~chapter 34~

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Wonwoo POV:

Sangue.

Orribile.

Tremendo.

Morirò.

Lo odio.

L'immagine di Seungcheol non voleva uscirmi dalla testa, così come quelle che la mia immaginazione aveva creato di Youngjae.

Sto tremando così tanto che il mio corpo fa male, ma non riesco a smetterla.

Le mani davanti ai miei occhi sono ormai sporche, le odio, non mi servono a niente mani insanguinate.

Sembrano le mani di un criminale che ha tolto la vita a tantissime persone.

Sporche.

Probabilmente le mani di chi aveva tolto la vita a Youngjae non erano così sporche letteralmente, ma ovviamente figurativamente lo erano.

E adesso anche le mie lo sono.

Sono ormai macchiate dal liquido che segna il dolore.

Violenza.

Non le considero più mie.

Chissà quanto sangue si deve perdere per morire dissanguati.

Voglio solo strappare entrambi gli arti.

Non voglio vedere sta merda, ma non riesco a distogliere lo sguardo perciò sono costretto ad osservare questo orrore attraverso lacrime e la mia vista offuscata.

Ho il voltastomaco e voglio vomitare e la puzza del sangue non aiutava.

Ho freddo ma mi bruciano le mani, il liquido scarlatto è bollente e mi sta bruciando vivo.

L'idea che sia pieno di sangue all'interno mi fa venire voglia di morire, voglio fare in modo di non avere più sangue che scorre in me.

Posso riuscirci, basta, basta morire.

Voglio farlo, voglio finalmente morire e riposare in pace anche se non penso di meritarlo.

Io-

Stavo ancora fissando quelle disgustose mani impregnate di morte quando qualcuno afferrò la mia mano destra.

Scattai in preda al panico.

Ho alzato lo sguardo è sooyoung era seduta alla mia destra.

Cosa fa qui? Cosa vuole da me?

Non mi ha neanche guardato in faccia continuava a tenere la mia mano.

Non so cosa vuole fare, ma non voglio che mi tocchi, non voglio sporcarla con il mio sangue.

Non voglio che si espanda.

Ho aperto la bocca per dirle di lasciarmi stare ma nessun suono uscì, sono così stanco e le mie corde vocali fanno così male.

Sempre tremando ho cercato di ritirare la mano ed allontanarmi, ma lei ha leggermente stretto al mio polso indicandomi di stare fermo.

E così feci.

Anche se non voglio essere toccato non ho altra opzione, così dopo un po' di resistenza mi sono seduto e ho riportato lo sguardo alla mia mano destra adesso tra le sue.

Una scarica di imbarazzo e vergogna si propagò per il mio corpo.

Deve pensare che sono disgustoso.

Sooyoung stava osservando attentamente la mia mano e poi la appoggio delicatamente sulle sue cosce coperte dalla stoffa dei pantaloni per prendere quello che sembra un sacchettino bianco.

Glasses - Jeon WonwooDove le storie prendono vita. Scoprilo ora