~chapter 15~

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Stava guidando verso casa di mingyu e soojin dopo aver finito i suoi doveri per la giornata, per portarle ciò che aveva dimenticato in farmacia, il sacchetto si trovava sul sedile del passeggero.

Non aveva altro da fare di sera, perciò decise di portarglielo il prima possibile in caso dovesse prenderle in giornata.

Durante il tragitto ad un certo puntò fece una curva ed il sacchetto cadde dal sedile ed il suo contenuto andò a finire sul tappetino della sua auto.

Al primo semaforo rosso si fermò e controllò se il contenuto era fragile, sperando che niente si fosse rotto o rovesciato, ma per sua fortuna erano solo anticoncezionali in un contenitore di plastica, quindi niente si era danneggiato, per fortuna.

Continuò il suo tragitto.

Suonò il campanello della villa, sapeva che lei probabilmente non era ancora tornata a casa, ma non importava, avrebbe dato i suoi medicinali a Mingyu, non c'era bisogno di incontrarla personalmente.

Ed esattamente come si aspettava fu Mingyu ad aprire con indosso un completo elegante, forse era appena tornato a casa.

Al contrario di sua moglie, il suo lavoro non aveva orari fissi, ed essere il capo, voleva dire che potrebbe dover uscire a tutte le ore del giorno.

<<buona sera Mingyu>> disse Wonwoo.

<<ciao Wonwoo, cosa fai li in piedi entra dentro>> disse il maggiore con il suo solito sorriso amichevole facendogli cenno con la testa verso l'interno.

<<no grazie, vado di fretta, sono solo passato a portare a Soojin noona le sue medicine che ha dimenticato in farmacia, che smemorata>> disse il ragazzo con gli occhiali alzando il sacchettino in modo che l'altro lo potesse vedere.

Gli spiegò brevemente del loro incontro mattutino.

<<medicine?>> mingyu era un po' confuso dato che soojin non era malata.

<<ah no non sono antibiotici, sono anticoncezionali non ti preoccupare>> Wonwoo trovava davvero adorabile quanto mingyu si interessasse a Soojin ed il suo benessere.

Però quando mingyu sentì ciò che Wonwoo disse piuttosto che sentirsi sollevato, la sua faccia sbianco ed aveva un espressione indecifrabile sul volto.

<<qualcosa non va hyung?>> chiese Wonwoo.

<<no no tutt'apposto Wonwoo grazie per essere passato,spero non abbia perso troppo tempo>> disse lui tornando a sorridere come al suo solito.

Era confuso per tutta la serata seguente, perché mingyu aveva avuto quella reazione?
Cos'era il problema? Wonwoo non avrebbe dovuto sapere degli anticoncezionali? Erano una coppia sposata ,era ovvio che avevano interazioni sessuali, o forse mingyu era semplicemente timido riguardo l'argomento, o forse non aspettava che Wonwoo avesse guardato nel sacchetto e adesso pensava che era un ficcanaso? Beh non era sua intenzione invadere la sua privacy, anche se in realtà non era un segreto.

O forse era solo stanco.

Mah chissà cosa gli passava per la mente.

























Qualche  giorno  dopo.
19 febbraio.

Oggi era il secondo mesiversario della morte di Youngjae.

Erano le tre del pomeriggio.
Wonwoo era già al cimitero e stava parlando con lui,gli stava raccontando la sua giornata come al solito,e aveva anche pianto un po',un bel po' ,ma adesso aveva smesso e stava cercando di smettere di essere così sentimentale, non che gli interessasse della sua felicità, lui non si meritava di essere felice perché non era riuscito a proteggere il suo migliore amico, ma adesso che era davanti alla sua tomba si sentiva come se lo stesse guardando, e quindi avrebbe finto di stare bene almeno quando lo visitava, o ci avrebbe provato.

Era ancora seduto sull'erba quando qualcuno gli toccò leggermente la spalla per attirare la sua attenzione.

Si girò confuso, e quando vide quella ragazza, sooyoung fu ancora più confuso.

<<uhm, hei Wonwoo>> disse lei.
<<hei>> disse semplicemente lui guardandola dal basso dato che lui era ancora seduto e lei era in piedi.

