~chapter 53~

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Sooyoung si compose e prestò attenzione a wonwoo, si vedeva che era nervoso, e la ragazza non sapeva come poteva esserlo quando il suo taccuino poteva competere con una raccolta di poesie di famosi poeti ed autori.

Lo guardò volendo rassicurarlo ma
<<wow>> fu l'unica parola a cui potè pensare nuovamente.

Wonwoo alzò un sopracciglio confuso non capendo ancora se le erano piaciute o meno.

Sooyoung sospirò capendo, dannazione, questo ragazzo ha zero autostima.

<<sono davvero stupende>> cominciò lei.

<<davvero?>> chiese lui scettico, non voleva che lei si sentisse obbligata a fargli dei complimenti per non offenderlo.

<<davvero, non sto esagerando per non offenderti, se non mi fossero piaciute non avrei trascorso gli ultimi 30 minuti  a leggere, non pensi?>> fu più una domanda retorica.

Non gli diede tempo di rispondere ed andò avanti a parlare delle sue opere.
<<sono dei capolavori, pagherei un bel di soldi per il taccuino, lo terrei nella mia scrivania vicino alla tua altra poesia e le leggerei tutti i giorni nel mio tempo libero cercando di capire tutti i significati nascosti ed analizzare il tuo stato d'animo quando le hai scritte.
E so che non sono l'unica.
Sei davvero talentuoso e ti ammiro.>> disse lei finendo sentendosi un po' imbarazzata per aver parlato troppo in fretta.

Però è vero, ammirava wonwoo davvero, nell'ultimo mese aveva capito più o meno che tipo di persona era, era un ragazzo timido, gentile, educato, amava gli animali, era diligente e capace di prendersi cura di un appartamento da solo, indipendente, era un bravo figlio che rispetta i suoi genitori ed un buon amico per Youngjae e la sua famiglia, inoltre era davvero intelligente e talentuoso, usava parole dolci e preparava ottimi caffè, e come se tutto ciò non bastasse era pure attraente; praticamente un sogno.

L'unica cosa che gli mancava era sicurezza in se stesso, e sooyoung capí che non era abituato a ricevere dei complimenti del genere spesso perché quando lo guardò noto che era leggermente arrossito, solo perché sooyoung aveva espresso quanto avesse gradito le sue poesie.

Sooyoung contenne il sorriso che minacciava di apparire e pensò che in quel momento il ragazzo davanti a lei fosse adorabile, arrossire per così poco.

Allo stesso momento però lei stessa si senti imbarazzata per aver parlato troppo e troppo in fretta, ler aver espresso che avrebbe pagato per avere qualcosa che lui probabilmente riteneva personale, probabilmente penserà che è strana.

In effetti si sentiva strana, perché dopo aver letto tutti i capolavori che le aveva portato, si sentì come se non fosse abbastanza, un altro pensiero si formò nella sua testa.

"Vorrei poterlo sentire recitare o leggere uno dei suoi lavori" pensò e scosse subito la testa per smettere di immaginarsi la voce profonda del ragazzo che pronunciava le parole delicate e dolci che aveva scritto sulla carta, la poesia sull'amore, se si potesse definire una poesia.

Adesso era lei quella che stava arrossendo e fortunatamente la voce di wonwoo la riportò alla realtà.

<<uhm grazie>> disse lui grattandosi il collo imbarazzato.

Sooyoung sorrise.
<<non c'è bisogno di ringraziarmi, lo penso davvero, piuttosto ringrazia te stesso per essere così talentuoso>> cercó di nascondere l'imbarazzo.

Wonwoo sorrise e sooyoung giurò che era la prima volta da quando lo aveva incontrato in cui il suo sorriso non sembrava forzato per non fare preoccupare le persone intorno a sé ma genuino.

<<grazie comunque, nessuno ha mai apprezzato così tanto le mie poesie quanto hai fatto tu>> ammise lui.

Wonwoo sapeva di essere bravo a scrivere e spesso e volentieri le persone intorno a lui gli facevano un paio di complimenti, dalla sua professoressa a Youngjae a minghao.

Ma mai nessuno era mai stato così entusiasta di leggere qualcosa che aveva scritto lui, lo faceva sentire importante, inoltre aveva paura che avrebbe trovato le poesie noiose, perché erano riguardo la sua vita, le cose che gli piacevano, le sue emozioni, e lui si considerava una persona noiosa, un secchione come spesso lo chiamavano.

Ma sooyoung non sembrava d'accordo, aveva un bagliore negli occhi mentre parlava dei suoi lavori e wonwoo non potè evitare di sentirsi un po' orgoglioso, sooyoung gli aveva fatto apprezzare ancora di più il suo hobby, la sua passione, il suo sogno, e lui le era grato.

Silenzio cadde tra loro, non erano a disagio ma entrambi un po' in imbarazzo, wonwoo si sentiva come se aveva mostrato troppo di sé stesso, e non c'era abituato, ma non se ne pentiva.

<<ho notato che sono tutte datate a l'anno scorso>> disse lei dopo essersi schiarita la voce cercando di riportare l'atmosfera calma che c'era normalmente.

<<hai smesso di scrivere?>> chiese lei cercando di non sembrare delusa.

<<no no, scrivo ancora, è solo che..>> si fermò a metà frase non sapendo come spiegarle che odiava tutto ciò che aveva scritto dopo il 19 dicembre e che la sua unica musa ora era la tristezza e la morte.

Sooyoung capí che era un argomento delicato e prese nota di come wonwoo chinò il suo capo e si sedette più composto sul divano, più formale.

<<hey, è tutto okay, non ti obbligerò a parlarmi di qualcosa che ti mette a disagio, e capisco se le poesie più nuove per te sono al quanto personali.
Se vuoi parlare di qualsiasi cosa io sono sempre tutta orecchi, se però non ti va, la mia priorità è sempre che tu sia a tuo agio>> wonwoo alzò lo sguardo per incontrare il suo e fu accolto dal suo sorriso incoraggiante facendolo sentire un po' meglio.

Non volendo rovinare l'atmosfera sooyoung prise di nuovo il quadernino che aveva poggiato sul tavolino e aprì su una certa pagina che aveva letto precedentemente.

<<però avevo una domanda se non ti dispiace>> disse lei cercando l'esatta strofa che voleva e Wonwoo annuì incerto.

<<qui cosa intendi dire con "tu sei solo un fuggitivo dai cunicoli del labirinto che è la mia mente"? Di cosa stai parlando?>> chiese lei e poté vedere gli occhi di wonwoo brillare prima di cominciare a spiegare di cosa stesse parlando in quella strofa.

Passarono il resto della seduta a discutere riguardo le sue poesie, la maggior parte del tempo Wonwoo parlava e sooyoung ascoltava attentamente, facendo domande di tanto in tanto, lui sembrava così felice di poter parlare della sua passione e lei era felice di ascoltare.

Parlarono per ore come due amici che si conoscevano da una vita fino a che non persero la cognizione del tempo, quel giorno sooyoung non permise a wonwoo di pagare per la seduta.

Glasses - Jeon WonwooDove le storie prendono vita. Scoprilo ora