~chapter 28~

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3rd POV:

Wonwoo aprì gli occhi spaventato, non capiva cosa gli stava capitando attorno o cosa era appena successo.

Non distingueva più la realtà dall'immaginazione, e non era niente di buono.

Era vivo o era morto?

Se era morto avrebbe visto Youngjae?

No Youngjae era in paradiso, e wonwoo probabilmente in inferno.

Non ne era sicuro però.

Non era sicuro di niente.

Non sapeva dove si trovava né come ci era arrivato né il perché, ma ciò che vedeva davanti ai suoi occhi era sooyoung.

Le sue labbra si stavano muovendo, probabilmente stava cercando di comunicare con lui, ma Wonwoo non riusciva a sentire niente, anzi neanche aveva pienamente realizzato che la ragazza si trovasse lì.

Era come fosse chiuso in una stanza di vetro che lo isolava dal resto del mondo.

D'altro canto sooyoung stava cercando di parlare con lui, ma aveva capito che era inutile, wonwoo stava ancora avendo un attacco di panico, e probabilmente non ne era neanche consapevole.

Poteva vederlo tremare, e il suo respiro era veloce, troppo, per non parlare delle gocce di sudore freddo che inumidivano la sua fronte e scendevano per mischiarsi con le sue lacrime.

Non aveva una bella cera.

Sooyoung notò quanta fatica facesse nel prendere un respiro, era come se qualcosa glielo impedisse, wonwoo alzò la mano per toccarsi la gola.

Era davvero pallido.

<<wonwoo>>
Sooyoung cercó di attirare la sua attenzione, inutilmente per l'ennesima volta.

Schioccò le dita davanti al suo volto, ma Wonwoo era distratto e guardava un punto indefinito distante, la luce nei suoi occhi sparita, il suo sguardo sembrava perso, morto.

Solitamente sooyoung saprebbe come comportarsi in questo tipo di situazione, ma il fatto che la persona davanti a lei fosse wonwoo la mise in soggezione.

Anche se wonwoo si è scusato e hanno detto di essere entrambi apposto, sooyoung non poteva fare a meno di sentirsi come se wonwoo la odiasse ancora, e come se l'ultima cosa che volesse fosse il suo aiuto.

Però non poteva neanche lasciarlo soffrire senza fare niente.

Non è quello che Youngjae avrebbe voluto, e neanche lei stessa si sarebbe mai perdonata di vedere una persona in bisogno di aiuto e non fare niente, non era da lei.

Sooyoung appoggiò la mano sulla spalla di wonwoo in un ennesimo tentativo di attirare la sua attenzione, e questa volta ci riuscì, ma non nella maniera desiderata.

Perché appena la mano di lei fece contatto con la sua spalla wonwoo sussultò violentemente.

Il contatto fisico indesiderato lo riportò alla realtà, e quando sooyoung incontrò i suoi occhi potè notare che il suo sguardo era passato dal perso al spaventato, wonwoo aveva paura di lei.

Era come se non l'avesse riconosciuta.

Wonwoo abbassò lo sguardo verso la mano di sooyoung e ovviamente sembrava terrorizzato all'idea del contatto fisico.

Lei se ne accorse e rimosse lentamente la sua mano.

Wonwoo colse l'opportunità per allontanarsi rimanendo seduto nella stessa posizione senza distogliere lo sguardo dal suo, come se avesse potuto fargli qualcosa se non l'avesse tenuta sotto controllo.

Glasses - Jeon WonwooDove le storie prendono vita. Scoprilo ora