico era morto, mentre seungkwan gli stava preparando il mazzo, delle rose rosse attirarono la sua attenzione.

Non lo avevano mai attirato, non fino ad adesso, è come se si fosse accorto per la prima volta di quanto in realtà sia un fiore davvero bello.

Non erano rosso fuoco, più color ambra, era davvero una bella tonalità e non potè evitare di pensare a-

Seungkwan lo riportò alla realtà quando gli porse il suo solito bouquet di margherite fresche, non si era neanche accorto che stava fissando gli altri fiori fino a che il fiorista non parlò.

<<ti va magari di aggiungere una rosa al tuo bouquet? Per dargli un po' più di vita?>> offrì gentilmente seguendo lo sguardo di wonwoo.

Seungkwan non poteva saperlo ma ciò che aveva appena detto aveva reso wonwoo più nervoso di quanto pensava.

Scosse la testa velocemente e pagò per le sue margherite prima di uscire o come meglio dire scappare dal negozietto.

Camminò velocemente verso il cimitero, era passato un po' di tempo dall'ultima volta che aveva visitato il suo amico, quasi due settimane, 13 giorni per essere precisi.

Questo era il periodo più lungo che aveva passato senza passare a vedere Youngjae.

Contava i giorni uno per uno da quando aveva discusso con sooyoung.

Era ridicolo quanto le cose tra loro avessero influenza sulla sua vita, solo perché non erano apposto wonwoo non se la sentiva di parlare con nessuno.

Il problema è che non sapeva neanche definire cosa ci fosse tra di loro.

E se stesse esagerando? Se lui fosse l'unico ad essere così frustrato?
Probabilmente lei non ci stava neanche pensando e questo gli dava ancora più fastidio.

Mise i pensieri da parte e si diresse verso la tomba del suo amico notando le margherite che la adoravano, almeno era sollevato che sooyoung gli avesse tenuto compagnia quando lui era assente.

Poggió le sue margherite vicino a quelle già presenti e si inchinò di fronte alla lapide prima di sedersi e cominciare un altro dei sui monologhi.

<<Youngjae.>> sussurrò passando le dita sul suo nome.

<<mi manchi sempre di più,

ogni secondo che respiro mi sento in colpa perché tu non sei qui a fare lo stesso.

Preferirei fossi stato io a morire, tu ti meritavi di vivere, manchi a così tante persone....

Se fossi morto io nessuno avrebbe sofferto, per questo sono io che meritavo di andarmene, per non essere stato in grado di aiutarti.

Mi sento così solo, sai? Però non posso permettermi di fare la vittima e lamentarmi quando tu hai sofferto molto di più.

E poi sono io ad evitare le persone in torno a me.

Mi dispiace.

Ovviamente non posso riportarti indietro, però voglio solo fare giustizia per te se è possibile, o almeno sapere la verità, poi posso anche morire.

Glasses - Jeon WonwooDove le storie prendono vita. Scoprilo ora