Glasses - Jeon Wonwoo

~chapter 107~

Era pomeriggio tardo e Sooyoung si mise a sedere su una delle sedie del teatro che l'università di wonwoo usava per feste ed occasioni speciali che oggi era la festa di laurea della facoltà di letteratura che era la ragione per cui lei si trovava lì.

Era di buon umore, ottimo anzi, forse aveva qualcosa a che fare con aver dormito quasi dieci ore per la prima volta in mesi finalmente concedendo al suo corpo del riposo meritato, forse aveva qualcosa a che fare con avere il giorno libero senza stress ne appuntamenti ne pagamenti ne documenti, non aveva mai preso un giorno libero tranne i giorni in cui capitava che non aveva appuntamenti, era come se wonwoo le avesse detto 'non devi sforzarti troppo' quando aveva cancellato i suoi impegni per il giorno, forse aveva qualcosa a che fare con aver ricevuto delle risposte alle domande che la spaventavano, lui la voleva quanto lei lo voleva, se non di più, forse aveva qualcosa a che fare con aver finalmente saziato i suoi bisogni corporei, non era tipo che dormiva in giro però non era comunque mai andata così allungo senza andare a letto con qualcuno quindi sì, si poteva definire in astinenza, forse aveva qualcosa a che fare con aver finalmente risolto la tensione sessuale tra lei ed il poeta, che tra l'altro è stato forse il miglior sesso della sua vita, quando wonwoo aveva finito con lei non si ricordava neanche il suo proprio nome, è come se l'avesse scopata stupida.

O forse aveva qualcosa a che fare con l'essersi svegliata tra le braccia di wonwoo invece che in un letto vuoto e freddo, la sua testa sul petto di lui da dove poteva sentire il battito del suo cuore tranquillo, una delle sue gambe buttata su di lui mentre abbracciava il suo torso muscoloso, incollata al suo lato come un koala, invece lui aveva le sue braccia possenti intorno a lei, una intorno alla sua vita nuda mentre l'altra era dietro alla sua testa, talmente strette intorno a lei non lasciandole via di scampo, come se lei volesse mai provare a scappare, pelle contro pelle, il suo profumo era mischiato a quello di lei creando un mix delizioso, il calore che emanava il suo corpo la scaldava ed era specchio del calore che sentiva nel suo petto, la faceva sentire protetta, amata, il contrario di ciò che solitamente sentiva appena apriva gli occhi.

Niente incubi, niente solitudine.

Quando alzò lo sguardo verso il volto del ragazzo sentì le farfalle nello stomaco, i suo capelli erano arruffati per via del sonno e per via di quanto fossero stati tirati la notte prima, i suoi occhi erano chiusi godendosi gli ultimi minuti di sonno, ovviamente non indossava i suoi occhiali e adesso che sooyoung ci pensava era la prima volta che lo vedeva senza, era adorabile, le sue ciglia toccavano i suoi zigomi e le sue labbra erano inconsciamente tirate in un lieve sorriso contento, chissà cosa stava sognando, a sooyoung piaceva pensare che era qualcosa che la riguardava.

I pochi raggi di sole che filtravano tra le tende riflettevano sul suo viso donandogli uno splendore ancora più incantevole.

Forse wonwoo anche nel suo sonno potè sentì lo sguardo della ragazza su di sé perché a breve aprì gli occhi a sua volta incontrando subito quelli della ragazza.

Un piccolo sorriso si fece subito spazio sulle sue labbra alla vista della rossa tra le sue braccia.
<<buon giorno~>> sussurrò, voce impastata dal sonno e la punta delle sue orecchie rosa ai ricordi della note precedente.

Sooyoung sorrise a sua volta, alla fine era sempre era sempre il suo secchione carino timido e responsabile che alcune persone trovavano freddo e noioso, ma sooyoung sapeva che non era niente del genere, ed era fortunata ad essere una delle poche persone che avevano l'onore di ricevere il suo affetto e la sua attenzione.

Al pensiero sooyoung strinse di più le braccia intorno al minore e nascose il volto nel suo collo accoccolandosi a lui godendosi la comodità e l'intimità del momento, intimità che non avrebbe mai potuto ricevere dopo le notti che passava con sconosciuti, wonwoo la strinse a sua volta e le lasciò un bacio in cima al capo tornando a chiudere gli occhi contento.