~chapter 69~

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<<hey là>> sooyoung accolse Wonwoo sorridente come al solito e lui si chiese se si era immaginato la scena di lei che cadeva a pezzi davanti a lui l'ultima volta.

Questa era la sua prima seduta da quando aveva scoperto cosa fosse successo a Youngjae, o almeno parte di quello che era successo, e aveva speso tutta la mattina pensando a come avrebbe confrontato sooyoung, voleva che si aprisse con lui, voleva che si potesse sfogare con lui.

<<hey..>> rispose lui confuso e poggió la sua tracolla sul divano per preparare il caffè.

Stava fingendo non fosse successo niente?

<<come va?>> chiese lei osservando la schiena del ragazzo, sapeva che aveva avuto tanto da digerire negli ultimi due giorni, non era facile accettare tutto ciò che gli aveva raccontato.

Era una storia tremenda, a lei stessa erano servite un paio di settimane per accettare che era al corrente di stupri ricorrenti senza poterci fare niente.

<<non male quanto pensavo>> ammise lui alzando le spalle, non fraintendete, non è che non gli importasse di Youngjae, è semplicemente che aveva già pianto abbastanza, sapere cos'era successo prima non cambiava molto la situazione, non aveva neanche scoperto tutto fino in fondo, inoltre l'idea che avesse sofferto così tanto lo aiutava ad accettare la sua scomparsa, preferiva soffrire per la sua perdita piuttosto che Youngjae soffrisse per il resto della sua vita, ma questo non voleva dire che avesse smesso di pensare alle parole di sooyoung da quando le ha sentite.

Aveva ancora un obbiettivo, fare giustizia per Youngjae, sapere cosa fosse successo dopo l'ultima volta che sooyoung lo aveva visto, cosa lo avesse portato al suicidio.

<<tu invece come stai?>> chiese appoggiando la sua tazza davanti a lei e non si mosse da lì aspettando la sua risposta, questo era tutto ciò che gli interessava.

Sooyoung fu presa alla sprovvista, come stava? Ogni volta che Wonwoo le faceva una domanda personale la prendeva alla sprovvista.

Wonwoo era ancora chinato sulle ginocchia per arrivare alla sua altezza e la stava scrutando attentamente attendendo una risposta.

Sooyoung sbattè le palpebre un paio di volte, non stava bene ma di solito non l'avrebbe mai detto a nessuno, però adesso si sentiva nuda davanti allo sguardo del ragazzo.

<<potrebbe andare meglio>> le scapparono le parole di bocca senza neanche avere il tempo di fermarle.

<<mi dispiace>> disse wonwoo con tono apprensivo, sapeva come ci si sentisse.

Si alzò finalmente in piedi lasciando abbastanza spazio alla rossa per respirare.

<<nah sono una tipa dura io>> scherzò cercando di sembrare il più felice possibile.

<<ti va di parlarne?
Sono serio>> chiese Wonwoo e qualcosa scattò in sooyoung, sentì il suo cuore battere più velocemente al tono premuroso che stava usando e debbe costringersi a cambiare l'argomento.

Si schiarì la gola prima di parlare.

<<Allora wonwoo, hai avuto degli incubi ultimamente? E come sta andando la tua ansia? Prendi le tue pillole con costanza?>> disse lei prendendo il suo taccuino tra le mani osservandolo come se fosse la cosa più interessante sul pianeta ed ignorando la domanda che gli aveva appena posto.

Wonwoo sospirò e andò a sedersi sul divano ma non protestò oltre, lui stesso aveva impiegato molto tempo ad aprirsi con lei, sarebbe da ipocriti metterla sotto pressione adesso, ma ciò non voleva dire che si sarebbe arreso.


Nei giorni seguenti tutto rimase uguale, le cose erano apposto tra Wonwoo jeonghan e Seungcheol e lo erano anche con sooyoung.

Purtroppo non erano riusciti a scoprire niente di nuovo riguardo a Youngjae perché non sapevano neanche dove cominciare, sooyoung gli aveva detto tutto quello che sapeva e Wonwoo aveva fatto lo stesso, dove dovevano cercare?

Però stavano comunque facendo passi avanti con la depressione di wonwoo, il ragazzo stava ancora prendendo farmaci per l'ansia ma stava migliorando notevolmente ed era tutto merito di sooyoung.

