~chapter 80~

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Wonwoo era estremamente irritato con soojin, non capiva cosa fosse successo o perché.

Aveva conosciuto Choi soojin per ormai 10 anni e mai l'aveva vista così fredda e cattiva.

Non ostante l'estremo affetto fraterno che provava per lei e il fatto che lui non fosse una persona violenta, l'unica cosa che provava adesso era risentimento.

Mingyu sembrava condividere la stessa confusione e anche una punta di delusione, guardava soojin come se non fosse la donna che conosceva.

<<Soo, perché lei hai detto quelle cose cattive? non la conosci neanche>> chiese mingyu dopo qualche secondo di silenzio.

<<non starò qui a parlare di lei con voi, anzi non voglio che la nominate in mia presenza, ne ora ne mai>> disse sistemandosi una ciocca di capelli neri dietro l'orecchio con lo stesso tono gelido che usò qualche minuto prima con sooyoung e senza degnarli di un altro sguardo cominciò a camminare verso la tomba di Youngjae lasciando entrambi attoniti.

<<mi dispiace tantissimo, non so cosa le è preso>> disse mingyu osservando la schiena di soojin in lontananza.

Ad essere onesto adesso non gli interessava perché lo aveva fatto, l'unica cosa che gli interessava era che sooyoung stesse bene.

<<hyung ma non ho tempo per questo, se puoi scusarmi vado a vedere come sta sooyoung>> fu la sua risposta e secondi dopo stava già correndo fuori dal cimitero per trovarla.

Quando la vide era in lontananza, aveva già superato la sua auto e stava camminando velocemente cercando di riuscire a scappare da lì prima che uno di loro lasciasse il cimitero.

Wonwoo non poteva vederlo avendo solo una vista della sua schiena, ma sooyoung stava disperatamente cercando di non piangere.

Non sapeva chi fosse quella donna, ma capí che era vicina a Youngjae se visitava ancora la sua tomba dopo così tanto tempo.

Chiunque lei fosse non avrebbe mai dimenticato il suo sguardo, se lo sarebbe portato dietro fino alla sua morte.

C'era così tanto odio nei suoi occhi, probabilmente anche lei vedeva sooyoung come la responsabile per la morte di Youngjae, e lei non poteva biasimarla.

Era la conclusione a cui qualsiasi persona normale sarebbe arrivata, un ragazzo che aveva frequentato uno psicologo per quasi un anno si toglie la vita senza che lo psicologo pensi neanche alla possibilità che sia suicida?

C'erano tre possibilità ed erano tutte terribili:
1- lo psicologo in questione non tiene ai suoi pazienti e li vede solo come stipendio.
2-lo psicologo ha qualcosa a che fare con la morte del paziente.
3-lo psicologo è semplicemente incompetente.

Almeno sperava che sapessero che era l'ultima opzione, lei teneva ai suoi pazienti e li considerava come una famiglia, non avrebbe mai permesso che qualcosa del genere succedesse intenzionalmente, ma ciò non cambia il fatto che lei è una terribile psicologa e una terribile persona così come una terribile amica e sorella.

Si odiava, e si meritava ciò che quella donna gli ha appena detto.

"Per il tuo bene allontanati da lei" è vero, pensò sooyoung, wonwoo avrebbe dovuto ascoltare il suo consiglio, ovviamente ci teneva a lui.

"Sono solo un'assassina, io l'ho ucciso" pensò.

"Forse è per questo che non ho conosciuto pace da quando è morto, probabilmente lui mi sta tormentando" cominciò a pensare cose senza senso e le lacrime minacciavano di cadere ma doveva trattenerle fino a che non sarebbe arrivata a casa, dove nessuno poteva vederla né sentirla.

Glasses - Jeon WonwooDove le storie prendono vita. Scoprilo ora