Cosa voleva? Si chiese il ragazzo, di solito aspettava il suo turno sulla panchina.

<<volevo solo scusarmi per l'ultima volta, sono davvero imbarazzata, mi sa che ho fatto una cattiva prima impressione, e quindi sono qui solo per ricominciare con il piede giusto e poi ti lascerò in pace>> disse lei rispondendo ai pensieri di Wonwoo.

È vero l'ultima volta che si erano visti lei aveva addosso i pantaloni del pigiama, il mascara colato e gli occhi gonfi, anche se Wonwoo non l'avrebbe considerata una brutta figura, o una cattiva impressione dato che lui stesso piangeva spesso sulla tomba del suo migliore amico,  ma magari non stavano piangendo per lo stesso motivo.

Mentre adesso era ordinata come le volte precedenti, il suo makeup era impeccabile, il suo rossetto rosso accentuava il suo colore di capelli, ed il suo outfit era formale ed elegante, costoso.

<<mi chiamo sooyoung>> disse lei allungando la mano che lui afferrò prontamente senza ancora muoversi dalla sua posizione.
<<piacere di conoscerti>> continuò lei ritirando poi la sua mano.

Si guardarono negli occhi qualche secondo prima che lei si schiarisse la gola e guardò altrove.

<<beh adesso tolgo il disturbo, ti lascio la tua privacy>> disse lei a disagio, probabilmente perché wonwoo non aveva detto niente da quando si era fatta viva. Probabilmente pensava che fosse strano.

<<no aspetta!>> disse lui alzandosi in piedi quando lei si girò di spalle e stava per andarsene, aveva tante domande da farle, e adesso aveva la possibilità perfetta.

<<si?>> disse lei girandosi verso di lui e mandandogli uno sguardo interrogativo.

<<ti va di bere qualcosa con me ?>>










L'atmosfera era strana tra i due.
Erano andati ad un bar vicino al cimitero ed avevano entrambi ordinato un caffè, adesso sedevano uno di fronte all'altro senza sapere come rompere il ghiaccio.

Wonwoo aveva tantissime domande da farle, ma adesso che lei era lì tutto orecchi, non sapeva cosa dire.

D'altro canto lei non sapeva perché aveva accettato, però non voleva sembrare maleducata e rifiutare la sua offerta.

<<allora, parlami un po di te Wonwoo>> fu lei la prima a rompere il ghiaccio, proprio nel momento in cui Wonwoo stava per chiederle lo stesso.

<<mi chiamo Jeon Wonwoo, ho 23 anni e studio poesia e letteratura classica all'università di Seoul, tu invece ? Cosa studi? >> chiese lui cercando di fare conversazione, anche se la realtà era che voleva capire quanto sapesse lei riguardo l'incidente.

<<no, non studio più, ho 25 anni e mi sono laureata più di tre anni fa, dato che ero la migliore studentessa ho studiato più di un anno insieme>> disse lei attirando la sua attenzione.

25 anni? Li portava davvero bene.

Parlarono un po' del più e del meno, erano entrambi un po' impacciati dato che non si conoscevano, infatti non parlarono di niente di troppo personale, e dopo l'intera conversazione l'unica cosa che aveva scoperto su Soo-young è che aveva due anni più di lui e che era un genio.

<<Soo-young?>> chiese lui ad un certo punto dopo che il silenzio tra i due era durato per un po'.

<<si?>>
<<come facevi a conoscere Youngjae? Cosa era lui per te?>> sapeva di essere stato troppo diretto, fino al punto in cui aveva ferito anche se stesso, ma non c'era altra maniera di chiedere.

E aveva ragione era stato troppo diretto, lo capí dalla faccia inpanicata della ragazza.

Abbassò lo sguardo e fissò la tazzina del suo caffè come se fosse la cosa più interessante sul pianeta.
<<potresti definirmi una sua amica >>


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Vi ricordate quando ho detto che soojin è  la donna più bella sulla faccia della terra? Me lo rimangio miss Soo-young lo è.

Glasses - Jeon WonwooDove le storie prendono vita. Scoprilo ora