In ogni seduta non perdeva l'occasione di ricordagli che niente di ciò che stava succedendo era colpa sua, che Youngjae gli aveva voluto bene fino all'ultimo momento.
Gli diceva che era brillante e gentile, e lo riempiva sempre di complimenti facendolo sentire notevolmente meglio, e spesso e volentieri facendogli sentire qualcosa di strano nello stomaco.

Wonwoo trovò ridicolo quanto le parole della psicologa avessero effetto su di lui, era un debole.

Una cosa che non gli andava a genio però era che lei non voleva mai parlare di come lei stessa stesse, wonwoo le chiedeva come stava ogni volta che la vedeva, sia in clinica che al cimitero, sperando che potesse aprirsi con lui, ma tutto ciò che riceveva era un falso "sto bene grazie" accompagnato da quel dannato sorriso che lo distraeva dal suo vero obbiettivo.

Wonwoo aveva capito che mentiva, c'era qualcosa che teneva per sé, e ogni volta che parlavano di Youngjae fingeva di essere okay, fingeva di non essere avvilita per l'accaduto, fingeva di stare bene come faceva quando parlava con i suoi altri pazienti e quando parlava con seungcheol, con tutti in generale, ma Wonwoo non voleva essere come tutti gli altri.

Sooyoung anche se non lo dava a vedere era lusingata, anche se non rispondeva alle domande di Wonwoo e non aveva in programma di farlo ne adesso ne mai, ogni volta che lui mostrava il minimo interesse in lei doveva contenersi dal non scoppiare in lacrime.

Non sapeva perché si sentiva così, ma stava diventando sempre più difficile ignorare queste sensazioni.

<<guarda quanto è carina!!>> disse Wonwoo mostrandole una foto di nemo, l'aveva scattata appena si era svegliato e non riusciva a trovare i suoi occhiali, quando era sceso dal letto li ha visti tra le zampe della sua amica pelosa, ci stava giocando e se li era accidentalmente messi sul musino, rendendola terribilmente adorabile e wonwoo non potè non immortalare il momento.

Sooyoung rimase lì seduta ascoltandolo parlare del suo gatto con un sorriso affettuoso sulle labbra, non poteva evitare di pensare che Wonwoo adesso fosse ancora più adorabile di nemo, ed era un pensiero strano per un'amante dei gatti come sooyoung, ma gli occhi di wonwoo luccicavano mentre parlava e le sue labbra sottili erano estremamente tirate in un sorriso che gli aveva formato delle adorabili rughe di espressione intorno alla bocca, ed il suo naso era arricciato per via del sorriso il che faceva scivolare i suoi occhiali e di tanto in tanto doveva sistemarli nel loro posto con il dito, tutto accompagnato dal suo eccitato discorso riguardo la sua gatta, la sua voce solitamente estremamente profonda era adesso almeno un ottava più alta e sooyoung sentì il suo cuore pieno di affetto, non riusciva più neanche a seguire cosa stesse dicendo ma le sue guance cominciarono a fare male per quanto allungo avesse sorriso.

<<terra a sooyoung?>> disse Wonwoo sventolando la sua mano davanti agli occhi della psicologa.

<<eh?>> Sooyoung tornò alla realtà quando wonwoo aveva già spento il suo cellulare e lo aveva messo in tasca, ma era troppo distratta per seguire ciò che disse dopo.

<<puoi ripetere cosa dicevi?>> disse lei cortesemente sperando che wonwoo non pensasse che lei lo stesse ignorando o che lo trovava noioso o che non lo ascoltava quando parlava, ma al contrario delle sue preoccupazioni lui semplicemente le mandò un sorrisetto accompagnato da un <<tsk>> a bassa voce e sooyoung si trovò ad arrossire ma non abbastanza perché Wonwoo se ne accorgesse.

<<ti ho chiesto se ti va di fare le nostre ricerche personali riguardo la morte di Youngjae? Ho un'idea>> disse ed il suo sorriso diventò più nostalgicò.

Sooyoung era troppo imbarazzata per pensare sobriamente a cosa gli avesse proposto.
Perciò piuttosto che dirgli che non erano in detective conan, semplicemente annuì e decise che quella fu la scelta giusta quando il sorriso di wonwoo si allargò nuovamente accompagnato dal suo.

Glasses - Jeon WonwooDove le storie prendono vita. Scoprilo ora