~chapter 50~

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Un altro giorno un'altra sessione terapeutica, Wonwoo bussò alla porta ed il familiare sorriso della maggiore lo accolse.

<<buona sera sooyoung>> sorrise wonwoo entrando nella stanza.

<<buona sera wonwoo>> rispose la maggiore sistemandosi una ciocca di capelli rossi dietro all'orecchio.

Il ragazzo poggió la sua tracolla sul divano dove era solito sedersi, aveva appena finito la sua ultima lezione all'università e non aveva avuto tempo di tornare a casa prima di venire alla clinica.

La ragazza lo vide guardarsi intorno.
<<li ho messi nel mini frigo >> disse lei riferendosi agli ingredienti per il caffe che aveva portato wonwoo l'ultima volta, e poi si diresse verso di esso per tirarli fuori e mostrarglieli.

<<però ero seria, non sei obbligato a preparare il caffè ogni volta, in fondo vieni qui per parlarmi dei tuoi problemi, e io sono qui per ascoltarti come un'amica, non per farti fare un altro shift lavorativo, quindi non devi->>

<<però io voglio, mi fa piacere preparare il caffè per entrambi, nessun disturbo, e spero che ti piaccia>> disse onestamente prendendo gli ingredienti dalle mani della ragazza evitando di toccarla.

<<in fondo è una cosa semplice e non richiede neanche 5 minuti, ed è l'unica cosa che posso effettivamente fare per te..>> disse l'ultima parte a bassa voce, e l'unica cosa che la ragazza potè fare fu annuire, non sapeva come rispondere al minore quindi come l'ultima volta andò a sedersi ed ammirò la preparazione.

Mani esperte che si muovevano elegantemente sugli oggetti che stava usando, le maniche della sua felpa erano troppo lunghe e quindi le tirò sù rivelando le sue braccia toniche.

<<dove hai messo le tazze?>> chiese lui girandosi verso di lei.

<<cosa?>> rispose la sua domanda con un'altra dato che non aveva afferrato ciò che le aveva chiesto.

<<Le tazze, dove le hai messe?>> ripeté.

<<uhm, nel primo cassetto della scrivania, puoi prenderle>> disse indicando la scrivania e wonwoo annuì.

Sooyoung era più distratta del solito, riportò lo sguardo verso il ragazzo che adesso stava aprendo il cassetto come gli aveva detto lei.

Tirò fuori le due tazze, ma invece che continuare subito la preparazione, rimase lì qualche minuto a fissare l'interno del cassetto, e sooyoung si chiese cosa stava guardando dato che conteneva solo le due tazze e qualche penna, lo aveva svuotato appositamente per i due oggetti, in modo che non si rompano, allora cos'è che aveva attirato la sua attenzione?

Wonwoo non intendeva sbirciare, ma quando guardò dentro il cassetto, notò un foglietto, e la calligrafia su di esso era decisamente famigliare.

Troppo famigliare perché potesse essersi sbagliato.

Il ragazzo osservò meglio e cominció a leggere le parole scritte per essere sicuro di non sbagliarsi, ed era esattamente quello che aveva pensato.

"La margherita, una bella signora in abito bianco a lunghe pieghe, con una piccola paglietta dorata sulla testa.

Pallida margherita, non sei tu forse, come Youngjae, simile ad una margherita-"

<<c'è qualcosa che non va?>> chiese la ragazza sempre dal suo posto.

Wonwoo scosse la testa e decise di versare la bevanda per entrambi prima.

Recupererò velocemente ciò che aveva preparato e versò il caffè nelle due tazze, consegnandone una alla psicologa e poggiando l'altra sul tavolino davanti al divano prima di andare a recuperare il foglietto dal cassetto.

<<ecco dove era finita>> disse wonwoo sedendosi sul divano con la sua poesia in mano.

Ci volle qualche minuto perché la ragazza capisse di cosa stesse parlando e subito dopo la sua faccia assunse un'espressione confusa.

<<finalmente? L'hai scritta tu? È tua quella poesia?>> chiese stupefatta e wonwoo annuì.

<<oh che stupida che sono, per mesi mi sono chiesta chi l'avesse scritta, chi altro potrebbe essere stato?>> pensò lei ad alta voce attirando la sua attenzione.

<<io all'inizio pensavo l'avessi buttata via, beh non tu, non sapevo fossi tu a portargli le margherite, ma la volta dopo che l'avevo lasciata lì, sulla tomba di Youngjae, non l'ho più trovata, pensavo fosse stata buttata via con i fiori secchi>>

<<perché avrei dovuto buttarla via? Come avrei potuto?>> rispose lei.

<<perché no? Perché la tieni nel cassetto?>>

<<perché è bellissima>>

Entrambi in silenzio per un po' dopo il commento della ragazza.

<<puoi riaverla, è tua in fondo, e se lo avessi saputo te la avrei ridata prima>> disse lei.

<<no tienila tu, infondo io l'avevo lasciata sulla tomba per una ragione, non la volevo, poteva essere portata via dal vento, essere rovinata dalla pioggia o buttata via con i fiori, l'importante per me è averla letta a Youngjae, quindi puoi tenerla se ti piace>>

La ragazza annuì, non se la sentiva di insistere, non quando la poesia le piaceva così tanto.

Fu silenzio di nuovo.

<<non sapevo scrivessi poesie>> cominciò lei.

<<ceh, mi hai detto che studi letteratura, ma non pensavo scrivessi poesie, almeno non così belle>> disse lei onestamente.

<<ti piace davvero?>> chiese wonwoo stupito che alla maggiore potesse piacere qualcosa del genere, infondo non ci aveva messo nessun impegno, nessun tentativo di scrivere un pezzo ordinato o di attenersi alle regole che aveva imparato negli anni passati, solo le sue emozioni su carta.

<<si, è davvero impressionante, la prima volta che l'ho letta mi sono scappate un paio di lacrime>> ammise lei, non sapendo perché gli stesse parlando di qualcosa del genere, ma wonwoo sembrava così interessato che non poteva tenerselo per sé.

<<la rileggo quasi ogni giorno, è per questo che si trovava nel mio cassetto>> concluse lei sentendosi un po' in imbarazzo.

Rialzò lo sguardo per incontrare quello del ragazzo, e quest'ultimo sembrava imbarazzato a sua volta, ma sooyoung a questo punto aveva capito che era il tipo timido e riservato.

<<sono sorpreso che ti piaccia, positivamente sorpreso, questa è una delle poesie più veloci che io abbia mai scritto, in soli dieci minuti era pronta, e e definitivamente non è una delle mie migliori>> disse consegnando il foglio alla ragazza.

<<le tieni?>> chiese la ragazza riferendosi alle sue poesie.

<<ovviamente>> disse wonwoo.

La ragazza non rispose, annuì solamente, e wonwoo potè capire che c'era una richiesta che voleva fare, ma stava riflettendo se farla o no.

<<ti andrebbe di leggerle un giorno?>> lesse i suoi pensieri e la ragazza accettò immediatamente facendolo sorridere, non aveva mai visto nessuno così entusiasta all'idea di leggere le sue poesie, e ciò lo rese entusiasta a sua volta.

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50 capitoli e hi ancora così tanto da scrivere.

Anyway, cosa ne pensate?

Glasses - Jeon WonwooDove le storie prendono vita. Scoprilo ora